Reggio, crisi Pd-Falcomatà, arriva l’arbitro da Roma
- Postato il 25 novembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Reggio, crisi Pd-Falcomatà, arriva l’arbitro da Roma

Tensione politica alle stelle a Reggio Calabria: il senatore Alessandro Alfieri da Roma media tra il sindaco Falcomatà, appena eletto consigliere regionale, e il Pd locale. In arrivo decisioni cruciali sulla giunta comunale dopo 11 anni di leadership.
REGGIO CALABRIA – L’arbitro arriverà da Roma. Sarà il partito nazionale a dirimere la logorante partita a scacchi tra il sindaco (ancora per pochi giorni) ed appena eletto consigliere regionale Giuseppe Falcomatà e il Pd locale e regionale. Toccherà infatti al senatore Alessandro Alfieri, Capogruppo Commissione Esteri e Difesa nella Segreteria nazionale Pd-Responsabile Riforme e Pnrr ed anche componente dell’Assemblea parlamentare dell’Osce, dirimere la controversia tra le parti e fare uscire i democratici reggini da una situazione tesissima che rischia, dopo 11 anni ininterrotti di sindacatura di Falcomatà, di fare sprofondare in un dirupo ciò che resta del centrosinistra solido e granitico delle elezioni dell’ormai troppo lontano 2014.
ALFIERI, DA ROMA A DERIMERE LE CONTROVERSIE LOCALI DEL PD
Il senatore Alfieri, contando sulle sue doti diplomatiche, (una lunga e prestigiosa carriera da ambasciatore), potrà risolvere l’ormai muro contro muro che vede Pd e partiti di maggioranza da una parte invocare l’azzeramento della giunta comunale appena rimodellata ad uso e consumo dal sindaco con la valigia pronta per Palazzo Campanella, e Falcomatà, dall’altra parte che dopo giorni a muso durissimo, ha prodotto una nota distensiva dichiarandosi “pronto ad incontrare le forze di maggioranza”, dialogando “nell’interesse della nostra comunità” per “individuare le modalità per completare il lavoro di questa amministrazione”.
I MARGINI DI TRATTATIVA
Una nota che però, negli ambienti vicini al sindaco, traducono con la parola “rimodulazione di giunta” e non con “azzeramento” che è quanto chiedono i partiti, ormai tutti, di maggioranza (fatte salve le liste del sindaco). In soldoni, non c’è margine di trattativa, i partiti chiedono a Falcomatà una giunta più aderente e rispondente alla maggioranza che lo ha sostenuto.
IL CASUS BELLI
Proprio l’attuale giunta schiera due esponenti del Pd che, però, ormai dalle ultime elezioni regionali, rispondono unicamente a Falcomatà e sono Lucia Nucera e Mimmetto Battaglia non più graditi ai democrat locali e regionali. Romeo e Brunetti sono vicinissimi al sindaco ed organici al disegno politico del primo cittadino che ha ultimato la squadra tirando fuori dal cilindro altri tre nomi di propria esclusiva pertinenza: la docente universitaria Annamaria Curatola, Alex Tripodi e nientemeno che l’ex capogruppo azzurra e già fiera oppositrice dell’amministrazione Falcomatà, Mary Caracciolo.
FALCOMATÀ E LA GIUNTA ESPLOSIVA
Una composizione di giunta esplosiva arrivata mentre i nervi erano già tesissimi per la mancata elezione di Falcomatà a capogruppo regionale del Pd. E proprio la composizione della giunta è sembrata un dispetto al partito che non gli ha concesso il ruolo, andato a chi ha preso più voti in casa democrat, cui Falcomatà anelava.
LE DIVISIONI IN CAMPAGNA ELETTORALE
Un episodio arrivato dopo una campagna elettorale ricca di divisioni che ha visto il sindaco di Reggio arrivare solo per un soffio (ovvero il computo dei resti) arrivare a Palazzo Campanella, sorpassato dal sindaco del piccolo comune di Palmi, Ranuccio, sorretto dal segretario regionale del Pd, Nicola Irto. Insomma tutti elementi per una guerra intestina in piena regola che di fatto ha paralizzato le attività consiliari a Palazzo San Giorgio ed ha visto un durissimo documento prodotto dal Pd cittadino e letto dal capogruppo Marino in consiglio comunale in cui si contestava lo spregiudicato personalismo di Falcomatà nell’amministrare la città.
IL DOCUMENTO
Un documento in cui si poneva l’aut-aut: o azzeramento della giunta o tutti a casa. Avvisando che il prossimo step sarebbe stata la mozione di sfiducia. Un ultimatum cui il sindaco ha risposto con una blanda dichiarazione di apertura cui il Pd ha risposto con un mutismo assoluto. Rotto solo ieri, lunedì 24 novembre, sera dalle decisioni di Roma. Alfieri, il diplomatico, arriverà tra mercoledì e giovedì a Reggio.
ALFIERI L’AMBASCIATORE DEL PD A REGGIO CALABRIA
Toccherà a lui chiudere i veleni delle ultime urne e trovare una soluzione a questa impasse che congela la vita amministrativa della città con le società partecipate del comune rivoluzionate (pesano molto anche le dimissioni causa ambiente ostile del neo au di Castore appena insediatosi) e i lavori di commissione bloccati. Tra gli anti Falcomatà in tanti si dicono certi che la posizione di Alfieri sia analoga a quella del partito regionale e locale, mentre quelli vicini a Falcomatà giurano che il senatore verrà a ridiscutere solo il posizionamento del Pd dentro la maggioranza ballerina e limerà solo gli azzardi della giunta Falcomatà. Un lavoro molto delicato che rischia di scoperchiare il vaso di Pandora di tutti i veleni di casa Pd.
Il Quotidiano del Sud.
Reggio, crisi Pd-Falcomatà, arriva l’arbitro da Roma