Quattro passi in Certosa con i protagonisti del bel canto della Bologna dell’800
- Postato il 10 ottobre 2025
- Eventi Festival E Spettacoli
- Di Paese Italia Press
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Ph. Enrico Barbieri, monumento Borghi-Mamo, 1894, Galleria degli Angeli, Certosa di Bologna
Domenica 12 ottobre 2025, dalle ore 10 alle 12, il Cimitero monumentale della Certosa di Bologna (Via della Certosa 18, Bolognaaccesso da Info Point nel chiostro principale della chiesa)
ospita il terzo appuntamento con Quattro passi in Certosa con i protagonisti del bel canto della Bologna dell’800, un viaggio a cura di Fondazione Zucchelli, in collaborazione con il Dipartimento di Comunicazione e didattica dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e l’associazione Amici della Certosa di Bologna. Il coordinamento è del Maestro Alessandro Branchi, della Professoressa Silvia Spadoni e della Dott.ssa Alice Mazzei, Premiata Zucchelli 2021.
Bologna, l’Emilia e la Romagna sono da sempre terre di cantanti lirici, e molti di essi riposano alla Certosa di Bologna. Il progetto consiste in quattro visite guidate suddivise in due percorsi differenti, alla scoperta di 18 sepolcri monumentali: opere di insigni scultori legati all’Accademia di Belle Arti di Bologna e dedicate ad altrettanti illustri cantanti lirici bolognesi dalle luminose carriere internazionali in Italia e all’estero. Il percorso, a cura delle mediatrici Hilda Morgan e Emma Gosparo, ci accompagna davanti a nomi che non hanno bisogno di presentazione: Isabella Colbran (1785-1845), che riposa con Anna Guidarini (1771-1827), il prodigioso Domenico Donzelli (1790-1873) che ha messo la sua intelligenza al servizio della musica e per questo ha saputo essere grande in qualunque stile affrontasse. Adelaide (1829-1901) ed Erminia (1855-1941) Borghi-Mamo, madre e figlia che hanno vissuto immerse nella musica a tal punto che la seconda è quasi nata sulle tavole del palcoscenico, Nicola Ivanoff (1810-1880) che giunto dall’Ucraina ha potuto trovare in Rossini un amico che ne ha voluto seguire la prospera carriera.Non solo i nomi più spesso ricordati hanno però contribuito in maniera decisiva alla storia dell’opera: Antonio Poggi (1806-1875), attento miglioratore di se stesso fino ad infuocare il pubblico riposa vicino ad un’altra artista carismatica, Caterina Lipparini (1793-1851); adorata interprete comica ha saputo riscoprirsi grande tragica grazie alla sua versatilità. Raffaele Ferlotti (1819-1891) è stato tra i pionieri della voce baritonale iniziando in ruoli da basso cantante e arrivando alle grandi composizioni verdiane e Clementina Betti degli Antoni (1802-1862), una nobile dilettante, ha fatto per prima ascoltare in Scozia La cenerentola di Rossini e a Dublino il Romeo de I Capuleti e i Montecchi di Bellini. Un momento più settecentesco ci avvicinerà a Vincenzo Righini (1756-1812) che essendo stato tenore, didatta del canto e compositore ha saputo vivere la musica in ogni suo aspetto. Ci salutano in chiusura Carlo Zucchelli (1793-1879) – basso dalla voce sinuosa e agile che è stato metro di confronto nel repertorio rossiniano – e Carolina De Vincenti (1810-1876) dilettante che non si è mai sottratta alle opere benefiche.Alessandro Branchi Durante le visite guidate, il pubblico potrà ascoltare una selezione di brevissimi brani tra cui quelli interpretati dalle vincitrici e dai vincitori del Premio Zucchelli nell’ambito del progetto Carlo Zucchelli in chiave di basso di rossiniana memoria, i colleghi del tempo e i giovani talenti, coordinato da Jadranka Bentini e realizzato grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna per progetti di valorizzazione di “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna” dell’anno 2024. Nel dicembre 2024, tale progetto ha prodotto la pubblicazione multimediale dal titolo Così cantavano Rossini edita da Pendragon. Programma delle visite guidate
domenica 21 settembre, h 10 – 12, percorso 1
domenica 5 ottobre, h 10 – 12, percorso 2
domenica 12 ottobre, h 16 – 18, percorso 1
sabato 18 ottobre, h 10 – 12, percorso 2 Indicazione costi a persona per ogni visita e modalità di prenotazione:€ 12 per gli adulti; € 5 per bambini e ragazzi dai 5 ai 10 anni; gratis per bambini fino ai 5 anni.Per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della CertosaPrenotazione obbligatoria: prenotazionicertosa@gmail.com
Pagamento in contante o Satispay o bonifico bancario istantaneo, entro i 2 giorni prima della data della visita esibendo la ricevuta in loco, a IBAN IT89T0200802430000100850684 intestato all’Associazione Amici della Certosa.All’arrivo recarsi all’Info Point Amici della Certosa, all’entrata dal chiostro principale della chiesa, sotto il portico a destra per la registrazione.
