Raddoppio ferroviario tra Finale e Andora, IVG a Roma per l’incontro dei sindaci col Governo

  • Postato il 22 ottobre 2025
  • 0 Copertina
  • Di Il Vostro Giornale
  • 1 Visualizzazioni
Generico ottobre 2025

Roma. È in programma nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 22 ottobre, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a Romal’incontro convocato dal Governo per fare il punto sull’iter del raddoppio ferroviario e spostamento della linea a monte tra Finale Ligure e Andora.

IVG seguirà da Roma il tavolo di confronto, al quale parteciperanno il commissario straordinario per l’opera Vincenzo Macello, il vice ministro Edoardo Rixi e tutti i sindaci savonesi interessati dal progetto.

I Comuni coinvolti – a diversi livelli e con differenti impatti – sono Alassio, Albenga, Andora, Borghetto Santo Spirito, Borgio Verezzi, Ceriale, Finale Ligure, Giustenice, Laigueglia, Loano, Pietra Ligure, Toirano, Tovo San Giacomo e Villanova d’Albenga. I cantieri, secondo il cronoprogramma, dovrebbero partire entro il 2028 e durare circa sette anni, per un’opera dal valore complessivo di oltre 2 miliardi di euro.

Particolarmente interessato dal progetto è il territorio di Albenga, dove si concentreranno alcune delle opere più importanti e numerosi espropri che incideranno sul tessuto urbano e sulle aziende agricole della Piana.

Il sindaco Riccardo Tomatis ha annunciato che, durante l’incontro di Roma sul raddoppio ferroviario, chiederà di convertire ad uso agricolo alcune aree boschive bruciate negli incendi del 2022, chiedendo una deroga alla norma che vieta il cambio di destinazione d’uso per vent’anni. “Restituire alla produzione agricola queste zone – ha spiegato il sindaco – significherebbe valorizzare la nostra Piana e sostenere il comparto agricolo, che rappresenta la principale risorsa economica del territorio”.

raddoppio ferroviario
Il tracciato del raddoppio

Parallelamente prosegue la protesta dei contrari al progetto, guidata dal Comitato Territoriale, che ha convocato un incontro pubblico giovedì 23 ottobre alle ore 18, presso le opere parrocchiali di Leca d’Albenga, alla presenza di un legale di fiducia. Secondo il Comitato, Albenga sarebbe “la città più colpita” dal tracciato, con 1,4 milioni di metri quadrati di suolo fertile interessati, 61 abitazioni e diversi immobili produttivi destinati all’esproprio.

“È una storia triste – sostengono –: nessun vero confronto, nessuna commissione consiliare, nessun documento tecnico condiviso. Le richieste del Comune trascurano i territori colpiti e il settore agricolo, puntando invece su impianti sportivi, nuove strade e passeggiate a mare, ma senza garantire la messa in sicurezza idraulica e ambientale”.

Autore
Il Vostro Giornale

Potrebbero anche piacerti