Questo borgo delle Marche è nascosto tra mare e monti Sibillini, lo hai già visto?

  • Postato il 29 giugno 2025
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Tra le colline che si distendono dalla costa adriatica fino ai Monti Sibillini, in una delle zone più suggestive delle Marche, si trova un borgo che unisce bellezza paesaggistica, storia millenaria e una vivace tradizione culturale. Non è ancora tra le mete più battute, e forse proprio per questo conserva un fascino genuino, lontano dai ritmi del turismo di massa.

Ci troviamo nella media Valle del Tenna, un territorio dove il tempo sembra seguire ancora il ritmo delle stagioni e delle tradizioni. Ed è proprio qui, a oltre 400 metri di altitudine, che si erge Montegiorgio, uno dei borghi storici più interessanti della provincia di Fermo.

Un passato antico che affonda nei secoli

La presenza umana in quest’area è documentata fin dai tempi dei Piceni e dei Romani. L’insediamento era strategico sia per posizione che per risorse, e non sorprende che qui siano stati ritrovati numerosi reperti archeologici di valore.

Dopo il declino dell’Impero Romano, la ripresa fu guidata dall’insediamento di comunità religiose, soprattutto benedettine prima e farfensi poi. Fu grazie a questi ordini monastici che l’economia agricola e artigianale tornò a svilupparsi, così come la struttura sociale e amministrativa del territorio. La vita del borgo, per secoli, è stata scandita dalle regole imposte da queste istituzioni religiose, che hanno lasciato tracce evidenti nel tessuto urbano e culturale.

La presenza ebraica e lo sviluppo economico nel Medioevo

Un capitolo meno noto ma fondamentale è quello legato alla comunità ebraica. Nel XIII secolo, famiglie provenienti da Firenze si insediarono nell’area, contribuendo allo sviluppo di numerose attività manifatturiere. Si distinsero in particolare nella lavorazione del cuoio, della lana e della seta, favorendo un’economia basata su artigianato e commercio.

 

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Questo mix di influenze religiose, culturali e produttive ha creato una base solida per la crescita del borgo nei secoli successivi, rendendolo un centro attivo e vitale anche durante periodi storici complessi.

Passeggiando tra le vie del centro storico

Oggi Montegiorgio conserva una struttura urbana che risale in gran parte al Medioevo. La cinta muraria abbraccia ancora l’intero centro storico, e le sue vie strette e ordinate seguono l’antico tracciato medievale. Qui ogni angolo racconta la stratificazione di secoli di storia, visibile nei materiali, nei dettagli architettonici e nelle atmosfere.

La visita può partire dal Corso Italia, cuore pulsante del borgo. Poco più avanti, si incontra la Chiesa di San Michele Arcangelo, con la sua facciata barocca che spicca per eleganza. Proseguendo lungo il percorso si arriva alla Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Benedetto, riconoscibile per la facciata in laterizio e l’interno ricco di opere pittoriche.

Tra gli edifici civili si segnala Palazzo Passari, affacciato su Piazza Matteotti, e l’elegante Palazzo Sant’Agostino, un tempo sede conventuale. Salendo si raggiunge Piazza Alaleona, dove sorge il monumento ai caduti, la Torre Civica detta “Torre de Palazzu” e l’omonimo teatro storico, dedicato a Domenico Alaleona, celebre musicista locale.

Un patrimonio artistico ben conservato

Uno degli spazi più suggestivi del borgo è l’area del “Pincio”, il punto più alto, che ospita la Chiesa di San Francesco. Il portale trecentesco in pietra calcarea introduce a un interno sobrio ma ricco di suggestioni, cui si affianca la Cappella Farfense, che conserva un ciclo di affreschi medievali ispirati alla leggenda della Vera Croce.

Questo luogo, ancora poco conosciuto anche dai viaggiatori più attenti, è una delle gemme artistiche delle Marche interne, con affreschi che riportano alla mente quelli giotteschi di Arezzo.

Altre chiese di rilievo sono quella di Sant’Andrea, che custodisce la “Madonna dell’Umiltà” del 1374, e quella di San Giacomo, testimone di una lunga tradizione religiosa locale.

Un punto panoramico tra Adriatico e Appennino

Dal “Pincio” lo sguardo si apre su un panorama vastissimo: la costa adriatica da un lato, i Monti Sibillini dall’altro. Nelle giornate limpide si possono distinguere anche il Monte Conero e, in lontananza, il profilo del Gran Sasso.

Anche dalla vicina Contrada Montemilone, altra zona collinare poco distante, si gode di una vista aperta e suggestiva che abbraccia tutta la Valle del Tenna.

Tradizione, artigianato e un forte legame con l’ippica

Una delle peculiarità di Montegiorgio è il suo storico legame con il mondo dell’ippica. Poco fuori dal centro si trova l’Ippodromo San Paolo, struttura di riferimento per competizioni e appassionati a livello nazionale. Ogni anno, corse e eventi sportivi animano l’intera area, richiamando pubblico da varie regioni.

Parallelamente, il borgo conserva alcune antiche attività artigianali. In botteghe a conduzione familiare, si continuano a lavorare materiali come il cuoio e il legno, mantenendo vive competenze tramandate di generazione in generazione.

Natura e attività all’aria aperta

Montegiorgio è anche un punto di partenza ideale per escursioni nei dintorni. I percorsi cicloturistici che attraversano le colline fermane e la Valle del Tenna sono molto apprezzati da chi ama pedalare immerso nella natura.

 

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Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, non lontano, offre invece numerosi itinerari per trekking, ciaspolate e camminate guidate. Per chi è interessato alla leggenda della Sibilla e ai racconti legati alla montagna, sono disponibili tour ed esperienze organizzate.

A pochi chilometri dal mare: un’escursione perfetta

Una delle grandi comodità di questo borgo è la sua vicinanza alla costa. In circa mezz’ora si raggiunge Porto San Giorgio, località balneare con stabilimenti, ristoranti e lungomare attrezzato. Questo rende il borgo una meta ideale per una gita fuori porta, una deviazione culturale durante una vacanza al mare o una base per esplorare l’entroterra marchigiano.

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Blitz

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