Raddoppio a monte Finale-Andora, Quaglieni: “Scelta sbagliata, modernizzare la linea attuale eliminando i passaggi a livello”

  • Postato il 5 settembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Provincia. Sul tema dello spostamento della ferrovia a monte tra Finale Ligure e Andora sono intervenuti nella giornata di ieri su IVG Gianluigi Taboga, Franco Stalla e Lorenzo Michelini (leggi qui l’intervista completa), tutti e tre fermamente contrari alla realizzazione dell’opera così come verrà discussa lunedì prossimo nella Conferenza dei Servizi.

Al fronte dei “no” si aggiunge oggi un altro personaggio molto conosciuto del nostro territorio, Pier Franco Quaglieni, presidente del “Centro Pannunzio”.

Spiega il professore savonese: “Ritengo una scelta errata che ha danneggiato le località già interessate dal raddoppio quella procedere all’ulteriore arretramento a monte. Andare in treno a San Remo è oggi un problema perché la stazione è totalmente periferica, quasi fosse un aeroporto”.

“Il raddoppio tra Finale Ligure e Andora – sottolinea Quaglieni – avrà un impatto ancora peggiore. La tratta di 32 chilometri sarà in galleria per 25. Il risparmio di tempo previsto tra Genova e Ventimiglia è di circa mezz’ora , un vantaggio poco significativo. Ovviamente il percorso in galleria annullerebbe la possibilità di vedere i paesaggi e il mare liguri. Sparirebbero del tutto le stazioni di Laigueglia, Ceriale e Borgio. Andrebbero molto lontano dal centro quella di Albenga  e le fermate (senza più stazione) di Loano  (a 5 chilometri dal centro ) e Pietra, per non parlare della sotterranea di Alassio”.

Conclude Quaglieni: “Un’alternativa al progetto fatto proprio dal ministro Salvini c’è ed è quella di correggere e modernizzare l’attuale linea togliendo molti passaggi a livello senza stravolgere i territori e i servizi.  Già oggi è ben visibile il calo di utenza nella parte della linea raddoppiata e il disagio che ha provocato. Addirittura il valore degli immobili è stato modificato da un raddoppio che ha favorito solo  le piste ciclabili nate sulla ex ferrovia, ma non ha soddisfatto le esigenze di residenti e turisti. I lavori dovrebbero partire alla fine del 2026. Va tutto rivisto nell’interesse della Liguria e dei cittadini. Il nuovo presidente della Liguria, che non è un politicante ma un uomo del fare, deve intervenire al più presto. Credo sia il caso di aprire il più vasto dibattito possibile”:

Autore
Il Vostro Giornale

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