Regione, M5s: “Serve equilibrio nel bilancio della sanità”. Bucci e Nicolò: “Riforma sarà garanzia”
- Postato il 18 novembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Liguria. Il consigliere regionale Stefano Giordano (Mov5Stelle) ha chiesto alla Giunta perché non ritenga urgente e prioritario adottare misure strutturali e trasparenti per garantire l’equilibrio finanziario della sanità ligure, in modo da evitare ulteriori disavanzi e assicurare una programmazione stabile ed efficace del servizio sanitario regionale.
Il consigliere ha ricordato che la sanità rappresenta la voce principale del bilancio regionale, con oltre 4 miliardi di euro l’anno, ma da tempo versa in condizioni di forte criticità finanziaria.
L’assessore alla sanità Massimo Nicolò ha illustrato nel dettaglio le delibere che dal dicembre 2024 hanno definito per ciascuna azienda le risorse per la predisposizione del bilancio di previsione 2025, gli obiettivi di produzione, aggiuntivi rispetto al 2024, per le prestazioni di specialistica ambulatoriale ed ospedaliera, per l’efficientamento del sistema sanitario, per istituire e potenziare i dipartimenti interaziendali, per la spesa farmaceutica e i dispositivi medici. L’assessore ha ricordato, fra le altre, anche le delibere per la riorganizzazione delle reti dei laboratori di analisi, dei servizi di medicina nucleare, dei servizi di anatomia patologica e per l’istituzione del DIAR farmaceutico.
E oggi il presidente della Regione Liguria Marco Bucci e l’assessore alla Sanità Massimo Nicolò sono tornati sui contenuti della riforma della sanità regionale.
La riforma ridisegna l’assetto del Sistema sanitario regionale per renderlo flessibile, moderno, più vicino ai cittadini e in grado di rispondere in modo uniforme ai bisogni di salute di tutto il territorio ligure.
La riforma nasce dall’esigenza di rispondere ai bisogni di una regione che presenta la popolazione più anziana d’Italia e d’Europa. L’età media elevata, l’alta prevalenza di cronicità e fragilità e l’aumento costante della domanda di assistenza rendono necessario un ripensamento complessivo dell’organizzazione sanitaria.
Tra i punti principali, il riordino dell’assetto organizzativo delle aziende sanitarie, con un nuovo modello di governance grazie a una Azienda Tutela Salute Ligure (ATSL), un’unica Azienda sanitaria regionale che sostituirà le attuali cinque Asl, mantenendo la vicinanza ai cittadini ma superando la frammentazione gestionale. L’Azienda unica sarà articolata in 5 aree territoriali: Imperiese, Savonese, Genovese, Tigullio e Spezzino. Liguria Salute, invece, avrà funzioni strategiche di coordinamento amministrativo, tecnico e logistico che consentiranno di generare economie di scala e liberare risorse da destinare all’assistenza.