Quanti contanti bisogna avere in casa in caso di crisi, il consiglio della Bce per sopravvivere 72 ore

  • Postato il 27 settembre 2025
  • Economia
  • Di Blitz
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La Banca centrale europea ha pubblicato uno studio, firmato dagli economisti Francesca Faella e Alejandro Zamora-Pérez, che invita i cittadini dell’eurozona a tenere in casa una piccola riserva di contanti, sufficiente a coprire le necessità di circa 72 ore. L’articolo, intitolato ‘Keep Calm and Carry Cash’, sottolinea come le banconote restino “una componente essenziale della preparazione nazionale alle crisi”, capaci di garantire resilienza non solo ai singoli cittadini, ma anche all’intero sistema economico.

Secondo gli autori, una cifra compresa tra 70 e 100 euro per ciascun membro della famiglia è sufficiente per far fronte a situazioni impreviste. La Bce evidenzia anche il ruolo psicologico del contante: oltre a rappresentare valore immediato e garantire privacy nelle transazioni, offre “conforto e controllo” in periodi di incertezza, diventando un fattore stabilizzante per la collettività.

Crescita della domanda di contante in tempi di crisi

Lo studio ricorda come in tutte le recenti crisi la domanda di liquidità sia aumentata significativamente. Durante la pandemia di Covid-19, milioni di famiglie hanno accumulato banconote, con un aumento netto dell’emissione di euro di oltre 140 miliardi entro la fine del 2020. Un fenomeno analogo si è verificato con l’invasione russa dell’Ucraina: nei Paesi confinanti, l’emissione giornaliera di contanti ha raggiunto picchi di 80 milioni di euro in un solo giorno, con un incremento medio del 36% nel primo mese del conflitto.

Diversi casi studio confermano il ruolo cruciale del cash. La crisi del debito greco ha portato a corse agli sportelli durante le fasi di maggiore tensione finanziaria. In Spagna, il blackout del 2025 ha reso impossibili i pagamenti digitali, riportando le banconote al centro della vita quotidiana. Anche in Ucraina e durante la pandemia globale, il contante si è dimostrato un vero “bene rifugio”.

Risposte dei Paesi europei e criticità future

Alcuni Stati hanno già tradotto queste raccomandazioni in politiche concrete. La Finlandia sta valutando bancomat “a prova di interruzione”, l’Austria prevede un servizio diretto di distribuzione di contante e l’Olanda include le riserve domestiche tra le misure di protezione civile.

Tuttavia, lo studio mette in guardia su un rischio crescente: la progressiva riduzione di sportelli bancari e bancomat nell’area euro potrebbe ostacolare l’accesso al contante, proprio mentre la sua importanza nei momenti di crisi si conferma cruciale per garantire sicurezza economica e resilienza sociale.

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Blitz

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