Rimossi tre alti funzionari dell’Fbi in contrasto con l’amministrazione Trump: l’ultima mossa del presidente Usa
- Postato il 8 agosto 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Donald Trump continua il repulisti all’interno del Federal Bureau of Investigation. Dopo la cacciata di agenti e funzionari già avvenuta a gennaio, l’FBI ha costretto a dimettersi almeno tre alti funzionari che hanno avuto contrasti con l’amministrazione del presidente Donald Trump, tra cui un ex direttore ad interim che si era opposto alle richieste di individuare e licenziare centinaia di agenti coinvolti nelle indagini sull’attacco del 6 gennaio 2021 al Campidoglio. Lo rivela il Washington Post che cita fonti vicine alle persone coinvolte dai provvedimenti.
Tra i cacciati c’è, appunto, Brian Driscoll, che ha ricoperto brevemente il ruolo di capo ad interim dell’ufficio durante le prime settimane del secondo mandato di Trump. Molto apprezzato dalla base dell’Fbi proprio per la sua battaglia contro i primi licenziamenti ordinati lo scorso gennaio, Driscoll è stato cacciato dai vertici questa settimana e concluderà il suo ultimo giorno di servizio oggi, hanno affermato tre fonti vicine al caso. Al funzionario non è stata fornita alcuna motivazione per il suo licenziamento. “Non mi pento di nulla”, ha scritto Driscoll in un messaggio di commiato ai colleghi ottenuto dal Washington Post.
Insieme a lui sono stati allontanati dagli incarichi anche Steven Jensen, vicedirettore responsabile dell’ufficio di Washington dell’FBI, e Walter Giardina, un agente coinvolto nell’indagine che ha portato in prigione l’ex consigliere commerciale di Trump, Peter Navarro, secondo quanto riferito da fonti vicine alla vicenda.
Prima di andarsene, Jansen ha scritto una lettera ai colleghi riconoscendo che i cinque mesi trascorsi dalla sua nomina a capo dell’ufficio “non erano stati sempre facili”, ma ha esortato tutti a rimanere concentrati sul loro lavoro. “Non cedete mai nella vostra determinazione a rispondere al dovere di proteggere il popolo americano e sostenere la Costituzione. Continuate a essere audaci e aggressivi nella ricerca della giustizia – ha scritto – Soprattutto, garantite le vostra sicurezza e prendetevi cura gli uni degli altri”.
A suggerire la cacciata dei funzionari sarebbero stati anche alcuni alleati di Trump che avevano criticato il fatto che i dipendenti fossero rimasti all’FBI anche per una parte del mandato del nuovo direttore, alla guida dell’ufficio dal febbraio scorso, Kash Patel.
Il Federal Bureau of Investigation ha rifiutato di commentare i licenziamenti, scrive il Washington Post, che li definisce solo gli ultimi di un più ampio sforzo da parte dei funzionari dell’amministrazione Trump di epurare il Dipartimento di Giustizia, l’FBI e altre agenzie investigative dai dipendenti coinvolti nelle indagini su Trump o sui suoi alleati, nonché da coloro che sono considerati non sufficientemente leali al presidente.
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