Rinnovo contratto metalmeccanici: sindacati e Federmeccanica ancora distanti sull’aumento salariale

  • Postato il 17 ottobre 2025
  • Lavoro
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Piccoli passi in avanti, anche se la chiusura dell’accordo è ancora lontana. Non sono bastati due incontri tra i sindacati e Federmeccanica-Assistal per sbloccare il rinnovo del contratto dei metalmeccanici, scaduto da ormai un anno e mezzo. C’è la volontà di un’intesa ma la trattativa sul tema del salario è ancora da aprire. Tant’è che Fim, Fiom e Uilm hanno sottolineato che “permangono distanze”. A quanto apprende Ilfattoquotidiano.it, gli incontri del 15 e il 17 hanno riguardato più il “metodo” con il quale proseguire che il “merito” delle rivendicazioni sindacali.

Le delegazioni hanno quindi fissato quattro incontri tra il 22 e il 31 ottobre per “imprimere un’accelerazione alla trattativa” ma – a quanto spiegano fonti a questo sito – è praticamente certo che non si arriverà a una firma entro l’ultima data prevista al momento. Se ne parlerà quantomeno a novembre. Lo scoglio principale è sempre lo stesso: l’aumento salariale. Fim, Fiom e Uilm sono arrivate al tavolo con la proposta di 280 euro lordi calcolati sul livello C3, nel triennio. Ma le associazioni datoriali hanno sempre ribadito che gli aumenti devono essere commisurati all’Ipca, insomma agganciati all’inflazione.

Su questo si sarebbe stata una prima presa d’atto: la trattativa va chiusa e quindi lo scoglio verrà superato con una parte di aumento, ancora tutta da quantificare, sganciata dall’inflazione. La possibilità di arrivare a una stretta di mano si gioca quindi sul quantum. Il resto delle altri punti in discussione troverà un punto di caduta in maniera più semplice, a iniziare dalla richiesta di una riduzione progressiva dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali, a parità di salario: la linea è quella di una sperimentazione da parte delle aziende su base volontaria.

Il rinnovo contrattuale dei metalmeccanici riguarda più di 1,5 milioni di lavoratori e di lavoratrici addetti all’industria metalmeccanica privata – rappresentata da Federmeccanica – e all’installazione di impianti, le cui ditte sono raggruppate in Assistal. In totale si parla di circa 30mila aziende che nel 2022 hanno prodotto circa l’8% del Pil italiano, rappresentano il 6,2% dell’occupazione e il 45% delle esportazioni del nostro Paese.

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Il Fatto Quotidiano

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