Quel giorno che Armani mi scelse. Milena Salvemini ex modella del luxury racconta Milano 1992

  • Postato il 8 settembre 2025
  • Moda
  • Di Paese Italia Press
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Milano, settembre 1992. Una giovanissima Milena Salvemini, in arrivo da Procida, affrontava i suoi primi casting alla Milano Collezioni. Nella valigia, sogni, incoscienza e un biglietto per il futuro. Uno di quei provini fu con Giorgio Armani. La scelsero subito. “Lavorare con lui fu un onore immenso. Ricordo ancora il silenzio carico di concentrazione nei backstage, la cura maniacale dei dettagli, la sensazione di entrare in un mondo dove tutto aveva un senso. Con lui, ci si sentiva valorizzate, mai sovrastate. Donne, sì. Ma con classe.” Modella internazionale negli anni ’90, Milena Salvemini ha calcato le passerelle di alcuni dei più importanti brand del lusso. Oggi è fondatrice e direttrice creativa di MargheritaB, un brand di abbigliamento in cashmere 100% Made in Italy, nato con l’intento di unire l’eleganza senza tempo appresa nel mondo della moda all’anima solare e autentica della sua terra, Procida. I colori del Mediterraneo, l’artigianalità italiana e un design essenziale sono il cuore del progetto. Ma lo spirito è profondamente armaniano: sobrietà, eleganza essenziale, identità. Proprio come Giorgio Armani, il cui nome è sinonimo di stile e innovazione, simbolo dell’eleganza italiana riconosciuta in tutto il mondo. Nato a Piacenza l’11 luglio 1934 e scomparso a Milano il 4 settembre 2025, Armani rimarrà un rivoluzionario della moda contemporanea, protagonista di una visione senza tempo. Fondatore dell’omonima maison, ha introdotto un nuovo modo di concepire il menswear, con la giacca destrutturata — morbida, fluida e moderna — inaugurando un linguaggio minimalista che ha ridefinito sia il guardaroba maschile sia quello femminile a partire dagli anni Settanta. Le sue creazioni iconiche, come i completi indossati da Richard Gere in American Gigolò (1980), hanno imposto il suo stile al grande pubblico, consacrandolo come un punto di riferimento internazionale del red carpet e dell’abbigliamento professionale.

Armani ha sempre sostenuto che la sua missione fosse quella di “non sovrastare la persona, ma al contrario, esaltarla”. Questo principio si riflette nella sua predilezione per tagli morbidi, linee pulite e l’uso di tessuti leggeri e confortevoli. La sua formazione iniziale in medicina gli ha permesso di comprendere profondamente la relazione tra il corpo umano e l’abbigliamento, portandolo a creare capi che favorivano il movimento e il benessere di chi li indossava. In contrasto con le tendenze dominanti degli anni Ottanta, caratterizzate da spalle rigide e silhouette strutturate, Armani introdusse una sartoria più rilassata, con giacche dai tagli morbidi e spalle leggere, ispirata alla tradizione sartoriale napoletana. Negli anni Ottanta, rivoluzionò l’abbigliamento maschile introducendo giacche destrutturate e pantaloni fluidi, creando un look urbano e sofisticato. Questa innovazione influenzò anche l’abbigliamento femminile, con l’introduzione di tailleur androgini che combinavano forza e femminilità, adattandosi alle nuove esigenze professionali delle donne. Il suo stile si consolidò ulteriormente grazie alla presenza nel cinema, in particolare con American Gigolò, dove i costumi indossati da Richard Gere contribuirono a definire l’immagine di un’eleganza maschile moderna.

Elemento ricorrente della sua estetica fu l’uso del blu notte, un colore sofisticato, profondo e moderno che divenne la firma silenziosa del suo stile. Presente in blazer, tailleur, cappotti e perfino nelle divise olimpiche italiane, il blu rappresentava per Armani la perfetta sintesi tra rigore e poesia, eleganza e sobrietà. Più elegante del nero, più intenso del grigio, il blu di Armani non era mai un dettaglio, ma un vero e proprio messaggio di stile.

Nel luglio 2024, Armani festeggiò i suoi 90 anni con una sfilata a New York e l’inaugurazione di un nuovo show room su Madison Avenue, simbolo della sua visione globale. Solo un anno dopo, il 4 settembre 2025, si è spentp nella sua casa milanese all’età di 91 anni, dopo mesi di convalescenza tenuta riservata. Fino all’ultimo, rimase al timone della maison, curando ogni dettaglio delle sue collezioni e supervisionando le prove anche da remoto nei momenti più delicati. La camera ardente è stata allestita all’Armani/Teatro di Milano, mentre il funerale si è tenuto in forma privata nella chiesa di San Martino a Rivalta di Gazzola, in provincia di Piacenza. Le Frecce Tricolori gli hanno dedicato la manovra acrobatica “Scintilla” in segno di riconoscimento per il suo contributo all’immagine internazionale dell’Italia.

Per Milena Salvemini, il modo di vestire le donne di Giorgio Armani era fatto di rispetto, ascolto e visione. Oggi, con il suo brand MargheritaB, cerca ogni giorno di custodire proprio quello spirito, lontana dalle mode passeggere e concentrata nel creare capi che durino nel tempo. «Voglio realizzare qualcosa che resti, proprio come lui.»

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