Regione, riforma Statuto e sottosegretari. Minoranze all’attacco: “Solo una spartizione di poltrone”

  • Postato il 17 giugno 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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consiglio regionale bucci

Liguria. “Una riforma senza visione, senza utilità per i cittadini e totalmente sganciata dalle vere priorità della Liguria”. È netto il giudizio della consigliera regionale Carola Baruzzo (PD), relatrice di minoranza sulla riforma dello Statuto regionale, tornata oggi all’esame dell’aula consiliare. “Questa riforma, infatti, è nata per tenere insieme una maggioranza litigiosa, non per migliorare l’efficienza dell’ente regionale” denuncia Baruzzo.

Dopo mesi di discussione, la maggioranza ha deciso di ricominciare l’iter da capo, azzerando ogni precedente approvazione. “Sette mesi in cui il Consiglio si è occupato quasi esclusivamente di come aumentare il numero di assessori e sottosegretari, mentre i liguri aspettano risposte su sanità, lavoro, casa, infrastrutture. È inaccettabile”, attacca la consigliera.

Baruzzo sottolinea come la riforma sia stata «un pretesto per ridistribuire ruoli e incarichi politici», con un costo stimato di oltre 4 milioni di euro in cinque anni. “Nel frattempo – prosegue Baruzzo – la sanità affonda sotto un disavanzo da 112 milioni, le liste d’attesa si allungano, le nostre autostrade e ferrovie sono al collasso, e sempre più giovani sono costretti a emigrare. Davanti a tutto questo, la priorità della maggioranza sono le poltrone”.

Particolarmente dura anche la critica sulla frammentazione del testo e la rivendicazione sul nodo sottosegretari: “Prima la riforma era urgente, poi Bucci e la maggioranza l’hanno spezzata in due, per dividere la questione della creazione di nuovi sottosegretari dal resto. Quando la maggioranza li ha proposti, noi abbiamo denunciato subito l’inutilità e la moltiplicazione dei costi per questi incarichi inventati ad hoc dal presidente. Avevamo ragione noi. Oggi, infatti, Bucci dichiara senza pudore che dei quattro sottosegretari previsti potremmo anche non avere bisogno. Con un emendamento elimina del tutto questa parte della riforma, costringendo la legge statutaria a ricominciare l’iter di approvazione da zero”.

“Alla destra chiedo: se non ne avete bisogno, viene spontaneo chiedersi, perché li avete proposti? Perché avete fatto perdere tempo al Consiglio regionale? Perché avete illuso i vostri alleati? La risposta è semplice: perché non sapete cosa state facendo, perché galleggiate di giorno in giorno, perché le vostre proposte non nascono da un’analisi dei bisogni del territorio ma dalla necessità di accontentare questa o quella componente della maggioranza. Adesso si riparte da capo. È il segno plastico di una maggioranza che vive alla giornata, senza direzione, senza rispetto per l’aula del Consiglio e per i cittadini”.

“La verità – conclude Baruzzo – è che questa non è una riforma per rafforzare la democrazia o per avvicinare i cittadini alle istituzioni. È solo un regolamento interno al centrodestra. Noi continueremo a contrastarla con determinazione, perché i liguri meritano una politica seria, che si occupi dei loro problemi reali, non delle geometrie interne di una maggioranza confusa e autoreferenziale”.

“Una Giunta che utilizza le risorse dei cittadini per sfamare gli appetiti dei partiti ha fiato corto – rincara il consigliere Dem Davide Natale -. Dopo che abbiamo minacciato di fare i referendum per abolire la riforma la stessa Giunta si accorge di avere esagerato e cancella la previsione della nomina dei sottosegretari. La paura fa novanta e per non correre il rischio di essere bocciati la Giunta corre ai ripari. Ma l’esigenza di avere a disposizione dei posti da dividere era troppo forte. Si mantiene la previsione di aumentare il numero degli assessori”.

“Ed eccoci a oggi, oltre a nominare consulenti per ogni cosa oggi la Giunta ha proposto di aumentare il numero degli assessori”.

“Le esigenze del territorio passano in secondo piano l’importante è sfamare politicamente chi chiede poltrone. Noi riteniamo che ogni euro a disposizione delle casse regionali devono essere destinate alla sanità, alla difesa del territorio, delle infrastrutture, del sociale e per rilanciare il tessuto imprenditoriale e i redditi” conclude Natale.

E il capogruppo regionale del M5S Stefano Giordano, a margine della discussione odierna in Consiglio sul Ddl 17, aggiunge: “Mentre la Caritas ci dice che la povertà è in drammatico aumento e che molti cittadini non possono permettersi una casa o l’assistenza sanitaria, la Giunta Bucci che fa? Pensa alle poltrone. E lo fa, come è ormai noto, con una vergognosa modifica dello Statuto della Regione: davvero pensano che la Liguria sentisse l’urgenza di avere quattro sottosegretari da nominare tra i consiglieri regionali?”.

“L’intento è chiaro e si inserisce perfettamente nel Dna del centrodestra: distribuire poltrone ai partiti. Pretendiamo troppo se chiediamo alla Giunta regionale di distribuire sanità per tutti, alloggi pubblici, lavoro vero con salari dignitosi? Corre l’obbligo di ricordare alle destre che non è la prima volta che denunciamo un poltronificio: il disastro A.Li.Sa grida ancora vendetta” conclude.

Autore
Il Vostro Giornale

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