Regionali Calabria, Caruso: «Occhiuto inaffidabile. Noi partivamo già sconfitti»
- Postato il 13 ottobre 2025
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Regionali Calabria, Caruso: «Occhiuto inaffidabile. Noi partivamo già sconfitti»
Il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, ammette gli errori del csx alle ultime elezioni regionali in Calabria: «Opposizione assente in Regione». Ma attacca il presidente: «Sull’ospedale a Vaglio Lise, ha promesso e non ha mantenuto. La legislatura finirà nel 2027»
COSENZA – Tempo d’analisi e di resa dei conti nel centrosinistra dopo la debacle elettorale. Il sindaco di Cosenza Franz Caruso ha rilasciato un’intervista al Quotidiano in cui non lesina critiche al campo largo e a Occhiuto mentre, al contempo, propone soluzioni per un rilancio dello schieramento in vista dei prossimi anni.
Sindaco Franz Caruso, il centrosinistra perde per la terza volta consecutiva le elezioni regionali. Risultato disastroso, ne conviene?
«L’analisi di oggi è diversa da quella degli anni passati. Le prime due vittorie, di Jole Santelli e poi quella di Roberto Occhiuto nel 2021, hanno una matrice diversa. Santelli vinse perché ci fu uno scarso gradimento dell’azione di governo di Mario Oliverio. Dopo la scomparsa della compianta Jole, Occhiuto l’anno successivo ebbe la meglio per gli stessi motivi, ovvero una percezione negativa dell’operato del centrosinistra e l’esigenza di un cambiamento. Oggi è diverso, Occhiuto è in realtà in campagna elettorale da quattro anni. Gli riconosco di essere stato un comunicatore eccezionale, un influencer di primissimo livello. È stato in grado di rappresentare una regione che vorremmo tutti quanti ma che poi, nei fatti, si scontra purtroppo con la realtà».
Forse dovrebbe essere l’opposizione, negli anni che verranno, a fare sin da subito campagna elettorale, come dice lei…
«L’opposizione in questi anni non c’è stata, in Consiglio regionale. Occhiuto ha occupato tutti gli spazi di rappresentanza della Regione. Ha commissariato tutto quello che c’era da commissariare. Non c’è stata una partecipazione delle altre forze politiche di centrodestra. Se togliamo Gallo la stragrande maggioranza dei calabresi non conosce gli altri assessori regionali. Bisogna opporsi a Occhiuto sul piano politico. La minoranza, ad esempio, non ha contrastato la modifica della legge regionale sulle fusioni dei comuni che ha creato una lesione democratica. Da sindaco ho fatto le barricate ma sono stato lasciato solo. E questo è avvenuto anche in altri ambiti, in cui gli altri sindaci calabresi non hanno assunte posizioni chiare. Anzi ci sono state forme di “collaborazione” tra realtà istituzionali di centrosinistra e Occhiuto. Fino alle elezioni di Corigliano Rossano non ho visto barricate di Stasi contro il presidente. La frattura si è verificata quando Occhiuto ha schierato Pasqualina Straface come candidata a sindaco nelle amministrative del 2024».
Perché il centrosinistra non è stato in grado di capitalizzare i successi ottenuti in questi anni a livello locale? Da Cosenza a Reggio Calabria ma anche Corigliano Rossano e Rende.
«È mancato un filo conduttore nel centrosinistra. C’è stato un problema anche nella formazione delle liste. È sbagliato dire che si è creata un’accozzaglia, soprattutto non dovrebbe dirlo chi aspirava a guidare lo schieramento. In questo contesto Occhiuto ovviamente vince facile. Perché ha distribuito lui le carte. Per quanto mi riguarda posso dire che Cosenza resiste. La famiglia Occhiuto da quando sono sindaco ha perso tre volte: nelle amministrative del 2021, nelle europee del 2024 e anche nelle regionali del 5 e 6 ottobre scorsi. Perdono perché, paradossalmente, continuano a mortificare la loro stessa città. Stanno scippando l’ospedale del capoluogo, Mario Occhiuto ha lasciato un Comune totalmente dissestato e, per ultimo, ho appreso del prossimo Capodanno Rai a Catanzaro. Non si preoccupino i fratelli Occhiuto, vorrà dire che quest’anno a Cosenza organizzeremo un Capodanno addirittura migliore».
Secondo lei si poteva fare meglio sulla scelta del candidato alla presidenza della Regione?
«Con il senno del poi è facile pensare che si potesse fare meglio. Credo che Pasquale Tridico sia stato il miglior candidato possibile per capacità umane e professionali. Ma forse sono il meno adatto a esprimere giudizi perché Pasquale è un mio amico. In quel momento è stato il candidato che ha unito di più. Anche altri avrebbero potuto farlo? Forse. Sarebbe stato arduo per chiunque contrastare il governo regionale uscente di Occhiuto. La gestione del potere e un sistema elettorale che non prevede il voto disgiunto sono stati fattori determinanti. Bisogna poi capire che la Regione ha una grande influenza sui Comuni e questo spiega il boom di candidati che ricoprono la carica di sindaco nelle liste di Occhiuto. So che il governatore uscente ha proposto persino a sindaci espressione di centrosinistra a candidarsi nel suo schieramento. Questo la dice lunga».
