Rino Gattuso è il nuovo commissario tecnico della Nazionale

  • Postato il 15 giugno 2025
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Rino Gattuso è il nuovo commissario tecnico della Nazionale

Gennaro Gattuso

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L’allenatore ed ex giocatore calabrese, di Corigliano-Rossano, già campione del mondo, Gennaro “Ringhio” Gattuso è il nuovo CT della Nazionale italiana. È arrivata l’ufficialità dalla Federcalcio


Il campione del mondo 2006, Gennaro Gattuso, è il nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio. Lo rende noto su X l’account ufficiale della Nazionale che scrive «Bentornato Gennaro Gattuso». Gattuso, ex calciatore del Milan, 47 anni, è stato scelto dalla Federcalcio. Succede alla guida della nazionale a Luciano Spalletti

La Figc cercava un tecnico che avesse caratteristiche precise: qualcuno che a settembre, in pochi allenamenti, riuscisse a riaccendere il gruppo. Far capire l’importanza e il peso della maglia azzurra e centrare, anche con un senso di appartenenza che ha sempre contraddistinto la Nazionale, la qualificazione ai Mondiali 2026.

Il presidente della Federazione Gabriele Gravina ha detto che non c’è più tempo da perdere ed è obbligatoria la qualificazione: con la grinta e l’esperienza di Gattuso l’Italia ci proverà.

GRAVINA, GATTUSO SIMBOLO DEL CALCIO ITALIANO

«Gattuso è un simbolo del calcio italiano». Lo dichiara il Presidente della Figc Gabriele Gravina sull’annuncio di Gennaro Gattuso come nuovo ct della Nazionale italiana di calcio. «L’azzurro per lui è come una seconda pelle. Le sue motivazioni, la sua professionalità e la sua esperienza saranno fondamentali per affrontare al meglio i prossimi impegni della Nazionale».

«Consapevoli dell’importanza dell’obiettivo che vogliamo raggiungere, lo ringrazio per la disponibilità e la totale dedizione con cui ha accettato questa sfida. Condividendo il progetto della Figc di sviluppo complessivo del nostro calcio, nel quale la maglia azzurra riveste una centralità strategica».

CONVOCATO 87 VOLTE IN NAZIONALE DA GIOCATORE


Gattuso è al 21° posto nella classifica degli Azzurri più presenti, convocato 87 volte e ha giocato 73 partite, un giocatore attaccato alla maglia azzurra: «Ho sofferto dopo essermene andato via di casa da giovane ma ogni volta che indossavo la maglia azzurra e c’era l’inno nazionale, ricordavo tutta la mia infanzia», ha detto “Ringhio” qualche tempo fa in un’intervista.

CAMPIONE DEL MONDO NEL 2006

Lui che ha vinto il mondiale di Germania nel 2006 ma che ha rischiato di perdere, saltando le prime due partite per infortunio.

In un momento in cui i giocatori rifiutano la convocazione per problemi con il Ct o per infortuni più o meno gravi, Gattuso non avrebbe voluto saltare le sfide contro Ghana e Stati Uniti per una lesione al quadricipite della gamba destra.

Un conto è allenare una squadra di club e un conto è allenare una Nazionale. Lo hanno ripetuto come un mantra gli ex calciatori e allenatori italiani a proposito della scelta di affidarsi a un tecnico privo di grandi successi a livello di club, dove il Gattuso allenatore ha raccolto meno risultati positivi rispetto a quanti ne abbia raccolti da giocatore, anche perché ha avuto una carriera da grandissimo campione.

SUPERCAMPIONE AL MILAN

Con il Milan, in cui ha registrato 468 presenze in 14 stagioni, ha vinto 10 trofei: 5 in Italia con 2 Scudetti, 2 Supercoppe italiane e 1 Coppa Italia e 5 internazionali con 2 Champions League, 2 Supercoppe Uefa e 1 Coppa del mondo per club.

GATTUSO E LA PRIMA VITA DA CALCIATORE


La sua prima vita da calciatore, ricca di successi in cui è compreso anche un Europeo Under 21 nel 2000, termina dove comincia la sua seconda vita da allenatore, a Sion: il 25 febbraio 2013, il presidente del club svizzero nomina “Ringhio” nuovo allenatore, ancora senza licenza Uefa Pro, per poi venire sollevato dopo quasi 3 mesi.

DAL SION AL PALERMO

Nel 2013 il ritorno in Italia dove allena prima il Palermo in serie B, venendo esonerato dopo 8 partite stagionali, e poi al Pisa dal 2015, questa volta in C, dove rimane due anni in cui riporta i toscani in cadetteria e li saluta all’ultimo posto con conseguente retrocessione dopo una stagione travagliata con molti problemi societari.

LA SERIE A GRECA

Tra Sicilia e Toscana un passaggio all’Ofi Creta nella Serie A greca, dove rimane per 4 mesi e 17 partite, prima di dimettersi. Dopo l’esperienza pisana torna al Milan come allenatore della Primavera per poi essere promosso ad allenatore della prima squadra nel corso della stagione 2017/2018, conquistando la finale di Coppa Italia e la qualificazione all’Europa League grazie alla 7a piazza, chiudendo poi al 5° posto l’anno successivo.


Nel dicembre 2019 rimpiazza l’attuale Ct del Brasile Carlo Ancelotti a Napoli, dove rimane due stagioni vincendo una Coppa Italia, conquistando al primo anno il 7° posto e il 5° nel secondo anno, non riuscendo a convincere il presidente Aurelio De Laurentiis a rinnovargli il contratto.

FIORENTINA, VALENCIA, MARSIGLIA

Poi esperienze ancora all’estero, dopo la toccata e fuga alla Fiorentina, tra Valencia e Marsiglia: in Spagna comincia la stagione 2022/2023 ma dopo 22 partite stagionali rescinde consensualmente il contratto, in Francia subentra a settembre 2023 ma a febbraio viene esonerato dopo 24 partite.

GATTUSO E L’ULTIMA ESPERIENZA ALL’HAJDUK SPALATO

L’ultima esperienza in Croazia all’Hajduk Spalato: sarebbe voluto rimanere più a lungo ma per problemi con la dirigenza dopo 43 partite e 20 vittorie in stagione, con il 3° posto in campionato, lascia non senza polemiche.

L’OCCASIONE DELLA NAZIONALE

Adesso l’occasione sulla panchina azzurra dove cercherà di portare ciò che lo ha sempre contraddistinto: serietà, grinta e orgoglio. Le ricette che lo hanno portato a vincere un Mondiale da giocatore, con la speranza che siano quelle giuste per riportare gli Azzurri in Coppa del Mondo.

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