Renault produrrà droni in Ucraina per supportare l’esercito
- Postato il 12 giugno 2025
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- Di Virgilio.it
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Con l’Ue che spinge verso l’incremento della spesa per la difesa e in un contesto di grande instabilità geopolitica, soprattutto per via del protrarsi della guerra in Ucraina, tante aziende europee stanno valutando le opportunità per rimodulare la propria attività. Tra queste c’è anche Renault. Il gruppo francese, infatti, potrebbe essere vicino a fare il suo debutto in un nuovo settore industriale.
Per il prossimo futuro, come anticipato da France Info, l’azienda potrebbe iniziare a produrre droni in Ucraina, andando così a soddisfare le esigenze dell’esercito locale. Si tratta di un progetto ambizioso e in linea con quelle che sono le necessità dei Governi europei, alla ricerca di nuovi modi per sostenere la difesa ucraina contro l’invasore russo. Andiamo a scoprire tutti i dettagli emersi sulla questione.
Un progetto sostenuto dal Governo francese
La possibilità che Renault sia coinvolta nella produzione di droni in Ucraina è sostenuta direttamente dal Governo francese. Anche senza entrare nei dettagli e senza citare il nome dell’azienda, Sébastien Lecornu, ministro della Difesa del Governo francese, ha confermato l’ipotesi. In una dichiarazione rilasciata a Le Monde, il politico ha sottolineato: “Stiamo per intraprendere una partnership senza precedenti in cui una grande azienda produttrice di automobili francesi unirà le forze con una Pmi della difesa francese per produrre droni in Ucraina“. Ricordiamo che lo Stato francese possiede una quota del Gruppo Renault e, quindi, ha un peso importante nelle decisioni delle attività aziendali.
Secondo le parole del ministro, l’obiettivo del progetto è sostenere l’esercito ucraino ma l’intervento del Governo francese sarà finalizzato anche a garantire dei vantaggi per l’esercito transalpino. La produzione, inoltre, dovrebbe essere gestita direttamente da personale tecnico ucraino senza la necessità di inviare nel Paese degli addetti francesi. Stando a quanto anticipato da France Info, gli stabilimenti produttivi dovrebbero essere realizzati vicino alla linea del fronte, con il rischio di essere colpiti da attacchi russi ma anche con una posizione logistica ottimale per garantire forniture rapide. Anche in Italia, il Governo ha valutato nei mesi scorsi una riconversione per l’industria automotive con un focus sul comparto difesa.
Un’attività secondaria
Non è la prima e non sarà l’ultima volta che un’azienda automotive si espande in un altro settore industriale per adeguarsi alle necessità legate all’attualità. Qualche anno fa, ad esempio, FCA iniziò a produrre mascherine nei suoi stabilimenti italiani, con il supporto del Governo, per contrastare la pandemia. L’evoluzione dell’attività di Renault, se confermata dai fatti, non andrà a sostituire il business principale dell’azienda.
Le attività produttive nel settore automotive di Renault continueranno senza sosta. L’azienda ha oramai avviato un ambizioso programma di elettrificazione, con una strategia che sta iniziando a dare i suoi frutti, grazie anche all’arrivo di modelli molto attesi come la Renault 5. Nel corso del prossimo futuro, la Casa francese ha in programma diversi altri modelli che andranno ad arricchire la sua gamma. Il possibile avvio della produzione di droni, con il supporto diretto del Governo francese, non andrà a modificare i piani industriali. Ulteriori aggiornamenti in merito alle prossime mosse di Renault e al nuovo progetto dovrebbero arrivare già nelle prossime settimane.