Regione, varato il piano caldo della Regione per l’estate 2025: “In Liguria 5.500 persone a rischio”

  • Postato il 13 giugno 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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caldo fontana de ferrari

Liguria. La Regione Liguria ha deciso di partire con un mese d’anticipo con il cosiddetto “piano caldo”. Il pacchetto di misure adottate per sensibilizzare la popolazione, soprattutto quella più fragile, in merito alle ondate di calore è finalizzata soprattutto a tutelare i circa 5.500 liguri suscettibili a problematiche legate al caldo.

“Partiamo con un mese di anticipo perché fa già molto caldo, le temperature hanno già raggiunto livelli molto importanti – ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità Massimo Nicolò – Noi vogliamo essere pro attivi, prevenire e comunicare in particolare alle persone fragili le modalità migliori per difendersi dalle ondate di calore”.

I bollettini e i livelli di allerta

Il piano caldo si sviluppa sulla base del bollettino emesso ogni giorno dal Ministero relativo alle ondate di calore. Le misure scattano a seconda del colore del bollino: quello giallo indica una fase di pre-allerta, quello arancione corrisponde a un livello 2, che implica allerta per i soggetti a rischio, a causa delle condizioni meteorologiche critiche, mentre quello rosso segnala condizioni di emergenza dovute all’intensificarsi del caldo, con possibili effetti negativi sulla salute non solo per i soggetti più vulnerabili, come anziani, bambini molto piccoli e persone affette da patologie croniche, ma anche per individui sani e attivi.

Umidità e notti tropicali

“Non bisogna focalizzarsi sulla temperatura, a Genova difficilmente supera i 33-34 gradi, ma sul combinato temperatura umidità – sottolinea Ernesto Palummeri, responsabile regionale centro per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore – La differenza spesso la fa il periodo notturno. Se temperature e umidità sono nella norma in orario notturno, anche se ci sono puntate elevate durante il giorno l’organismo recupera durante il riposo e il rischio complessivo non è particolarmente elevato. Quando ci sono notti cosiddette tropicali si hanno invece ripercussioni sulla salute, soprattutto per i bambini da zero a tre anni e per la popolazione anziana sopra i 65 anni affetta da malattie cardiovascolari, respiratorie, diabete scompensato e demenza”.

“Quasi tutte le rsa hanno la climatizzazione – ha concluso Palummeri – stiamo pensando di renderla obbligatoria rivedendo i manuali di accreditamento. Un’altra cosa fondamentale è informare sulle precauzioni da adottare, sembrano consigli banali, ma seguirli può fare la differenza”.

Le azioni di Asl 3 e i servizi attivati

Asl 3, dal canto suo, sta identificando tutte le persone a rischio, in collaborazione con i 492 medici di medicina generale e i gestori rsa, così da attivare le varie misure a seconda delle situazioni. Sono inoltre aperti i 26 ambulatori di prossimità, dove le persone potranno accedere direttamente e gratuitamente dagli infermieri o dagli infermieri di famiglia e comunità e richiedere rilevazioni di parametri vitali e glicemia.

È stato inoltre potenziato il servizio per le dimissioni dagli ospedali “Meglio a casa” che fornisce per 30 giorni il supporto di un assistente familiare a domicilio. Durante le situazioni di emergenza, viene inoltre raccomandato il blocco delle dimissioni di pazienti fragili dagli ospedali, se non sono assistibili dai servizi domiciliari sociosanitari. Sono inoltre disponibili nell’ambito della Asl3 genovese posti per ricoveri temporanei per soggetti fragili in RSA in presenza di bollettino arancione e rosso, fino a 10 giorni.

Sospensione attività all’aperto e custodi sociali

Inoltre, nelle situazioni di emergenza, anche valutando il livello di rischio a livello locale, è previsto un avviso che raccomanda ai Comuni di sospendere le attività lavorative all’aperto nei cantieri stradali, nell’edilizia, nell’agricoltura e per altri lavoratori esposti alle ondate di calore.

Fra le attività previste ci sono anche i progetti dei custodi sociali e dei maggiordomi di quartiere, impegnati tutto l’anno anche attraverso il numero verde regionale 800 593235, gratuito, attivo sette giorni su sette dalle 8 alle 20 per l’orientamento, l’informazione e per raccogliere le richieste dei cittadini, come per esempio piccole commissioni quotidiane, finalizzate ad evitare che le persone fragili possano essere sottoposte al rischio delle ondate di calore, specie nelle ore più calde. Queste attività, adeguatamente potenziate in estate, proseguiranno fino al 20 settembre, con eventuali proroghe in caso di necessità in base alla situazione climatica.

Comportamenti da adottare contro il caldo

I principali comportamenti da adottare per prevenire gli effetti delle ondate di calore sono: idratarsi costantemente durante l’arco della giornata, seguire un’alimentazione leggera, evitare alcolici, bevande gassate e ghiacciate, evitare esposizione al sole specie nelle ore più calde, vestire leggero non usando tessuti sintetici, verificare con il proprio medico eventuale modifica delle terapie, anche in relazione alla pressione sanguigna.

Autore
Il Vostro Giornale

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