Ritrovato senza vita Celeste Pin, la tragedia dell'ex calciatore della Fiorentina che aveva giocato con Baggio e Pioli
- Postato il 22 luglio 2025
- Di Virgilio.it
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Una delle ultime immagini che ritraggono Celeste Pin, scorrendo i database fotografici, lo vedono accanto a Stefano Pioli e Roberto Baggio in uno scatto risalente agli anni della loro frequentazione comune con addosso la maglia della Fiorentina.
La squadra che ha dato visibilità e il resto a Celeste Pin, 64 anni, ritrovato oggi senza vita nella sua abitazione da un suo caro. Una tragedia che attraversa la sua famiglia, le persone a lui care, ma anche il calcio e Firenze che ha donato la meraviglia di un sogno come il pallone e anche la sua seconda carriera, chiuso con il campo da calciatore. Pin è stato anche dirigente, allenatore, coach.
- Celeste Pin ritrovato senza vita a 64 anni
- Il cordoglio della Fiorentina
- Chi era Celeste Pin
- Bandiera della Fiorentina
Celeste Pin ritrovato senza vita a 64 anni
Non vi sarebbero certezze assolute, ma l’ex calciatore si sarebbe tolto la vita martedì 22 luglio nella sua abitazione di Firenze. A dare l’allarme un parente che non l’aveva più sentito e, colto da preoccupazione e intimorito per le sue condizioni, avrebbe deciso di recarsi sul posto e di capire che cosa gli fosse accaduto. Sul posto sono intervenuti poi i medici del 118 e la polizia.
Pin si dedicava ancora al calcio, frequentando varie scuole calcio, l’ultima in ordine di tempo il Club Sportivo. Nella vita di tutti giorni Pin si occupava con successo del settore immobiliare.
Celeste Pin ha vestito per 200 volte la maglia viola in carriera, che ha chiuso con la maglia del Siena. Pin totalizzò 263 presenze complessive nella massima serie con 3 gol.
Il cordoglio della Fiorentina
La società ha espresso vicinanza alla famiglia e ai suoi cari, oltre che ai ragazzi che ha seguito e formato in questi anni di militanza nelle società della città toscana. Nel pomeriggio un comunicato che ha messo in parole il dolore per una scomparsa che investe direttamente lo staff tecnico della squadra, della quel Celeste Pin aveva indossato la maglia.
“Il Presidente Commisso, sua moglie Catherine, il Direttore Generale Alessandro Ferrari, il Direttore Sportivo Daniele Pradè, Mister Pioli e tutta la Fiorentina, si uniscono al dolore della famiglia Pin ed esprimono le più sentite condoglianze per la scomparsa di Celeste. Oltre ad aver indossato i colori viola per lunghi anni come calciatore, Celeste è rimasto sempre un tifoso della Fiorentina e non ha mai fatto mancare la propria vicinanza ed il proprio sostegno in tutte le occasioni sia pubbliche che private ed è per questo che rimarrà, per sempre, nella storia gigliata”.
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Nato a San Martino, frazione di Colle Umberto in provincia di Treviso nel giorno della Liberazione del 1961, Pin aveva cambiato presto città e maglia grazie al pallone che lo aveva accompagnato da bambino. Da giovanissimo aveva esordito a Perugia, una piazza accogliente ma calda oltre che ottimo trampolino di lancio per un giovane difensore che aveva davanti a sé una carriera importante, quello era già evidente.
Dopo gli anni in Umbria, Firenze e la Fiorentina segnarono il suo momento più entusiasmante e la sua carriera che coincise con 10 anni densi di soddisfazioni, facili entusiasmi e una finalissima contro la Juventus in Coppa Uefa stagione 1989/1990 che è rimasta negli annali e non solo per la rivalità che, da sempre, riguarda le tifoserie. C’è da annoverare che Pin poi si trasferì a Verona e a Siena, ma a Firenze era tornato a vivere.
E anche a lavorare. Secondo quel che riporta La Nazione, si occupava del settore immobiliare ma non aveva accantonato affatto l’amore per il calcio e si rendeva disponibile a interviste, commenti, interventi. L’ultima, in ordine di tempo, che si può rileggere è stata pubblicata da tuttomercatoweb, circa una settimana fa. Sette giorni prima di morire, di decidere di mettere un punto.
Bandiera della Fiorentina
In Viola aveva giocato per un decennio che aveva tutto in più e che oggi è quasi mitico. C’erano Landucci, Baggio, Pioli e quella squadra aveva conquistato una finalissima incredibile, sostenuta da una tifoseria ancora più vigorosa se possibile quando arrivò a contendersi con la Juventus la Coppa Uefa.
Il risultato forse fu giusto solo in parte, ma Pin e la Viola si scontrarono contro una squadra che vinse sempre, come una sorta di abitudine senza subire neanche un gol in trasferta, prima squadra in quella competizione che, tra l’altro, video per la terza volta l’assegnazione della Coppa tra due squadre della stessa nazione.
In quella Fiorentina, oltre a Pin, avevano giocato i nomi del nostro presente: Landucci, l’allenatore della Fiorentina Stefano Pioli, Roberto Baggio, Battistini, Mario Faccenda, Di Chiara, Oscar Dertycia, Iachini, Volpecina, Dunga. Compagno anche Antognoni e Oriali, nelle sue stagioni a Firenze. Incroci generazionali e di grande emozione, per la Fiorentina e il calcio italiano oggi, il giorno che Pin ha scelto per congedarsi.