Questo calice raffigura la creazione dell’Universo
Postato il 21 novembre 2025
Di Focus.it
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Secondo una nuova interpretazione, le decorazioni presenti su un antico calice d'argento chiamato ˁAin Samiya raffigurerebbero la creazione dell'Universo primordiale dal caos e non, come precedentemente ipotizzato, il mito babilonese della creazione Enūma eliš.
La nuova teoria, dettagliata in uno studio pubblicato sul Journal of The Ancient Near Eastern Society "Ex Oriente Lux", è stata accolta con molte riserve dagli esperti, molti dei quali non sono convinti dalla nuova interpretazione.. Serpente e chimera. Il calice ˁAin Samiya venne ritrovato 55 anni fa in Cisgiordania e risale a 4.300 anni fa. È alto circa otto centimetri ed è ornato da due scene: nella prima è raffigurato un grande serpente che fronteggia una chimera che si erge sopra un piccolo cerchio simile a un fiore; nella seconda il serpente giace a terra sotto un cerchio molto più grande che ricorda un fiore con un volto sorridente.
cerchio è sorretto, probabilmente, da due figure completamente umane — ma noi ne vediamo solo una, perché il calice è rotto.. Miti babilonesi. Negli anni Settanta del secolo scorso la teoria più accreditata suggeriva che le due scene fossero una rappresentazione del mito babilonese della creazione Enūma Eliš, che vede la vittoria del dio Marduk sul caos primordiale rappresentato dal mostro Tiamat. Tuttavia altri ricercatori hanno fatto notare che la scena non raffigura una battaglia e che il calice risale a 1.000 anni prima che l'Enūma Eliš venisse scritto per la prima volta.. La creazione dell'Universo. Secondo il coordinatore della ricerca Eberhard Zangger e i suoi colleghi, invece, le scene rappresenterebbero la formazione del mondo e del cosmo. Nella prima scena c'è il caos: la chimera è una divinità debole, fusa con gli animali; il piccolo cerchio simile a un fiore sarebbe, nella loro interpretazione, un debole sole; a comandare su questo caos, il serpente. Nella seconda scena gli dei sono stati separati dagli animali, l'ordine emerge dal caos, e il serpente sconfitto giace sotto al sole.. L'opinione di altri esperti. Se quanto ipotizzato da Zangger e colleghi fosse vero, il calice sarebbe la più antica rappresentazione visiva nota di un mito della creazione. Tuttavia alcuni esperti hanno accolto la scoperta con scetticismo: Jan Lisman, ricercatore indipendente, sostiene che le scene potrebbero rappresentare il movimento giornaliero del sole, ma «certamente non "l'origine" né "il caos"».
Poco convinto anche lo studioso biblico del Princeton Theological Seminary Mark Smith, sentito dallo Smithsonian Magazine, secondo il quale il calice potrebbe raffigurare altre narrazioni, come per esempio il Ciclo di Baal, un insieme di miti che raccontano i conflitti che vedono protagonista Baal, il dio della tempesta. «Penso sia corretto non presumere che si tratti di un mito della creazione babilonese, ma non è affatto chiaro che si tratti di un mito della creazione in generale», conclude l'esperto..