Renato Zero: «A 75 anni riparto da L’orazero»
- Postato il 1 ottobre 2025
- Di Panorama
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«Non esiste una formula specifica nella musica che stabilisca modalità, tempi, durate o formule magiche infallibili. Neppure l’entusiasmo da solo può realizzare il prodigio. Bisogna viverla la vita per poterla raccontare, condividerne gli umori, le intemperanze. Tutti gli eventi buoni o cattivi che siano» ha raccontato Renato Zero in occasione del suo settantacinquesimo compleanno (è nato il 30 settembre 1950) alla vigilia dell’uscita, il 3 ottobre del nuovo album di inediti, L’Orazero.
Renato Zero è stato un precursore fin dai primi anni Settanta, un provocatore, un artista di rottura con il passato della canzone d’autore italiana. È lui che introduce in Italia l’estetica glam, l’ambiguità sessuale, il travestimento e temi poco frequentati dai cantautori più politicizzati come la diversità, l’esclusione, la fragilità, la libertà di espressione. La sua è una carriera che di dipana lungo i decenni, ricca di canzoni che sono diventate classici senza tempo. Riscoprire o scoprire il settantacinquenne Zero, che di album ne ha venduti oltre sessanta milioni di copie, significa anche tornare ai suoi primi sette leggendari dischi: No! Mamma no!, Invenzioni, Trapezio, Zerofobia, Zerolandia, EroZero e Tregua, un’esperienza d’ascolto immersiva e affascinante per un viaggio alle origini della sua arte. L’occasione per comprendere meglio da quale background artistico arrivano i brani de L’orazero.
«Quattro chiacchiere giornaliere con lo specchio conviene sempre farle» ha raccontato nei giorni scorsi «e con lui riflettere a fondo se veramente si è in grado di sostenere tutti quegli oneri che questo percorso comporterà. lo che con lo specchio ho avuto da sempre un rapporto stretto e indispensabile! Ci ho passato le ore in sua compagnia, trasformando ogni volta la mia faccia per sfuggire alla stanca normalità, facendo così impazzire ogni anagrafe! Ma tornando al punto, se si vuole un accesso costante e duraturo al camerino queste sono le condizioni essenziali: stringere un’amicizia salda con la propria coscienza, se possibile farsi amico uno strumento musicale, familiarizzare con un microfono ed esercitarsi nell’uso corretto di una eccellente faccia di bronzo. Possedere un buon orecchio aiuta molto! Così come una stabilità emotiva. E ancora, una vocalità talmente poderosa, originale, coinvolgente, da riuscire a stenderli tutti! Vi dico tutto ciò, oggi, alla vigilia dei miei 75 debutti».
«È stato un viaggio durissimo e meraviglioso, il mio. Errori, tanti, tante le delusioni. Infinite le volte che sono tornato a casa profondamente affranto ed ho pianto. Quante volte ho pianto… Ma oggi il vostro abbraccio è cosi generoso e carico d’emozione che ciò mi ripaga largamente per tutti gli sforzi fatti fin qui! Grazie di essere così giovani. Di avere ancora così tanta voglia di battervi! Ma soprattutto di crederci! È l’Ora Zero».