press.fondazionezucchelli@gmail.com | +39 3491250956
www.fondazionezucchelli.it
![]() Domenica 12 ottobre 2025, dalle ore 10 alle 12, il Cimitero monumentale della Certosa di Bologna (Via della Certosa 18, Bolognaaccesso da Info Point nel chiostro principale della chiesa) ospita il terzo appuntamento con Quattro passi in Certosa con i protagonisti del bel canto della Bologna dell’800, un viaggio a cura di Fondazione Zucchelli, in collaborazione con il Dipartimento di Comunicazione e didattica dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e l’associazione Amici della Certosa di Bologna. Il coordinamento è del Maestro Alessandro Branchi, della Professoressa Silvia Spadoni e della Dott.ssa Alice Mazzei, Premiata Zucchelli 2021. Bologna, l’Emilia e la Romagna sono da sempre terre di cantanti lirici, e molti di essi riposano alla Certosa di Bologna. Il progetto consiste in quattro visite guidate suddivise in due percorsi differenti, alla scoperta di 18 sepolcri monumentali: opere di insigni scultori legati all’Accademia di Belle Arti di Bologna e dedicate ad altrettanti illustri cantanti lirici bolognesi dalle luminose carriere internazionali in Italia e all’estero. Il percorso, a cura delle mediatrici Hilda Morgan e Emma Gosparo, ci accompagna davanti a nomi che non hanno bisogno di presentazione: Isabella Colbran (1785-1845), che riposa con Anna Guidarini (1771-1827), il prodigioso Domenico Donzelli (1790-1873) che ha messo la sua intelligenza al servizio della musica e per questo ha saputo essere grande in qualunque stile affrontasse. Adelaide (1829-1901) ed Erminia (1855-1941) Borghi-Mamo, madre e figlia che hanno vissuto immerse nella musica a tal punto che la seconda è quasi nata sulle tavole del palcoscenico, Nicola Ivanoff (1810-1880) che giunto dall’Ucraina ha potuto trovare in Rossini un amico che ne ha voluto seguire la prospera carriera. Non solo i nomi più spesso ricordati hanno però contribuito in maniera decisiva alla storia dell’opera: Antonio Poggi (1806-1875), attento miglioratore di se stesso fino ad infuocare il pubblico riposa vicino ad un’altra artista carismatica, Caterina Lipparini (1793-1851); adorata interprete comica ha saputo riscoprirsi grande tragica grazie alla sua versatilità. Raffaele Ferlotti (1819-1891) è stato tra i pionieri della voce baritonale iniziando in ruoli da basso cantante e arrivando alle grandi composizioni verdiane e Clementina Betti degli Antoni (1802-1862), una nobile dilettante, ha fatto per prima ascoltare in Scozia La cenerentola di Rossini e a Dublino il Romeo de I Capuleti e i Montecchi di Bellini. Un momento più settecentesco ci avvicinerà a Vincenzo Righini (1756-1812) che essendo stato tenore, didatta del canto e compositore ha saputo vivere la musica in ogni suo aspetto. Ci salutano in chiusura Carlo Zucchelli (1793-1879) – basso dalla voce sinuosa e agile che è stato metro di confronto nel repertorio rossiniano – e Carolina De Vincenti (1810-1876) dilettante che non si è mai sottratta alle opere benefiche.Alessandro Branchi Durante le visite guidate, il pubblico potrà ascoltare una selezione di brevissimi brani tra cui quelli interpretati dalle vincitrici e dai vincitori del Premio Zucchelli nell’ambito del progetto Carlo Zucchelli in chiave di basso di rossiniana memoria, i colleghi del tempo e i giovani talenti, coordinato da Jadranka Bentini e realizzato grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna per progetti di valorizzazione di “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna” dell’anno 2024. Nel dicembre 2024, tale progetto ha prodotto la pubblicazione multimediale dal titolo Così cantavano Rossini edita da Pendragon. Programma delle visite guidate domenica 21 settembre, h 10 – 12, percorso 1 domenica 5 ottobre, h 10 – 12, percorso 2 