Questa cattiva abitudine può far alzare la pressione e la glicemia (ma in pochi lo sanno)

  • Postato il 26 ottobre 2025
  • Lifestyle
  • Di Blitz
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Per molti, bere un caffè al volo e uscire di casa senza colazione è la normalità. Eppure, secondo un’importante analisi pubblicata sulla rivista Nutrients, questa abitudine potrebbe avere effetti negativi sulla salute metabolica, aumentando il rischio di ipertensione e glicemia elevata.

Lo studio — una revisione sistematica e meta-analisi di nove ricerche condotte in diversi Paesi — ha preso in esame oltre 118 mila persone, e i risultati non lasciano spazio a molti dubbi: chi salta la colazione ha più probabilità di sviluppare la cosiddetta sindrome metabolica, una condizione che moltiplica il rischio di malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2.

Cos’è la sindrome metabolica (e perché è pericolosa)

La sindrome metabolica non è una singola malattia, ma un insieme di disturbi che si presentano insieme e che, nel tempo, compromettono la salute di cuore, arterie e organi vitali.
Secondo il National Heart, Lung and Blood Institute, viene diagnosticata quando sono presenti almeno tre di questi cinque fattori:

  • Obesità addominale (accumulo di grasso viscerale nella zona della pancia)
  • Pressione arteriosa elevata
  • Livelli alti di zuccheri nel sangue (glicemia)
  • Trigliceridi elevati
  • Colesterolo HDL (“buono”) troppo basso

Avere la sindrome metabolica significa essere più esposti a ictus, infarto, insufficienza cardiaca e diabete. Per questo motivo, la prevenzione — anche attraverso le abitudini alimentari — diventa cruciale.

Cosa ha scoperto la ricerca: i rischi di chi salta la colazione

Il gruppo di ricerca cinese autore della meta-analisi ha raccolto e confrontato i dati di diversi studi condotti su adulti sani, escludendo ricerche su persone già affette da diabete o patologie croniche.
L’obiettivo era valutare la relazione tra assenza di colazione e rischio di sviluppare sindrome metabolica e i suoi singoli componenti (pressione, zuccheri, lipidi, peso corporeo).

Il risultato?
Le persone che non fanno colazione regolarmente hanno un rischio significativamente più alto di:

  • ipertensione,
  • iperglicemia,
  • aumento dei trigliceridi,
  • accumulo di grasso addominale.

In particolare, gli studiosi hanno osservato che saltare la colazione altera il ritmo naturale del metabolismo, influenzando la capacità dell’organismo di gestire nutrienti e zuccheri durante la giornata. In altre parole, il corpo “perde l’equilibrio” che regola il ciclo energetico quotidiano.

Perché saltare la colazione può far aumentare la pressione e la glicemia

fare una colazione sana e saziante
Perché saltare la colazione può far aumentare la pressione e la glicemia (blitzquotidiano.it)

Mangiare al mattino, spiegano i ricercatori, è molto più che un gesto di routine: è il modo in cui il nostro corpo “accende il motore” metabolico. Quando non assumiamo cibo nelle prime ore del giorno, il cervello riceve segnali di “digiuno prolungato” e reagisce producendo più ormoni dello stress, come il cortisolo, che può far alzare la pressione sanguigna e stimolare la produzione di glucosio da parte del fegato.

Inoltre, chi salta la colazione tende spesso a compensare con pasti più abbondanti e ricchi di zuccheri o grassi nelle ore successive, creando picchi glicemici e fluttuazioni della pressione arteriosa. Con il tempo, questo squilibrio contribuisce alla resistenza insulinica, uno dei principali meccanismi che portano alla sindrome metabolica.

Gli esperti: “La colazione regolare protegge cuore e metabolismo”

Il dottor Mir Ali, chirurgo bariatrico e direttore medico del MemorialCare Surgical Weight Loss Center in California, ha commentato i risultati della ricerca sottolineando come “mangiare una colazione equilibrata stimoli il metabolismo e fornisca l’energia necessaria per affrontare la giornata, aiutando anche a controllare la fame nelle ore successive”.

In modo simile, la dottoressa Selena Raines, medico osteopata, spiega che “i ritmi naturali del corpo funzionano meglio quando vengono rispettati: saltare la colazione interrompe quell’armonia, mettendo sotto stress i sistemi di regolazione ormonale e metabolica”. Secondo la specialista, iniziare la giornata con un pasto bilanciato aiuta non solo la glicemia, ma anche la concentrazione, l’umore e il benessere generale.

Saltare la colazione non è lo stesso che fare digiuno intermittente

Attenzione però a non confondere due concetti: saltare la colazione e seguire un programma di digiuno intermittente non sono la stessa cosa. Nel primo caso si tratta spesso di un comportamento casuale, dovuto a mancanza di tempo, stress o disorganizzazione alimentare; nel secondo, invece, il digiuno è programmato e controllato, inserito in un piano nutrizionale consapevole.

Chi salta la colazione senza una struttura tende anche ad adottare altre abitudini poco salutari, come consumare snack ipercalorici, saltare i pasti principali o dormire poco. Il digiuno intermittente, al contrario, si basa su una logica di equilibrio metabolico e richiede sempre la supervisione di un nutrizionista o di un medico.

Colazione e prevenzione: come scegliere quella giusta

Non basta “fare colazione”, ma è importante sceglierla bene. Una colazione ricca di zuccheri semplici, merendine o bevande dolcificate può avere effetti simili al saltarla.
Gli esperti consigliano di combinare carboidrati integrali, proteine e grassi buoni per garantire un rilascio graduale di energia e mantenere stabile la glicemia.

Alcuni esempi di colazione equilibrata:

  • Yogurt greco con frutta fresca e fiocchi d’avena
  • Pane integrale con ricotta o avocado
  • Uova strapazzate con verdure e una fetta di pane ai cereali
  • Smoothie di frutta con latte o bevande vegetali non zuccherate

In questo modo, si fornisce al corpo tutto ciò di cui ha bisogno per iniziare la giornata con energia e stabilità glicemica.

Saltare la colazione: effetti anche sul cervello e sull’umore

Diversi studi hanno mostrato che chi non mangia al mattino tende ad avere più difficoltà di concentrazione e una maggiore irritabilità. La spiegazione è semplice: il cervello ha bisogno di glucosio costante per funzionare al meglio, e un digiuno prolungato ne riduce la disponibilità.

Inoltre, la mancanza di nutrienti al mattino può alterare la produzione di serotonina e dopamina, i neurotrasmettitori del buonumore. Da qui, quella sensazione di stanchezza e irritabilità che molti sperimentano dopo aver saltato la colazione.

La ricerca conferma ciò che molti nutrizionisti ripetono da anni: la colazione non è solo un’abitudine, ma un atto di prevenzione quotidiana. Chi la trascura regolarmente aumenta il rischio di sviluppare disturbi metabolici che, nel lungo periodo, possono compromettere la salute del cuore e dell’intero organismo.

Certo, non serve una colazione abbondante o complicata: basta qualcosa di semplice ma equilibrato, da consumare con calma e consapevolezza. Perché prendersi cinque minuti al mattino può fare la differenza tra una giornata “in salita” e una vita più sana.

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Autore
Blitz

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