Robotica educativa, al liceo Grassi di Savona Open day sul nuovo laboratorio Stem

  • Postato il 28 aprile 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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laboratorio stem liceo grassi

Il giorno 29 aprile, dalle ore 15 alle ore 17 è stato organizzato al liceo scientifico Orazio Grassi di Savona un Open day per presentare agli studenti delle Scuole secondarie di I grado e a tutti i cittadini interessati il nuovo laboratorio Stem, inaugurato il 14 aprile.

Il laboratorio è stato realizzato con i fondi PNRR – Piano Scuola 4.0 – Azione 2 – Next generation labs/laboratori per le professioni digitali del futuro. I fondi del medesimo Piano, Azione 2 – Next generation class/Ambienti di apprendimento innovativi hanno, inoltre, permesso di dotare tutte le aule di sistemi di videoconferenza, per rendere più funzionale la didattica a distanza, la collaborazione tra le classi e con esterni.

Il laboratorio Stem è attrezzato per l’insegnamento della robotica educativa, dotato di strumenti per l’esplorazione tridimensionale in realtà aumentata e di dispositivi per la progettazione bidimensionale, tridimensionale e stampa in 3D. La progettazione e realizzazione di questo ambiente laboratoriale è stato un percorso complesso, iniziato due anni fa che ha coinvolto direttamente gli studenti i quali hanno offerto il loro contributo in tutte le fasi.

In particolare, hanno realizzato un progetto di restyling grafico in cui la superficie muraria interna è stata completamente trasformata perché le pareti sono diventate superfici su cui proiettare le idee dei ragazzi. Il risultato è di una bellezza straordinaria e vede concretizzata l’idea secondo cui lo “spazio” è il “terzo educatore” (Malaguzzi) e la sua qualità influenza la qualità dell’apprendimento.

Un secondo laboratorio Stem, (sempre previsto all’interno dell’Azione 2), di dimensioni e struttura più contenuta, è in fase di allestimento al piano terra.

L’Open Day non è solo un modo per presentare ufficialmente quanto realizzato ma anche per rendicontare il modo in cui il nostro Liceo ha utilizzato una notevole entità di denaro pubblico, investendo in ciò che è più importante: il capitale culturale e la formazione di teste ben fatte e non ben piene (Morin).

Ora ci attende una nuova sfida: favorire il massimo impiego delle dotazioni acquistate, in modo che diventino effettivamente patrimonio di tutti, docenti e studenti del Liceo e, perché no, in un futuro prossimo anche di esterni.

Autore
Il Vostro Giornale

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