Record di attacchi sull'Ucraina. Trump: "Putin è completamente pazzo"
- Postato il 27 maggio 2025
- Di Agi.it
- 3 Visualizzazioni

Record di attacchi sull'Ucraina. Trump: "Putin è completamente pazzo"
AGI - Attacchi record di Mosca sull'Ucraina mentre va in scena la guerriglia verbale tra il presidente americano Donald Trump e il leader russo Vladimir Putin. Nella notte tra domenica e lunedì sono piovuti un numero record di 355 droni sul territorio ucraino, più 9 missili da crociera, nel più vasto attacco di questo genere dall'inizio dell'invasione.
Il presidente americano non ha taciuto e, questa volta, ha accusato Putin di essere completamente pazzo. "Ho sempre avuto un ottimo rapporto con lui - ha scritto su Truth - ma gli è successo qualcosa. È completamente impazzito! Sta uccidendo inutilmente moltissime persone, e non parlo solo di soldati. Missili e droni vengono lanciati contro le città ucraine, senza alcun motivo". Una posizione questa volta netta a cui ha fatto seguito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha denunciato l'impunità della Russia, che invade il suo Paese da tre anni, esortando gli occidentali a rafforzare le sanzioni per "privarlo" delle risorse che gli consentirebbero di continuare questa guerra. "Questa è già la terza notte consecutiva di terrore russo combinato, con droni d'attacco e missili", ha scritto sui social media. "Solo un senso di totale impunità consente alla Russia di sferrare simili attacchi e di aumentarne costantemente la portata", ha aggiunto.
Da parte del Cremlino la risposta è arrivata dal portavoce della presidenza Dmitri Peskov che ha assicurato che Putin sta difendendo la Russia. Forse però, ha affermato con un leggero sarcasmo, il presidente americano ha un "sovraccarico emotivo". "Putin - ha aggiunto il portavoce - sta facendo tutto il necessario per garantire la sicurezza della Russia". E il lancio di droni non è altro che una "risposta" agli attacchi ucraini sul territorio russo. Peskov ha inoltre assicurato che la Russia ha apprezzato gli "sforzi" dell'amministrazione Trump nell'organizzazione dei recenti negoziati diretti tra Ucraina e Russia a Istanbul.
Le reazioni internazionali
Sul presidente americano pesa ormai il pressing dell'Occidente tutto: Macron ha dichiarato di sperare che la "rabbia" di Donald si "traduca in azione" e di volere che venga fissata una "scadenza" entro la quale la Russia dovrà accettare un cessate il fuoco. Allo stesso tempo, il cancelliere tedesco Merz ha affermato che il presidente russo considera l'offerta di colloqui una "debolezza". In un'escalation di tensione la fine del conflitto sembra allontanarsi dalle speranze scatenate dai colloqui con Trump del 19 maggio.
La situazione al fronte
Negli ultimi giorni l'esercito russo ha intensificato i bombardamenti aerei, mettendo a dura prova le difese antiaeree del Paese. Nella regione di Odessa (sud), i droni hanno colpito edifici residenziali. Nella zona occidentale, a centinaia di chilometri dalla linea del fronte, secondo le autorità, sono state danneggiate quattro aziende e 18 abitazioni private. Nella regione di Kharkiv (nord-est), un attacco con un drone ha colpito un'azienda privata, provocando un vasto incendio, ha riferito la procura regionale. La notte precedente, l'Ucraina aveva subito un attacco combinato di 69 missili e 298 droni, che aveva causato la morte di almeno 13 persone, tra cui tre bambini.
E nella notte tra venerdì e sabato, la Russia ha lanciato 250 droni e 14 missili contro il suo vicino ucraino. L'esercito russo occupa il 20% del territorio ucraino a est e a sud, e non sembra fermare la sua avanzata. Oggi il ministero della Difesa russo ha rivendicato la cattura di due città nella regione nordorientale ucraina di Sumy, al confine con la Russia e dove quest'ultima ha dichiarato di voler creare una zona cuscinetto per impedire incursioni ucraine nel suo territorio.
Le possibilità di un cessate il fuoco, laddove un accordo sui territori sembra sempre più lontano, sono sempre più legate a una diplomazia che prova in tutti i modi a fermare lo zar. Ieri è arrivato a Mosca il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, vedrà Putin e Lavrov con i quali parlerà ovviamente di Ucraina, dossier che vede Ankara coprire un importante ruolo di mediazione.
Continua a leggere...