Franz Caruso, e sulle liste cosa ci dice? Serviva forse un’altra strategia?
«Le dimissioni di Occhiuto (per i suoi fini una scelta astuta intelligente ma che denota anche cinismo e opportunismo) hanno rappresentato un vero e proprio terremoto. Fatta questa doverosa premessa, le liste potevano essere fatte in modo migliore. Avrei optato per un rinnovamento totale. Si partiva già sconfitti, quindi bisognava mettere in campo una proposta alternativa puntando magari sui sindaci che però non vanno utilizzati solo in campagna elettorale bensì nel governo della Regione. Abbiamo perso per la terza volta con candidati “tecnici”. Nel 2020 con Pippo Callipo, nel 2021 con Amalia Bruni e ora, se vogliamo, con Tridico».
Cosa fare allora per scongiurare la quarta sconfitta consecutiva del centrosinistra?
«In primis evitare la divisione sull’analisi del voto. Basta fughe in avanti, non esistono Soloni in grado di impartire lezioni a chicchessia. C’è da lavorare con umiltà e serietà puntando sui temi che caratterizzano la vita delle persone. Servono proposte valide e alternative per investire sulla sanità. Sono contrario ai medici cubani e favorevolissimo all’utilizzo dei nostri giovani medici grazie anche a incentivi. E non possiamo accettare che il nuovo ospedale non venga realizzato a Cosenza. Si insiste per Arcavacata ma Occhiuto, forse, ai suoi tempi fece i corsi serali per laurearsi all’Unical… Altrimenti sarebbe a conoscenza delle difficoltà per raggiungere l’ateneo. Pensiamo cosa accadrebbe con la realizzazione di un ospedale, un hub di secondo livello. Stiamo scherzando? Il sito di Vaglio Lise è decisamente più funzionale. Credo inoltre che il nuovo ospedale fosse legato a doppio filo alla fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero. Il disegno politico del centrodestra era la città unica e il Policlinico universitario ad Arcavacata. In questo scenario ci stava anche un sindaco che unisse policlinico e università. Vorrei inoltre ricordare che dopo l’ingresso in Arrical, e il mio ruolo attivo nel convincere oltre cento sindaci, Occhiuto mi strinse la mano confermando che il nuovo ospedale sarebbe stato costruito a Vaglio Lise per poi, pochi giorni dopo, promuovere lo studio di fattibilità per il sito di Arcavacata. Per quanto mi riguarda Occhiuto si è quindi rivelato un uomo inaffidabile (in realtà l’espressione del sindaco è più colorita; ndr) e ho avuto modo di dirgli in faccia quello che penso. Non sono un barricadero alla Stasi, non faccio le piazzate ma Occhiuto ha tradito la mia fiducia e non ho peli sulla lingua ad affermarlo».
Ma nell’immediato cosa può fare nel concreto il centrosinistra per rilanciarsi?
«Serve una migliore comunicazione con i cittadini adoperando i social e tutti gli strumenti che la tecnologia oggi mette a disposizione. I calabresi devono partecipare ai processi decisionali ed esprimere le loro necessità. Qualcuno ha mai sentito parlare Occhiuto di Alta velocità? Un silenzio assordante. Salvini scippa l’Av alla Calabria e il governatore si limita a parlare di non meglio precisate scelte tecniche. C’è l’urgenza di investire nelle infrastrutture e nei trasporti. Occhiuto dice di aver risolto il problema degli incendi e della depurazione ma non è così. Sui rifiuti posso dire che a Cosenza la questione è stata risolta dalla mia amministrazione comunale quando i rifiuti arrivavano al primo piano delle abitazioni. La Regione non ha fatto un bel nulla. Il centrosinistra deve avere un’idea chiara dello sviluppo della Calabria per contrastare il prossimo mandato di Occhiuto che non credo sarà di cinque anni».
In che senso, sindaco Franz Caruso?
«Non voglio essere frainteso. Il problema giudiziario di Occhiuto non c’entra assolutamente nulla. Non utilizzo mai le vicende giudiziarie per screditare i miei avversari politici. Mi riferisco al fatto che lui è solo ed esclusivamente un politico “puro”. di professione e se Giorgia Meloni nelle elezioni politiche del 2027 dovesse purtroppo prevalere credo sia già pronto per lui un incarico di governo. A quella data sarebbe l’unico presidente della Regione rieletto nella storia del regionalismo calabrese, con un appeal accresciuto in Forza Italia. E il suo mandato da governatore scadrebbe comunque nel 2030. Quindi, questa è naturalmente la mia opinione, la Calabria ha eletto un presidente a termine».
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