Regata a Venezia per chiedere la liberazione di Alberto Trentini. Da sei mesi non si hanno sue notizie
- Postato il 12 maggio 2025
- Diritti
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
.png)
Gondole che sfilano nel Canal Grande per chiedere la liberazione di Alberto Trentini, il cooperante italiano del quale dal 15 novembre 2024 non si hanno più notizie. Oltre sei mesi senza avere notizie ufficiali sulle sue condizioni, sulla sua salute, sulle ragioni della sua detenzione a Caracas. La diplomazia resta al lavoro per risolvere il caso, definito “complesso” dalla Farnesina, mentre la società civile continua a mobilitarsi per tenere alta l’attenzione: l’ultima iniziativa risale a domenica 11 maggio, dove un corteo acqueo alle 10 ha sfilato lungo il Canal Grande di Venezia, partendo nella zona di Santa Chiara, vicino al Ponte di Calatrava.
“Abbiamo organizzato a Venezia domenica 11 maggio un corteo acqueo in solidarietà ad Alberto Trentini. Esprimiamo, uniti a livello metropolitano, una grande vicinanza alla famiglia e agli amici – aveva annunciato venerdì 9 maggio il sindaco della Città metropolitana di Venezia, Luigi Brugnaro, nel corso dei lavori del Consiglio Metropolitano – Il nostro appello, nel rispetto della riservatezza delle trattative che sta conducendo il Governo, continua ad essere quello che venga liberato al più presto e torni a casa dalla sua famiglia e dai propri cari. Un appello che facciamo a livello metropolitano e non solo come Città di Venezia”.
Sempre presente alle mobilitazioni per Trentini anche l’associazione Articolo 21, che anche ieri era a Venezia. “I giorni passano e Alberto resta in carcere. Tentiamo, almeno, di impedire che il silenzio possa prevalere e promuoviamo ovunque iniziative per reclamino la sua liberazione”, inclusa la regata promossa delle “sue amiche e dai suoi amici in Canal Grande, a Venezia” che ha coinvolto “le remiere storiche, cittadine e cittadini”, ha detto Giuseppe Giulietti, coordinatore di Articolo 21. L’associazione che difende la libertà di espressione ha preso parte all’iniziativa, con la presidente Ottavia Piccolo e i propri membri veneziani “per far sentire – prosegue Giulietti – le voci della città, la passione civile ed umana di amiche e amici che lo hanno frequentato e che conoscono il suo unico ‘reato’, quello di solidarietà, l’aver scelto di prendersi cura delle vite degli altri per citare don Milani. Siamo certi – aveva detto alla vigilia della regata – che anche giornaliste e giornalisti vorranno partecipare e ‘remare’ nella stessa direzione”. Tra le iniziative per chiedere la liberazione di Trentini, la petizione promossa da Change.org, che finora ha raccolto oltre 104mila firme.
L'articolo Regata a Venezia per chiedere la liberazione di Alberto Trentini. Da sei mesi non si hanno sue notizie proviene da Il Fatto Quotidiano.