Rinasce la mitica Audi quattro, ma solo per pochi fortunati
- Postato il 12 maggio 2025
- Auto
- Di Virgilio.it
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Un tempo sfidava la neve e il fango dei rally più estremi, oggi torna sulle strade con l’eleganza di un’opera d’arte e la potenza brutale di un’auto da corsa moderna. L’Audi quattro, icona della trazione integrale e simbolo indelebile del Gruppo B negli anni Ottanta, rinasce grazie ad ABT, storico preparatore tedesco specializzato nei modelli del Gruppo Volkswagen. Il risultato? Un restomod da sogno che ha saputo fondere storia e innovazione con una precisione quasi chirurgica.
Un omaggio alla Sport quattro, ma con dettagli da supercar
Il debutto è avvenuto durante l’esclusivo evento “Friends of ABT”, ma già prima che si potesse parlare di listini o prenotazioni ufficiali, le 25 unità inizialmente previste erano già state tutte assegnate. In appena tre ore. Una domanda tale da spingere ABT ad aumentare la produzione a 30 esemplari complessivi, mantenendo comunque il carattere esclusivo del progetto.
L’estetica è un tributo chiaro alla Audi Sport quattro, la celebre versione a passo corto omologata per i rally del Gruppo B, per competere con le velocissime Lancia. Tuttavia, ABT ha scelto di mantenere la scocca della quattro originale, arricchendola con passaruota allargati, cofano con nuove prese d’aria, paraurti rivisitati e un imponente alettoncino posteriore, tutti realizzati in kevlar e fibra di carbonio. Il look è aggressivo ma bilanciato, fedele allo spirito da corsa ma rifinito con cura quasi sartoriale.
All’interno, l’atmosfera è quella di un’auto da pista moderna. I sedili a guscio, il roll bar integrato e le possibilità di personalizzazione offerte dal programma ABT Individual trasformano ogni esemplare in un pezzo unico, modellato sulle preferenze del singolo acquirente.
Sotto il cofano, il cuore della RS 3
Ma è sotto la carrozzeria che si nasconde il vero salto generazionale. Addio ai 200 cavalli del 2.1 turbo cinque cilindri dell’originale. Il nuovo restomod monta il più recente 2.5 turbo cinque cilindri della Audi RS 3, portato a 530 cavalli. Una cifra che non solo supera del quasi 75% la potenza della mitica Sport quattro (306 CV), ma triplica quella della prima quattro del 1980. Il tutto abbinato a un impianto frenante ad alte prestazioni e a un telaio personalizzato per ogni vettura, capace di adattarsi allo stile di guida e all’uso previsto da ciascun proprietario.
Una leggenda ricostruita su misura
Quello di ABT non è solo un esercizio di stile. È un progetto tecnico, culturale ed emotivo. È il tentativo — perfettamente riuscito — di trasportare un mito nel presente senza svilirne i fasti del passato. Una missione delicata, che solo pochi preparatori al mondo possono permettersi di affrontare con credibilità. Per chi sogna di possederne una, però, servirà ben più della passione. Il prezzo non è stato ufficializzato, ma si parla già di una cifra a sei zeri. Del resto, tra lavorazione artigianale, componenti esclusivi e produzione limitatissima, il valore collezionistico del restomod è già assicurato.
ABT, con questo progetto, non si è limitata a restaurare un’auto: ha resuscitato un simbolo, aggiornandolo al linguaggio della tecnologia e delle prestazioni moderne. E dimostrando che il fascino di un motore cinque cilindri, accompagnato dal suono rauco e inconfondibile della trazione integrale più famosa di sempre, non ha età.