Riapre la Strada dei Cannoni: natura, storia e panorami mozzafiato

  • Postato il 23 luglio 2025
  • Cammini
  • Di SiViaggia.it
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La Strada dei Cannoni, suggestiva via d’alta quota tra la Valle Maira e la Valle Varaita in Piemonte, è finalmente di nuovo percorribile. Dopo un lungo periodo di inattività, il tracciato è stato oggetto di interventi e accordi territoriali che ne hanno consentito la riapertura con modalità regolamentate.

Lunga circa 56 km, si snoda su uno spartiacque panoramico tra i 600 e i 2.300 metri, offrendo un’esperienza escursionistica unica tra paesaggi alpini, natura selvaggia e testimonianze storiche. Pensata per chi ama il trekking in ambienti solitari e poco battuti, la Strada dei Cannoni è oggi un percorso escursionistico di grande fascino, pronto ad accogliere nuovi camminatori e appassionati di montagna.

Quando è nata la Strada dei Cannoni

La nascita della Strada dei Cannoni risale al Settecento, quando il Regno di Sardegna decise di dotarsi di un tracciato militare strategico per collegare e difendere i versanti montani contro le minacce francesi. Inizialmente concepita per il trasporto di cannoni e materiale bellico lungo il crinale, la strada non fu mai realmente utilizzata in azioni militari, ma servì da via di collegamento e controllo.

Nel corso del Novecento, soprattutto alla vigilia della Seconda guerra mondiale, il tracciato fu rimaneggiato e ampliato nell’ambito delle opere difensive del Vallo Alpino. Vennero costruite nuove fortificazioni, postazioni di osservazione e ricoveri in quota, rafforzando il carattere militare del percorso. Dopo decenni di abbandono, la strada è tornata al centro dell’attenzione grazie a un progetto di valorizzazione promosso da dieci Comuni, che ne ha permesso il recupero e l’apertura controllata per escursionisti e ciclisti.

Le modalità di riapertura

Dal 14 luglio 2025 la Strada dei Cannoni è ufficialmente aperta al pubblico, secondo una regolamentazione condivisa dai Comuni attraversati. L’accesso è gestito in forma sperimentale con le seguenti modalità:

  • Accesso per pedoni e ciclisti: consentito lunedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica.
  • Accesso anche ai mezzi motorizzati leggeri (auto, moto, quad): consentito solo martedì e giovedì.

L’accesso è libero: non sono previsti pedaggi né ticket d’ingresso, e non vi sono varchi controllati lungo il percorso. Sono stati tuttavia installati sistemi di conteggio automatico dei passaggi, pensati per monitorare i flussi e raccogliere dati utili alla valutazione dell’efficacia della sperimentazione. Il regolamento completo è disponibile anche attraverso i cartelli informativi collocati in prossimità degli ingressi al tracciato.

Valle Maira
123RF
La Valle Maira, lungo la Strada dei Cannoni

Le tappe del percorso

Anche se percorribile in un’unica giornata dai più allenati, la Strada dei Cannoni si presta bene a essere suddivisa in 2 o 3 tappe per godere appieno dell’ambiente e delle testimonianze storiche.

Tappa 1: da Colletta di Rossana a Colle Birrone

(23 km, 1.100 m D+, 4h)

Si parte dalla storica Colletta di Rossana, nel comune di Busca, dove la strada militare si stacca dalla provinciale per salire gradualmente lungo la vecchia via della Valmala. Dopo alcuni chilometri su asfalto tra borgate e piccole cappelle, il percorso si trasforma in sterrato e inizia a guadagnare quota con lunghi tornanti tra i boschi.

Si incontrano le borgate Sant’Anna, Pagliero e Chesta, immerse nel silenzio della montagna. Dopo circa 8–10 km si raggiunge il Colle Birrone, a circa 1.700 metri, punto panoramico con vista aperta sulle Alpi Cozie. Una croce in ferro segna l’inizio simbolico del tracciato più alpino della Strada dei Cannoni.

Tappa 2: da Colle Birrone al Colle di Sampeyre

(15 km, 600 m D+, 3h)

Superato il Colle Birrone, la strada segue il crinale tra Valle Varaita e Valle Maira, alternando tratti di saliscendi tra boschi radi e pascoli aperti. Il tracciato si fa più selvaggio e suggestivo, con scorci panoramici sul Monviso e sulle creste circostanti. Si attraversano punti chiave come il Collet Rusciera, il Colle Rastcias e la Bassa dell’Ajet, tutti oltre i 2.000 metri.

Antichi ruderi e resti di fortificazioni militari punteggiano il paesaggio, testimonianza del passato bellico della zona. L’arrivo al Colle di Sampeyre, a oltre 2.280 metri, segna uno dei punti più spettacolari del cammino, con ampia vista sull’arco alpino.

Tappa 3: dal Colle di Sampeyre al Colle della Bicocca

(6 km, 100 m D+, 1h15)

Dal Colle di Sampeyre si prosegue su un terreno più dolce ma sempre in quota, con il sentiero che segue fedelmente il crinale. I paesaggi qui si fanno maestosi: praterie d’alta quota, massi erratici, silenzio assoluto e un orizzonte dominato dalle vette.

Si incontrano numerose opere militari ormai in rovina, come postazioni di artiglieria e ricoveri in pietra. L’ascesa culmina al Colle della Bicocca, punto più elevato dell’intero tracciato. Da qui si gode di una vista a 360 gradi, dalle Marittime alle Cozie, con il Monviso a dominare la scena.

Tappa 4: dal Colle della Bicocca a Elva

(10 km, 700 m D–, 2h)

Dal Colle della Bicocca si può scegliere di rientrare o scendere verso il borgo di Elva. La discesa attraversa pascoli d’alta quota e poi lariceti sempre più fitti, toccando antiche borgate come Varua, Isaia, Mattalia e Serre.

Il paesaggio si fa più morbido man mano che si perde quota, fino a raggiungere Elva, uno dei borghi più affascinanti delle Alpi cuneesi. Qui meritano una sosta la chiesa parrocchiale con affreschi medievali e il panorama aperto sul Pelvo d’Elva, sul Chersogno e sulle vallate sottostanti.

Monviso
123RF
Il Monviso

Come arrivare alla Strada

La Strada dei Cannoni si sviluppa lungo lo spartiacque tra la Valle Maira e la Valle Varaita, in provincia di Cuneo. I principali punti di accesso si trovano in corrispondenza dei valichi di Colletta di Rossana, Colle Birrone, Colle di Sampeyre e Colle della Bicocca, ma i due ingressi più pratici per chi percorre l’intero cammino sono Colletta di Rossana (capolinea occidentale) ed Elva (capolinea orientale).

Per chi arriva in auto, si consiglia di raggiungere Busca, facilmente accessibile dalla pianura cuneese tramite la SS589. Da lì si prosegue verso la frazione Colletta, dove inizia la salita lungo la vecchia strada militare. In alternativa, è possibile salire da Sampeyre in Valle Varaita o da Stroppo e Elva in Valle Maira, per accedere a tratti più centrali del percorso.

I collegamenti con i mezzi pubblici sono limitati ma presenti: la stazione ferroviaria di Cuneo è la più vicina per chi arriva in treno, mentre le linee extraurbane servono Busca, Dronero e Sampeyre con corse giornaliere. Tuttavia, per affrontare il cammino in autonomia, è consigliabile l’uso di un’auto, eventualmente organizzando un recupero al termine dell’itinerario.

Consigli per affrontare il cammino

La Strada dei Cannoni può essere percorsa sia a piedi che in mountain bike (muscolare o a pedalata assistita). A piedi offre un’esperienza più immersiva, ideale per chi desidera esplorare con calma i panorami, i resti storici e le atmosfere d’alta quota. In bicicletta, invece, permette di coprire più distanza in meno tempo, ma richiede buona tecnica e allenamento, soprattutto su alcuni tratti ripidi e sconnessi.

Periodo consigliato

Il periodo migliore per affrontare il percorso va da inizio giugno a metà ottobre, con condizioni ottimali nei mesi estivi. In primavera o a fine stagione il cammino può essere ancora interessato da nevai residui o terreno fangoso, soprattutto nei punti più in quota.

Equipaggiamento consigliato

Per entrambi gli approcci è essenziale avere scarpe tecniche, uno zaino leggero con almeno 1,5 litri d’acqua, abbigliamento a strati e una giacca antivento o impermeabile. Non devono mancare occhiali da sole, crema solare, cappello, snack energetici, torcia frontale, kit di primo soccorso e, per i biker, attrezzi di riparazione (pompa, camera d’aria, kit antiforatura).

Livello di difficoltà

Il tracciato richiede un buon livello di preparazione fisica, sia per chi cammina che per chi pedala. Per l’intero itinerario a piedi si stimano circa 10–11 ore di cammino suddivisibili in due, tre o quattro tappe. In mountain bike, il percorso è affrontabile in giornata, ma resta impegnativo e adatto a ciclisti con discreta esperienza su sterrato e salite lunghe.

Autore
SiViaggia.it