Ritiro della patente alla capa di gabinetto di Giani, “il governatore intervenne con polizia e Prefetto”. FdI: “Ingerenza”

  • Postato il 26 novembre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Il governatore della Toscana, Eugenio Giani, intervenne personalmente parlando con gli agenti della Polizia Stradale e, successivamente, presentandosi direttamente dal Prefetto dopo che la sua capa di gabinetto, Cristina Manetti, era stata fermata sull’autostrada A11 mentre viaggiava in corsia d’emergenza. La ricostruzione di ciò che accadde il 13 ottobre scorso, lo stesso giorno della vittoria alle Regionali del presidente Dem, è contenuta nella risposta della sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro all’interrogazione presentata nei giorni scorsi da Chiara La Porta, deputata pratese di Fratelli d’Italia. Un interessamento, quello di Giani, che per FdI rappresenta un abuso di potere da parte dell’esponente del Pd: “Giani & Manetti: Lei non sa chi siamo noi. E adesso il Presidente Giani come giustifica che il giorno delle elezioni è andato di persona da polizia stradale e Prefetto in sostegno alla sua capo gabinetto, oggi assessore, Cristina Manetti che era stata beccata a fare la furbetta in corsia d’emergenza a saltare la coda?”, attacca La Porta.

Nella risposta fornita da Ferro viene ricostruita la vicenda: “Una pattuglia della Polizia Stradale di Montecatini Terme, operante in servizio di vigilanza sul tratto autostradale A/11 Montecatini–Peretola, effettuava un intervento in ragione di un rallentamento del flusso veicolare e, nell’occasione, gli operatori hanno proceduto alla redazione del verbale di accertamento e contestazione nei confronti di Cristina Manetti, in quanto, in base alla eseguita verbalizzazione, la stessa ‘circolava lungo la carreggiata est dell’A-11 provenendo dalla barriera di Firenze Ovest; giunta all’altezza della corsia di accelerazione dello svincolo di Sesto Fiorentino, al fine di eludere la coda dovuta all’intenso traffico, lasciava la carreggiata principale, percorreva la corsia di accelerazione per poi rientrare sulla carreggiata principale’, in violazione dell’art. 176, commi 1 e 2, del d.lgs. 30 aprile 1992, n. 285. La sanzione pecuniaria applicata ammontava a euro 430 con decurtazione di 10 punti dalla patente e sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida per un periodo da due a sei mesi, la cui applicazione era demandata a un successivo provvedimento prefettizio” .

È però a questo punto che, si legge nella ricostruzione, sul posto arrivano due auto con a bordo tre persone, tra cui il presidente Giani e l’allora consigliere regionale Alessio Spinelli. “In sede di accertamento e contestazione – continua la risposta di Ferro -, la Polizia Stradale ha altresì verbalizzato la dichiarazione dell’interessata, la quale rappresentava di aver avuto un giramento di testa a causa di un abbassamento di pressione e di aver cercato di accostare lungo la carreggiata. La citata Signora richiedeva, infatti, l’intervento di una ambulanza, evidenziando di soffrire di pressione bassa. Successivamente, il personale sanitario, giunto sul posto, provvedeva a prestare assistenza all’utente. Nel contempo, giungevano sul posto due autovetture civili dalle quali scendevano tre persone, tra le quali il Presidente della Regione Toscana, Dott. Eugenio Giani, il Consigliere Regionale, Dott. Alessio Spinelli, che chiedevano notizie circa l’accaduto e, dopo aver dialogato con la signora, domandavano altresì informazioni agli operatori circa il permesso provvisorio per raggiungere il luogo di lavoro, nonché indicazioni circa un eventuale ricorso. Le persone intervenute prendevano in carico l’autovettura della Signora”.

L’intervento dell’appena rieletto governatore toscana non si limitò, continua la risposta, solo ad accertarsi dell’accaduto e ad aiutare Manetti a riportare a casa la sua vettura. “Nella medesima giornata, la Manetti si è recata presso la Prefettura di Firenze, accompagnata dal Presidente Giani, chiedendo e ottenendo di essere ricevuta dal Prefetto. La predetta ha rappresentato i motivi della sua presenza in Prefettura per domandare delucidazioni sull’iter di applicazione della sanzione accessoria. Le è stato, pertanto, illustrato il procedimento curato dall’Ufficio Patenti della Prefettura. Si soggiunge che, su richiesta dell’interessata, sono state fornite notizie anche sulla procedura connessa all’eventuale ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace. La Signora è stata invitata, per ogni eventuale e ulteriore chiarimento, a interloquire con il competente Ufficio Patenti della Prefettura di Firenze”.

Va precisato, comunque, che l’intervento del governatore non sembra aver prodotto vantaggio per Manetti, dato che “il successivo 23 ottobre 2025, la dirigente responsabile dell’Ufficio Patenti, alla luce della violazione accertata, ha adottato il provvedimento di sospensione della patente nei confronti della Sig.ra Manetti per un periodo di due mesi, come di consueto avviene in caso di prima violazione, a decorrere dalla data dell’effettivo ritiro del titolo, avvenuto il 13 ottobre 2025. ll 31 ottobre 2025, la cancelleria del Giudice di Pace di Firenze ha informato la Prefettura dell’avvenuto deposito del ricorso in opposizione al verbale”. Ricorso ritirato il 10 novembre scorso.

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Il Fatto Quotidiano

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