Raddoppio, Tomatis: “Chiederemo compensazioni adeguate”. Comitato Territoriale: “Albenga la più martoriata”
- Postato il 21 ottobre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Albenga. “A Roma chiederò che si possano convertire ad uso agricolo alcune aree boschive che nel 2022 erano state attraversate dal fuoco andando in deroga alla norma che prevede l’impossibilità di cambiarne la destinazione d’uso”.
Questo è uno dei temi che il sindaco di Albenga, Riccardo Tomatis, intende porre all’attenzione del tavolo di lavoro convocato a Roma mercoledì 22 ottobre, al quale parteciperanno anche gli altri sindaci del comprensorio e i rappresentanti delle associazioni di categoria, per discutere del raddoppio ferroviario della linea Genova–Ventimiglia, tratta Finale Ligure–Andora.
Ma prosegue anche la protesta dei contrari, con in testa il Comitato Territoriale, che ha deciso di convocare un incontro informativo sulla materia, alla presenza di un legale di fiducia, presso le opere parrocchiali di Leca d’Albenga, giovedì 23 ottobre, alle 18.
Questo perché Albenga è uno dei territori più direttamente interessati dal progetto e ospiterà parte delle opere più significative, con un numero rilevante di espropri che avranno inevitabili ricadute sul tessuto urbano e sulle aziende agricole della Piana.
“Il raddoppio ferroviario è un’opera giudicata dal Governo strategica, – ha spiegato ancora il sindaco Tomatis, – ma comporterà inevitabili disagi per il nostro territorio e per le imprese agricole. È quindi fondamentale che una parte significativa delle risorse compensative venga destinata ad Albenga a beneficio della collettività e che parte dei terreni tolti all’agricoltura possano essere restituiti al nostro comparto produttivo”.
Tra le priorità indicate dall’amministrazione comunale figurano:
• interventi di riqualificazione degli edifici scolastici e degli impianti sportivi effettuati attraverso le risorse che la legge prevede a titolo compensativo a fronte della realizzazione di opere strategiche (pari al 2% del valore complessivo dell’opera);
• realizzazione di una viabilità dedicata “da e per” la nuova stazione ferroviaria che eviti di sovraccaricare il traffico su strade già congestionate a tutela della viabilità urbana e delle frazioni. Importantissimo che queste opere vengano realizzate prima dell’inizio dei lavori in quanto funzionali anche all’aumento di traffico dovuto alle opere di scavo e propedeutiche al raddoppio;
• restituzione di parte dei terreni al settore agricolo;
• tutela ambientale, in particolare per quel che concerne le risorse idriche e la salvaguardia delle falde acquifere.
Il sindaco, quindi, proporrà che parte del materiale di scavo (smarino) venga utilizzata per riqualificare le zone boschive percorse dal fuoco, chiedendo una deroga alla normativa che oggi vieta il cambio di destinazione d’uso per vent’anni delle aree incendiate: “Restituire alla produzione agricola alcune zone oggi abbandonate significherebbe valorizzare la nostra Piana e salvaguardare, almeno in parte, tutto l’indotto legato all’agricoltura, che rappresenta la principale risorsa economica del territorio”, ha concluso il primo cittadino.
Ma non arretra di un millimetro il Comitato Territoriale, contrario all’opera, secondo cui si tratta “dell’epilogo di una storia triste: la nostra città, la più martoriata, nessuna commissione consiliare, nessun coinvolgimento dei migliori tecnici, nessun documento unitario. Una realtà amara, dove l’amministrazione comunale tratta la sorte di Albenga e le sue frazioni con la leggerezza di un dilettante allo sbaraglio”.
“1.397.471 metri quadrati di suolo fertile, 61 abitazioni, svariati immobili produttivi meriterebbero un’attenzione maggiore, invece le opere di mitigazione richieste dal Comune di Albenga trascurano completamente i territori colpiti dal tracciato e il settore primario. In cambio di occupazione di suolo fertile, le richieste dell’amministrazione si limitano a prevedere nuovi espropri per impianti sportivi, una manciata di nuove strade, piste ciclabili e, perché no, anche una nuova passeggiata a mare, tralasciando completamente la cura e il ripristino idraulico e la messa in sicurezza”, hanno concluso dal Comitato in attesa dell’appuntamento nella Capitale e dell’incontro di giovedì sera.