Regione Basilicata, Bardi scansa un’altra crisi

  • Postato il 13 maggio 2025
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Regione Basilicata, Bardi scansa un’altra crisi

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Regione Basilicata: dopo 40 giorni di stallo si va verso la firma dei contratti della nuova autorità di valutazione e Bardi scansa la crisi. Superati via autodichiarazioni i rilievi del capogruppo FdI Napoli su possibili conflitti d’interesse


POTENZA – Un’altra crisi scampata per un soffio all’interno dell’amministrazione Bardi.
Potrebbe essere questa l’annotazione di chiusura del lungo e travagliato parto dell’ Autorità regionale per la valutazione e il merito dei dipendenti regionali.

Questa mattina (13 maggio 2025), infatti, i tre nuovi componenti dell’Organismo indipendente di valutazione sono attesi negli uffici della presidenza della giunta regionale per la firma dei relativi contratti. Un mese e mezzo dopo la delibera con la loro designazione e le tensioni che ne sono scaturite.
A farse portatore, ancora una volta, è stato il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Michele Napoli. Lo stesso Napoli che soltanto qualche giorno prima aveva aperto una crisi lampo nella maggioranza stigmatizzando l’atteggiamento ondivago di pezzi della coalizione in vista delle elezioni amministrative di Matera.

Questa volta il capogruppo meloniano non aveva preso la parola nell’aula del Consiglio regionale per segnalare il suo disappunto. Ma in una lettera al governatore Vito Bardi firmata solo col nome di battesimo, «Michele», aveva chiesto in maniera altrettanto chiara di «sospendere cautelativamente l’efficacia del decreto e attivare un breve supplemento di istruttoria».
«Le nomine effettuate, per come sono oggi, non reggono a una verifica profonda né dal punto di vista normativo, né da quello funzionale, né tantomeno da quello reputazionale». Queste le considerazioni del capogruppo FdI, per il quale i tre profili individuati sarebbero stati portatori di conflitti d’interessi, in due casi, e di competenze insufficienti, nel terzo.

Napoli aveva scritto, in particolare, di «un conflitto di interessi strutturale e non superabile» a carico della prima dei tre componenti dell’organismo appena nominati, Concetta Santarsiero.
A suo avviso, infatti, in quanto responsabile di un ente di formazione andrà a giudicare, e a distribuire premi di produzione, a chi potrebbe elargire «incarichi, finanziamenti o deleghe» all’ente in questione.
«Non è questione di incompatibilità formale, ma di insostenibilità sostanziale e istituzionale». Aveva sottolineato Napoli. «Il conflitto di interessi, in questi casi, non si misura.
Si percepisce. E se si percepisce, esiste».

Il capogruppo FdI aveva stigmatizzato anche la designazione di Paolo Albano per il suo contributo alla Piano integrato di attività e organizzazione regionale 2022-2024. In quanto una volta entrato nell’organismo di valutazione si sarebbe trovato a giudicare i risultati di quella programmazione a cui ha contribuito («chi contribuisce alla pianificazione strategica non può valutarla senza entrare in contraddizione logica e istituzionale»).
I rilievi sulle competenze, invece, si erano concentrati sul terzo componente dell’organismo individuato dal governatore Bardi, l’avvocato Giuseppe Cristiani, in quanto il suo curriculum «pur attestando esperienza giuridica e in organismi di vigilanza (…), non riporta alcuna esperienza direttamente riferibile alla valutazione delle performance nella pubblica amministrazione, come invece richiesto».

A semplificare le cose, nei giorni scorsi, è arrivata la rinuncia all’incarico di Cristiani.
Per arrivare alla definizione del caso, però, si è ritenuto di far sottoscrivere a Santarsiero e Albano un’autodichiarazione sull’assenza di motivi di conflitto d’interesse.
Nelle scorse settimane lo stallo dell’Organismo di valutazione regionale era stato segnalato, in più occasioni, dai sindacti e dal capogruppo Pd in Consiglio regionale Piero Lacorazza.
A oggi, infatti, resterebbero ancora da completare le valutazioni sull’operato dei dipendenti regionali nel 2023, dalle quali dipende anche l’erogazione delle relative premialità.

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