“Questo matrimonio non s'ha da fare”… cresce il dissenso per le nozze di Bezos a Venezia
- Postato il 16 giugno 2025
- Di Agi.it
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“Questo matrimonio non s'ha da fare”… cresce il dissenso per le nozze di Bezos a Venezia
AGI - "Ci daremo appuntamento il 28 per una protesta colorata e pacifica. Impediremo l'accesso alla chiesa via mare con gonfiabili e barche, via terra con i nostri corpi. E non avremo problemi a violare la zona rossa, se mai ci fosse". Non usa giri di parole il comitato "No Space for Bezos", un raggruppamento trasversale a cavallo tra centri sociali, Anpi e ex Comitato Grandi Navi nato per osteggiare quanto più possibile le nozze veneziane di Jeff Bezos.
Oltre 200 super vip come Oprah Winfrey, Mick Jagger, Lady Gaga, Eva Longoria, Katy Perry, Ivanka Trump (solo per citarne alcuni), una maratona di cambi abito per la futura signora Bezos Lauren Sánchez da 27 capi in 72 ore, e poi cinque mega yacht ormeggiati lungo il Bacino di San Marco (tra cui, quello dello stesso Bezos, una goletta da 127 metri di lunghezza, il secondo yacht a vela più grande del mondo), i 30 taxi acquei prenotati (praticamente tutti quelli esistenti a Venezia) e i cinque stelle più lussuosi della città riservati agli ospiti delle nozze da sogno (Gritti Palace, Hotel Danieli, Aman Venice, Belmond Hotel Cipriani e The St. Regis Venis).
Difficile immaginare cosa sarà Venezia in quei tre giorni. Ma di certo le nozze stellari metteranno a dura prova la città lagunare.
Il giallo del "quando" e del "dove"
Inizialmente si era detto che le date non sarebbero mai state rese note. Ma è impossibile che un matrimonio di queste dimensioni resti segreto. Così, circa un paio di mesi fa sono uscite le date: dal 24 al 26 giugno. Ma niente da fare, si era trattato di un depistaggio (a quanto pare il primo di una lunga serie). Pochi giorni fa è emersa la notizia che le nozze d'oro non saranno da giovedì a sabato, dal 26 al 28. A quanto pare il 27 nella splendida Isola di San Giorgio e il 28 nella Scuola della Misericordia (gestita dal "blind trust" del sindaco Luigi Brugnaro).
La rete dei contestatori
Anche l'"Anpi 7 Martiri" di Venezia, il centro sociale Rivolta di Marghera, gli ambientalisti di Extinction Rebellion così come il "Comitato No Grandi Navi - Laguna Bene Comune" hanno aderito alla contestazione.
A capo della contestazione anti-Bezos c'è Tommaso Cacciari, nipote dell'ex sindaco Massimo, da sempre "spina nel fianco" delle varie amministrazioni comunali (prima all'interno dei centri sociali veneziani, poi del Comitato No Grandi Navi). "Ostacoleremo e daremo fastidio il più possibile - ha spiegato - Venezia non è la personalissima sala eventi del miliardario dove il sindaco offre il suo spazio privato che si è autoassegnato. Un gesto di squisita arroganza, di non dialogo con la città. Quello che sfugge a questi oligarchi è che noi che abitiamo la città e qui lavoriamo quindi possono provare a tenere segreto quanto vogliono la cosa, ma tanto verremo a sapere tutto. La Misericordia ha cinque canali d'accesso e questi cinque canali non saranno praticabili".
"Ma in mezzo ai disastri del mondo che bisogno avevi, miliardario sfondato, di comprarti una città come Venezia e trasformarla nel set del tuo matrimonio? - si chiede poi Luca Casarini, ex leader dei Disobbedienti e oggi capo missione di Mediterranea - Che bisogno avevi di ostentare in un modo così volgare, i trilioni del tuo deposito, dove ci fai il bagno come Paperon de Paperoni? E' per farlo vedere a Trump, il re al quale ti sei prostrato subito in cerca di approvazione e benedizione?".
Le istituzioni: Zaia e Brugnaro
Di tutt'altro avviso il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.
Secondo il governatore Zaia le proteste sono "un'assoluta vergogna". "È inaccettabile che si facciano proteste contro forse l'uomo più ricco al mondo che sceglie Venezia per sposarsi. Protestare contro chi ci porta ricchezza è una vergogna. Sentire dire 'no ai vip' e alle grandi celebrities che vengono a Venezia è fare un danno al Veneto, non ai turisti stranieri che invece sono i nostri promoter nel mondo", ha concluso il governatore.
"Non so se avrò il tempo, o se ce l'avrà lui, di incontrarci e stringerci la mano, ma è un onore che abbiano scelto Venezia" il commento del sindaco di Venezia Brugnaro.
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