domenica 12 ottobre, h 16 – 18, percorso 1 sabato 18 ottobre, h 10 – 12, percorso 2 Indicazione costi a persona per ogni visita e modalità di prenotazione:€ 12 per gli adulti; € 5 per bambini e ragazzi dai 5 ai 10 anni; gratis per bambini fino ai 5 anni.Per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della CertosaPrenotazione obbligatoria: prenotazionicertosa@gmail.com Pagamento in contante o Satispay o bonifico bancario istantaneo, entro i 2 giorni prima della data della visita esibendo la ricevuta in loco, a IBAN IT89T0200802430000100850684 intestato all’Associazione Amici della Certosa.All’arrivo recarsi all’Info Point Amici della Certosa, all’entrata dal chiostro principale della chiesa, sotto il portico a destra per la registrazione. press.fondazionezucchelli@gmail.com | +39 3491250956 www.fondazionezucchelli.it ![]() ![]() ![]() Vicolo Malgrado, 3/2 Bologna, 40125 eventi.fondazionezucchelli@gmail.com www.fondazionezucchelli.it La Fondazione Carlo, Carolina, Bianca e Santina Zucchelli nasce nel 1959 come Ente Morale da decreto del Presidente della Repubblica, a seguito di lascito testamentario di Santina, ultima erede della Famiglia Zucchelli. Creata per sostenere giovani talenti nella loro avventura artistica, nel 1963 inizia l’attività di erogazione di Borse di Studio a allievi iscritti all’Accademia di Belle Arti e al Conservatorio di Musica G.B.Martini di Bologna. Negli ultimi anni, grazie soprattutto all’aggiornamento statutario, la Fondazione ha ampliato la gamma dei riconoscimenti dedicando un bando del Concorso annuale al Premio al Talento, uno al Premio Residenza ideato dall’Associazione Alchemilla a Palazzo Vizzani a Bologna e una ulteriore opportunità al Premio Speciale che prevede la realizzazione di un progetto in comune tra allievi di Accademia e Conservatorio. Il Premio Speciale, le cui ultime edizioni del 2021 e 2023 sono state ospitate nella sala del Centro Arti e Scienze dell’Opificio Golinelli, si tiene a cadenza biennale, alternandosi al Gran Concerto di Premiazione, accolto nella sua ultima edizione 2024 presso il Teatro Auditorium Manzoni e nella precedente 2022 presso l’Aula Magna Santa Lucia in collaborazione con l’Università di Bologna. Nel 2023 è stato celebrato il 60° anniversario del Concorso Zucchelli ed è stata lanciata la 1a edizione del Premio Zucchelli biennale per Pianoforte finanziato da Banca di Bologna. Il 6 marzo 2025, presso la Sala dello Stabat Mater dell’Archiginnasio a Bologna, ha presentato una pubblicazione corredata da strumenti multimediali nell’ambito del progetto finanziato dalla Regione E-R, dedicato all’Illustre Carlo Zucchelli. Musicisti protagonisti: i Premiati Zucchelli. Per i giovani talenti ha promosso e organizzato, nell’ultimo decennio, numerose occasioni di esperienze sul campo: mostre, concerti, partecipazioni a importanti rassegne internazionali, dove confrontarsi con il pubblico e con i professionisti dell’arte e della musica. Tra queste, la rassegna estiva International Jazz & Art Performing 5.0 | The sound of jazz 2025 in collaborazione con il Conservatorio. Con l’entrata in vigore del Regolamento generale sulla protezione dei dati (“GDPR”) dal 25 maggio 2018, garantiamo il nostro impegno nella protezione dei dati di cui siamo in possesso. La Fondazione Zucchelli sottoscrive le normative del Regolamento e garantisce di non condividere mai i dati personali sopra citati con associazioni di terze parti, che saranno utilizzati solo ed esclusivamente al fine di inviare comunicazioni sulle attività, iniziative ed eventi organizzati e promossi dalla Fondazione Zucchelli. In qualsiasi momento è possibile richiedere l’interruzione dell’invio di questo tipo di comunicazioni utilizzando il link a fondo pagina. |
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