Ras Hankorab, il paradiso segreto del Mar Rosso minacciato dall’overtourism
- Postato il 19 agosto 2025
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- Di SiViaggia.it
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Ras Hankorab, conosciuta anche come “Sharm El Luli”, è una delle spiagge più affascinanti e incontaminate dell’Egitto. Situata a circa 850 chilometri dal Cairo, nel cuore del parco nazionale di Wadi al-Gemal, questa baia dal fascino selvaggio è un vero e proprio santuario naturale. Le sue acque cristalline ospitano tartarughe, dugonghi e un mosaico corallino di incredibile bellezza, considerato tra i più resistenti al cambiamento climatico al mondo. Tuttavia, l’overtourism rappresenta oggi una minaccia concreta per la sopravvivenza di questo paradiso.
Negli ultimi anni Ras Hankorab è diventata una meta sempre più popolare, attirando visitatori da tutto il mondo grazie alla sua fama di spiaggia incontaminata. Ma l’aumento dei flussi turistici, unito a progetti edilizi controversi, rischia di compromettere l’equilibrio ecologico dell’area.
Ras Hankorab minacciata da nuovi lavori
La spiaggia di Ras Hankorab è inserita in un contesto unico: il parco nazionale di Wadi al-Gemal, riconosciuto come area protetta dalla legge egiziana. Qui la biodiversità è straordinaria: razze aquile, tartarughe marine e persino i rari dugonghi convivono in un ecosistema marino che rappresenta un tesoro non solo per l’Egitto, ma per l’intero pianeta.
Durante la stagione della nidificazione, le tartarughe depongono le uova sulla sabbia priva di luci artificiali, mantenendo un ciclo vitale che altrove è ormai compromesso.
Eppure l’arrivo di escavatori sulla spiaggia ha sollevato un’ondata di proteste. Dipendenti della riserva ed attivisti hanno denunciato la firma di un contratto tra un ente governativo e un’azienda privata per la costruzione di un complesso turistico.
Dopo la mobilitazione e l’intervento del Ministero dell’Ambiente, i lavori sono stati sospesi, ma non definitivamente cancellati. Molti temono che il progetto possa riemergere in futuro, mettendo a rischio uno degli ultimi tratti di costa intatti del Mar Rosso.
Aumentano i prezzi
Intanto, i segnali di trasformazione sono già evidenti. L’ingresso alla spiaggia, un tempo gratuito o dal costo simbolico, è salito fino a 300 lire egiziane (circa 5 euro), senza chiarezza su chi gestisca realmente i biglietti.
Strutture più moderne, come ombrelloni e sedie a sdraio, hanno sostituito le vecchie installazioni rudimentali, e presto dovrebbe aprire anche un bar-ristorante. Tutto ciò rischia di trasformare Ras Hankorab da santuario naturale a una località turistica come tante altre.
Turismo sostenibile o speculazione economica?
L’Egitto, alle prese con una grave crisi economica, punta sul turismo per rilanciare la propria economia. Le autorità hanno fissato l’obiettivo di raggiungere 30 milioni di visitatori entro il 2028, raddoppiando i flussi attuali.
Accordi miliardari con partner del Golfo, come quello firmato con gli Emirati Arabi Uniti per lo sviluppo di Ras al-Hekma, dimostrano la forte spinta verso grandi progetti infrastrutturali legati al settore turistico. Tuttavia, secondo l’UNDP, lo sviluppo turistico in Egitto si è spesso realizzato a discapito dell’ambiente, causando danni irreversibili a coste ed ecosistemi.
Per Ras Hankorab, la questione non è soltanto ecologica, ma anche legale: il contratto firmato con l’azienda privata, secondo alcuni esperti, sarebbe nullo e privo di validità. Ciò nonostante, il silenzio delle istituzioni e la mancanza di chiarezza alimentano l’incertezza. La deputata Maha Abdel Nasser ha interpellato il Ministero dell’Ambiente e l’ufficio del Primo Ministro, senza ottenere risposte concrete.
La vera sfida per il futuro sarà quindi trovare un equilibrio tra valorizzazione turistica e conservazione ambientale. Un modello di ecoturismo sostenibile potrebbe rappresentare la soluzione: visite contingentate, strutture leggere e non invasive, protezione della fauna marina e reinvestimento degli introiti nella salvaguardia dell’area. Solo così Ras Hankorab potrà continuare a essere non solo una meta turistica, ma anche un esempio di convivenza tra uomo e natura.