Riforma Regione, minoranze ancora all’attacco: “Le poltrone di Bucci costerano quasi 2 milioni l’anno”

  • Postato il 14 ottobre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Liguria. Nella seduta del mattino è iniziato il dibattito in Consiglio regionale sul Disegno di Legge 79 Modifiche alla legge regionale 6 aprile 2022, n. 4 “Disciplina dell’organizzazione amministrativa e della dirigenza della Regione Liguria”.

Sono state presentate le relazioni di maggioranza e minoranza ed è iniziata la discussione generale.

Il presidente della I Commissione Affari Generali, istituzionali e Bilancio Alessandro Bozzano ha illustrato la relazione di maggioranza sul provvedimento sottolineando il percorso difficile e impegnativo del provvedimento. “Il disegno di legge, oggi sottoposto all’attenzione di questa Assemblea legislativa – ha esordito – reca una serie di modifiche alla normativa regionale concernente l’organizzazione amministrativa e la disciplina della dirigenza della Regione”.

Il presidente ha aggiunto: “L’intervento normativo si colloca nell’ottica di un complessivo miglioramento dell’assetto organizzativo delle strutture regionali, al fine di renderle maggiormente funzionali, assicurandone il buon andamento e l’efficienza nello svolgimento della missione istituzionale a supporto delle attività del Presidente della Giunta regionale e delle funzioni amministrative di rispettiva competenza”.

Bozzano, dopo aver sottolineato che il provvedimento comporta risorse già allocate, ha illustrato nel dettaglio le novità introdotte e ha auspicato il voto favorevole di tutta l’Assemblea sul disegno di legge.

Per le minoranze, invece: “Questa Giunta sta costruendo un sistema dove tutto passa dai vertici politici: accentrare, controllare, nominare e alla fine immobilizzare. Abbiamo chiesto una sospensiva per il rinvio della trattazione delle modifiche tra quattro mesi, al fine di rivedere le parti potenzialmente in contrasto con le normative nazionali e definire un quadro di riforma coerente con i principi fondamentali della legislazione statale. Ma la destra ha deciso di andare per la sua strada e ha bocciato la nostra richiesta di riportare la proposta in commissione, scegliendo di andare avanti su questa pseudo riforma che servirà solo a moltiplicare le poltrone senza alcun beneficio per i cittadini liguri” ha detto capogruppo del PD in Regione Armando Sanna, dopo la bocciatura da parte della maggioranza della richiesta di sospensiva presentata dal Gruppo PD in Regione per fermare e rivedere una riforma antidemocratica e accentratrice.

“La Costituzione stabilisce che i pubblici uffici siano organizzati finché vengano garantiti il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione. Una chiara separazione tra attività di indirizzo politico-amministrativo e funzioni di gestione è una condizione necessaria per garantire l’imparzialità amministrativa. La funzione del dirigente non può diventare in alcun modo dipendenza politica. La moltiplicazione delle figure apicali – Segretario generale, Direttore generale di coordinamento, Capo di Gabinetto, Responsabile dell’attuazione del programma di governo – determina un appesantimento burocratico con conseguente aumento dei costi e riduzione dell’efficienza, in violazione dei principi di economicità ed efficacia che devono governare l’azione amministrativa”.

“Tutte queste criticità pongono la riforma in contrasto, sia con i principi costituzionali sia con la giurisprudenza consolidata, che con la normativa nazionale, nonché con lo Statuto regionale. Per questo andava ridiscussa e ripresentata, per garantire il rispetto delle norme. Ma questa destra è sorda e attenta solo ai propri interessi” conclude l’esponente Dem.

“Oggi la maggioranza di centrodestra chiede di istituire nuovi incarichi dal costo di quasi 2 milioni di euro all’anno. La nostra opposizione a questa manovra è netta e totale. Non si possono creare altre poltrone, super pagate, mentre per i dipendenti della Regione sono fermi da anni, senza alcun adeguamento al crescente costo della vita” ha poi aggiunto Selena Candia, capogruppo di AVS in consiglio regionale, che critica duramente la “riforma” dell’organizzazione amministrativa e della dirigenza della Regione Liguria.

“Ci opponiamo in ogni modo a questo blitz di Bucci, che continua a moltiplicare i posti di potere, con costi crescenti per le tasche dei cittadini. Il presidente ha superato il suo predecessore Toti nella fantasia con cui ha ideato i nuovi incarichi. In meno di un anno, Bucci ha provato ad aggiungere i sottosegretari, poi è passato all’istituzione di due nuovi assessori con l’aiuto del governo centrale, dopo avere nominato i commissari per i nuovi ospedali, il consiglio superiore della sanità coi cosiddetti ‘saggi’ e ha nominato il fedelissimo Pierpaolo Greco come delegato della Regione a curare i rapporti con l’estero”, ricorda Selena Candia.

“La Regione non ha bisogno né di un nuovo capo di gabinetto né di un responsabile dell’attuazione del programma di governo, che in realtà si occuperà di sorvegliare sull’attività dei dirigenti. Ci aspettavano un segnale di fiducia verso il personale della Regione. I dipendenti chiedono un aumento degli stipendi, per adeguarli al costo della vita. Stiamo assistendo alla fuga di lavoratori dalla Regione ad altre amministrazioni pubbliche, dove ci sono stipendi migliori. Serve più sicurezza sui luoghi di lavoro, mentre a Imperia è recentemente crollato il soffitto di un ufficio. Ed è impellente trovare una collocazione adeguata ai lavoratori rimasti senza sede per colpa dell’amianto”, attacca la capogruppo regionale di AVS.

“Questa legge è una sanatoria mirata dopo il pronunciamento con cui la Corte dei Conti aveva ipotizzato il rischio di un danno erariale perché erano previsti due capi di gabinetto. Bucci crea una sovrapposizione tra le funzioni politiche e quelle amministrative, attribuendo poteri di rappresentanza e coordinamento a figure nominate direttamente dal presidente. In questo modo, si crea uno squilibrio istituzionale e si minano le funzioni del segretario generale, una figura fondamentale per garantire la democrazia” conclude Candia.

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Il Vostro Giornale

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