Rallenta la crescita del reddito disponibile e i consumi arrancano. In agosto su la spesa per gli alimentari, ma il carrello si svuota

  • Postato il 3 ottobre 2025
  • Economia
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 3 Visualizzazioni

Famiglie italiane sempre più strette tra l’incudine dei redditi limitati e il martello di una pressione fiscale in salita. Nel secondo trimestre del 2025, il rapporto tra entrate fiscali e contributive e Pil nominale ha raggiunto il 42,3%, un aumento di 1,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre i consumi restano fermi (+0,5%) nonostante un aumento del reddito disponibile dello 0,8%. Il potere d’acquisto cresce appena dello 0,3%, a fronte di prezzi in rialzo dello 0,5%. In questo contesto la propensione al risparmio sale al 9,5%, confermando la prudenza crescente delle famiglie, che preferiscono mettere da parte piuttosto che spendere. Sono i dati diffusi dall’Istat, che oltre a confermare il dato sul calo del pil (-0,1% nel trimestre) ha aggiornato le rilevazioni sul commercio al dettaglio trovando che in agosto, ancora una volta, le vendite dei beni alimentari sono salite in valore (+1,6%) e diminuite in volume (-2,2%). Per le associazioni consumatori “siamo di fronte a una vera e propria emergenza alimentare che costringe le famiglie a tagliare sui beni essenziali”.

Come detto il reddito disponibile delle famiglie è cresciuto dello 0,8% rispetto al trimestre precedente: “La crescita rallenta, pur confermando la dinamica positiva quasi ininterrotta dal primo trimestre 2023” e contemporaneamente “si assiste all’aumento, lento ma pressoché ininterrotto, della propensione al risparmio”, commenta l’Istat. Il potere d’acquisto è cresciuto dello 0,3%, a fronte di un aumento dei prezzi dello 0,5%, misurato dal deflatore implicito dei consumi finali. Lo scarto tra crescita del reddito e dei consumi trova riscontro anche nella propensione al risparmio delle famiglie, che si attesta al 9,5%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. L’Istat sottolinea come questa tendenza al risparmio sia “lenta ma pressoché ininterrotta”, segnalando una prudenza crescente da parte dei cittadini nell’affrontare le spese quotidiane e nel programmare investimenti a lungo termine.

“Dati insoddisfacenti: tutti gli indicatori relativi ai consumatori crescono dello zero virgola, con i consumi che restano sempre al palo”, commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Il fatto che il reddito disponibile salga più dei consumi, +0,8% contro +0,5%, significa che le famiglie, anche quelle che potrebbero spendere di più, preferiscono mettere soldi da parte per precauzione, temendo per il loro futuro. Per questo la propensione al risparmio resta così alta”. Secondo Dona, la situazione richiede interventi mirati: “Servirebbe una manovra che riduca le tasse ai ceti meno abbienti e a chi teme di non poter arrivare alla fine del mese. Solo così si potrebbe stimolare una ripresa più concreta dei consumi, che rappresentano un fattore chiave per la crescita economica del Paese”.

Anche l’Ufficio studi di Confcommercio sottolinea la criticità della situazione concentrandosi su un altro dato, quello sulle vendite al dettaglio di agosto che sono calate dello 0,1% in valore e dello 0,3% in volume. La flessione riguarda tanto i beni alimentari (-0,1% in valore e -0,4% in volume) quanto quelli non alimentari (-0,1% in valore e -0,2% in volume). “È un segnale preoccupante che va al di là della variazione negativa mensile, in quanto consolida una situazione in cui le famiglie, pur in presenza di un aumento del reddito disponibile reale, continuano a mantenere al minimo i consumi. Ciò si rileva ormai da sette trimestri”.

Anna Rea, presidente Adoc nazionale, aggiunge che il dato rivela “in modo inequivocabile l’impatto dell’inflazione sul potere d’acquisto delle persone”: “Spendono di più per comprare meno, ciò che spaventa di più è la situazione sul fronte alimentare: gli italiani spendono l’1,6% in più, ma si portano a casa il 2,2% di prodotti in meno. Siamo di fronte a una vera e propria emergenza alimentare che costringe le famiglie a tagliare sui beni essenziali”.

L'articolo Rallenta la crescita del reddito disponibile e i consumi arrancano. In agosto su la spesa per gli alimentari, ma il carrello si svuota proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti