Ricerca mineraria, ecco il piano nazionale: in Liguria indagini per rame e grafite, ma niente titanio

  • Postato il 1 luglio 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Miniera di Gambatesa

La Liguria si posiziona come una regione chiave nel neo-approvato Programma Nazionale di Esplorazione Mineraria (PNE), un’iniziativa strategica volta a riscoprire e valorizzare il potenziale minerario italiano dopo oltre trent’anni dall’ultimo significativo investimento pubblico nel settore. Il programma, affidato al Servizio Geologico d’Italia di ISPRA e finanziato con 3,5 milioni di euro per la prima fase, mira a identificare e mappare le risorse di Materie Prime Critiche e Strategiche, essenziali per la transizione ecologica e l’autonomia industriale del Paese.

Nel contesto ligure, le indagini si concentreranno in particolare sulle ofioliti liguri, dove verranno esplorati giacimenti di rame e manganese. Queste aree sono storicamente note per la loro geologia peculiare, che le rende promettenti per la presenza di tali minerali. Non solo, l’attenzione sarà rivolta anche all’approfondimento della conoscenza dei depositi di grafite presenti sul territorio regionale, una risorsa sempre più richiesta in settori ad alta tecnologia.

L’approccio esplorativo, secondo il rapporto di Ispra, in questa fase iniziale sarà esclusivamente non invasivo, privilegiando tecniche avanzate come l’analisi di immagini telerilevate, rilievi geologici, geochimici e geofisici, inclusi quelli con sensori aviotrasportati. Saranno inoltre sperimentate tecnologie innovative come la radiografia muonica e l’impiego di software di intelligenza artificiale per l’elaborazione dei dati. Questa metodologia garantisce un basso impatto ambientale e dimostra l’impegno verso una ricerca sostenibile, in linea con le direttive europee. Eventuali sondaggi esplorativi diretti, che comportano interventi sul terreno, saranno presi in considerazione solo nelle fasi successive del programma e sempre previa valutazione ambientale.

Tutti i dati raccolti, inclusi quelli provenienti dalla Liguria, confluiranno nel Database Minerario Nazionale GeMMA. Questa piattaforma, sviluppata nell’ambito del progetto PNRR GeoSciencesIR, garantirà la disponibilità delle informazioni in modo strutturato, trasparente e consultabile, a beneficio del mondo scientifico, delle istituzioni e dei potenziali investitori.

Cosa si cercherà in Liguria

Nell’ambito del Programma Nazionale di Esplorazione Mineraria, la Liguria è oggetto di particolare attenzione per la ricerca di diverse materie prime critiche e strategiche, con specifici giacimenti individuati per l’esplorazione.

Rame e Manganese: I giacimenti di rame e manganese saranno esplorati nelle ofioliti liguri, in particolare nella Liguria occidentale. La Liguria orientale è altresì nota per la presenza di miniere abbandonate di questi minerali.

Grafite: La ricerca di grafite si estenderà sia in Piemonte che in Liguria, precisamente in Val Bormida, a Savona, così come in Calabria, con l’obiettivo di definire l’estensione dei livelli grafitici e delle successioni grafitico-quarzitiche presenti in queste aree.

Per quanto riguarda il titanio del Beigua, il rapporto di Ispra lo cita, ma lo ritiene al momento non utilizzabile a causa dell’elevato impatto ambientale di una estrazione a cielo aperto

Autore
Il Vostro Giornale

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