Reati contro i minori, record in Italia: oltre 7000 solo nel 2024
- Postato il 7 ottobre 2025
- Di Panorama
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Oltre 7mila reati a danni di minori nel 2024 in Italia. Record. È la prima volta che si supera questa cifra. I casi registrati sono stati 7.204, con un incremento del 4% rispetto al 2023 e del 35% nell’ultimo decennio. I dati del Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale sono stati diffusi dalla Fondazione Terre des Hommes in occasione della presentazione del dossier Indifesa 2025, alla vigilia dell’11 ottobre, la Giornata internazionale delle bambine.
Reati su minori in aumento in Italia: i dati nazionali del 2024
Nel 2024 i reati commessi contro minori in Italia hanno raggiunto un nuovo picco: 7.204 casi, con 252 in più rispetto all’anno precedente. A trainare la crescita sono i reati digitali: la pornografia minorile segna un balzo del 63% e la detenzione di materiale pedopornografico cresce del 36% su base annua. La rete, osserva Terre des Hommes, si conferma “un luogo sempre più pericoloso per i più giovani”. Negli ultimi dieci anni l’aumento complessivo dei reati a danno di minori è del 35%, un dato che, secondo gli esperti, riflette anche una maggiore capacità di denuncia e di emersione del fenomeno.
Reati sessuali e differenze di genere: bambine e ragazze le più colpite
Le vittime femminili restano la maggioranza: il 63% dei minori coinvolti in reati nel 2024 sono bambine e ragazze, in aumento rispetto al 61% del 2023. La sproporzione è evidente nei reati a sfondo sessuale. Guardando per esempio ai casi di violenza sessuale: nell’ 88% dei casi le vittime sono femmine. Se si tratta di violenza sessuale aggravata: la percentuale femminile è dell’86%, +1% rispetto all’anno precedente e +75% sul 2014. E nel caso di atti sessuali con minorenni si registra l’85% di vittime femminili, +15% in un anno.
Nei reati digitali, la prevalenza di vittime donne è netta: 86% nella detenzione di materiale pedopornografico e 74% nella pornografia minorile. Unico reato che segna la parità di genere è la prostituzione minorile, in calo sia su base annua (-7%) sia decennale (-64%). “I dati mostrano una maggiore fragilità del tessuto sociale e un ritorno di fiamma della cultura patriarcale. Serve un’azione rapida e coordinata contro la violenza di genere e sui minori”, ha commentato Paolo Ferrara, direttore generale di Terre des Hommes.
In Italia violenza e maltrattamenti in famiglia raddoppiati negli ultimi dieci anni e gli omicidi di minori cresciuti del 75% in un anno
Dalla fotografia emerge chiaramente che la “casa” non è sempre un rifugio per i bambini, anzi. È tra le mura domestiche che si consuma la maggior parte dei reati contro i minori in Italia. Secondo il dossier i maltrattamenti in famiglia restano la tipologia di reato più frequente: 2.975 vittime nel 2024, quasi 3mila bambini e adolescenti coinvolti in episodi di violenza fisica o psicologica da parte di genitori, parenti o conviventi. Il dato è in crescita del 5% rispetto al 2023 ed è raddoppiato (+101%) negli ultimi dieci anni- In oltre la metà dei casi, il 53%, le vittime sono femmine, ma il problema riguarda in modo trasversale entrambi i generi. Sono invece in maggioranza maschi le vittime di abbandono di minore (in aumento nel 2024) e violazione degli obblighi di assistenza familiare.
Ma il dato forse più inquietante del 2024 riguarda gli omicidi di minori, tornati a crescere dopo anni di costante diminuzione. Sono 21 i casi di omicidio volontario registrati lo scorso anno, contro i 12 del 2023: un aumento del 75%, che interrompe la tendenza positiva dell’ultimo decennio. Nel 76% dei casi, le vittime sono bambini o ragazzi, spesso uccisi all’interno del contesto familiare o da persone di fiducia. Terre des Hommes parla di “un campanello d’allarme che non può essere ignorato”.