Ranucci: “La bomba non è stata l’unica minaccia. Potevano ammazzare mia figlia”

  • Postato il 18 ottobre 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
  • 1 Visualizzazioni

“Mia figlia è passata davanti alla mia auto pochi minuti prima dell’esplosione, avrebbero potuto ammazzare una persona, avrebbero potuto ammazzare mia figlia. Hanno usato almeno un chilo di esplosivo”. A raccontarlo è Sigfrido Ranucci, giornalista e conduttore di Report, in un’intervista al Corriere della Sera. L’attentato è avvenuto alle 22 di giovedì, davanti alla sua abitazione. La figlia del giornalista aveva parcheggiato la propria auto accanto alla sua “una ventina di minuti prima dell’esplosione”, un dettaglio che, secondo Ranucci, evidenzia la gravità di quanto accaduto.

Il conduttore denuncia un contesto di crescente isolamento: “C’è un clima di isolamento e di delegittimazione nei miei confronti, negli ultimi mesi ho ricevuto varie minacce, tutte oggetto di denuncia: mi hanno mandato un proiettile di P38, sono stato pedinato da personaggi identificati dalla mia scorta, sono stato oggetto di dossieraggi anche dall’estero”.

Le indagini e la determinazione del giornalista

Alla domanda se abbia un’idea dei possibili responsabili, Ranucci risponde: “No, ma potrebbe non essere una coincidenza il fatto che pochi giorni fa ho annunciato i temi delle nuove inchieste di Report”. E aggiunge: “È stato un salto di qualità preoccupante perché proprio davanti casa, dove l’anno scorso erano stati trovati dei proietti”.

In una seconda intervista, rilasciata a La Repubblica, Ranucci ha fornito ulteriori dettagli: l’esplosivo sarebbe stato “collocato sul fianco destro della vettura, che guarda al tragitto che faccio io fino all’uscio di casa. Cioè: l’immobile ha più ingressi, ma io faccio sempre lo stesso tratto ed entro sempre da quel lato, dove è saltata l’auto”.

Il giornalista ha poi ricordato di aver ricevuto “più segnali” negli anni: “Tra lettere minatorie, minacce indirette, qualche asserito progetto di uccidermi, ho ricevuto più segnali”. Nonostante tutto, conclude con fermezza: “Per me non cambia nulla. Ho sempre cercato di trasmettere serenità, ai miei familiari innanzitutto. E a chi segue il nostro lavoro. Voglio continuare così”.

L'articolo Ranucci: “La bomba non è stata l’unica minaccia. Potevano ammazzare mia figlia” proviene da Blitz quotidiano.

Autore
Blitz

Potrebbero anche piacerti