Regione, minoranze all’attacco: “Caos sui revisori dei conti, ancora una volta minato il ruolo democratico del Consiglio”
- Postato il 15 luglio 2025
- 0 Copertina
- Di Il Vostro Giornale
- 4 Visualizzazioni


Liguria. “Maggioranza allo sbaraglio. In assenza di Bucci non avrebbe saputo votare neanche i revisori dei conti e avrebbe provato a rinviare il provvedimento alla prossima settimana. Un’ ipotesi – dichiara il capogruppo del Partito Democratico in Regione Armando Sanna – assurda solo per essere stata pensata: il consiglio regionale non può essere privato dell’esercizio di alcune sue funzioni fondamentali per le divisioni interne della maggioranza o per qualsiasi altro motivo. L’elezione del collegio dei revisori non è appannaggio di qualcuno ma è un organo di garanzia che va nominato”.
“Ci siamo trovati di fronte a un precedente gravissimo, in questo modo si passa dalla democrazia alla dittatura della maggioranza. Un presidente del consiglio regionale dovrebbe esistere proprio per evitare questo rischio. L’aver cambiato idea e aver deciso alla fine di votare i revisori non cancella il vulnus creato da questo atteggiamento grave e assurdo. Il consiglio è il luogo dove tutti i soggetti devono essere rappresentati e tutelati perché ognuno è portatore della scelta espressa dai cittadini alle urne”.
“Il consiglio è un organo che deve funzionare a prescindere della presenza o meno del suo presidente, che per una volta che non c’è è stato responsabilizzato per essere un impedimento a procedere del consiglio. Quindi anche se oggi abbiamo votato i revisori rimane il tentativo di limitare le funzioni del consiglio e dei consiglieri. Non potremo mai accettare e ci opporremo a qualsiasi tentativo di censura di questa destra. Le funzioni del consiglio vanno tutelate e preservate per garantire la democrazia”
“Con questa figuraccia – aggiunge Selena Candia capogruppo Alleanza Verdi e Sinistra in Regione Liguria – la maggioranza dimostra di essere sempre più debole. Senza Bucci, il centrodestra non è neanche in grado di scegliere chi votare come revisore dei conti. È stata una scena imbarazzante”.
“Ci siamo trovati di fronte a un atto – prosegue Gianni Pastorino capogruppo della lista Andrea Orlando Presidente – che non ha alcuna giustificazione istituzionale: la composizione del collegio è determinata dall’Ufficio di Presidenza. Il centrodestra si è nascosto dietro l’assenza del presidente Bucci ma la verità è che non riuscivano nemmeno a trovare un accordo tra loro. Dopo le critiche sollevate da tutta l’opposizione, il centrodestra ha deciso di fare un passo indietro ma resta l’imbarazzo per un teatrino che qualifica la maggioranza che governa questa regione. È questo il rispetto che la maggioranza ha per le istituzioni?”
“Se lasciata libera di agire – conclude il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Stefano Giordano – la destra ridurrà sempre più il Consiglio regionale a una tragicommedia. La riprova l’abbiamo avuta oggi, con vette mai viste. Se tutto dipendesse dalla presenza del presidente, cosa sarebbe successo nelle scorse legislature ogni volta che il predecessore di Bucci era a tagliare un nastro o ad assaggiare una trenetta col pesto, quante decisioni sarebbero state rimandate? Quella di oggi è stata l’ennesima mancanza di rispetto: ricordiamo all’esecutivo che i cittadini si aspettano che i lavori procedano indipendentemente dalle ferie del presidente di Regione Liguria”.
“Se la destra regionale non avesse fatto retromarcia, avremmo abbandonato l’Aula. Ma oggi abbiamo vinto noi: il Consiglio ha nominato il nuovo Collegio, al quale auguro buon lavoro. Rammarica tuttavia che si sia perso tempo prezioso con una proposta indecente anziché dedicarlo all’attività ispettiva nell’interesse dei liguri. Deve essere sfuggito alla destra che se oggi non avessimo votato il nuovo collegio, ci saremmo trovati senza revisori alla variazione di bilancio della prossima settimana”.