Reperti genovesi di Odessa e le tracce della “misteriosa” colonia di Ginestra. Musarra: “Indizio prezioso”

  • Postato il 7 agosto 2025
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  • Di Genova24
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musarra odessa

Genova. “È una scoperta affascinante, che conferma quanto ancora ci sia da scoprire sul ruolo dei genovesi nel Mar Nero e su Ginestra”. Queste le prime parole di Antonio Musarra, medievalista genovese e oggi professore Associato di Storia Medievale presso la Sapienza Università di Roma, che così commenta la scoperta di resti e manufatti genovesi emersi durante alcuni scavi archeologici a Odessa –  di cui Genova24 qui ha raccontato la storia 

Una scoperta ancora da definire dal punto di vista scientifico, ma che permettere già oggi di aggiungere un tassello in più al grande puzzle della storia delle colonie genovesi. Soprattutto per quanto riguarda l’emporio genovese di Ginestra. “Una colonia di cui si sono perse da secoli le tracce materiali – spiega il professore – ma che è attestata nelle fonti almeno dalla metà del XIV secolo. Sappiamo che era parte del vasto sistema commerciale e fortificato che Genova costruì nella cosiddetta Gazaria, cioè nei territori costieri della Crimea e delle regioni limitrofe, allora contesi tra potenze diverse. A differenza di luoghi come Caffa o Sudak, Ginestra è rimasta per lungo tempo una sorta di fantasma storiografico, se ne parlava, ma senza una localizzazione certa”.

Da qui l’importanza della scoperta di questi giorni, che potrebbe quindi permettere di fare un balzo in avanti alla ricerca storica: “Il fatto che oggi, sotto il Boulevard Primorsky di Odessa, emergano ceramiche e monete databili proprio a quell’epoca e di chiara origine genovese è un indizio prezioso. Non solo ci restituisce un frammento perduto della presenza ligure nel Mar Nero, ma ci ricorda anche la profondità storica di una città la cui origine moderna, settecentesca, è solo l’ultimo strato di una sedimentazione molto più antica“.

Come anticipato da Genova24, i resti trovati nei pressi dell’antico castello ottomano, potrebbero portare le tracce della presenza di una fortificazione più antica, genovese appunto: “I genovesi infatti non costruivano a caso – osserva Musarra – cercavano sempre luoghi strategici, scogliere accessibili dal mare, punti di controllo sulle rotte. E l’ipotesi che la loro installazione si trovasse esattamente laddove poi sorse la fortezza ottomana di Hadzhibey, e oggi il centro urbano, è del tutto plausibile. In questo senso, gli scavi odierni ci parlano non solo di Ginestra, ma della logica profonda con cui Genova pensava e organizzava la sua espansione marittima”.

La scoperta di Odessa potrà forse scrivere una pagina nuova nella ricerca storica del glorioso e intricato passato della Repubblica di Genova, e sicuramente da nuovi scavi potrebbero emergere nuovi dettagli: “Speriamo che – conclude Musarra – guerra permettendo, si possa continuare a scavare: perché ogni frammento, ogni moneta, ogni coccio ha ancora molto da raccontarci

Autore
Genova24

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