Roland Fischnaller e il tempo sospeso dello snowboard italiano: a Milano Cortina la settima gemma?

  • Postato il 15 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
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Se c’è un atleta che ha trasformato lo snowboard parallelo in una questione di longevità, metodo e sentimento, è Roland Fischnaller.

A 44 anni ha ripreso in mano il filo della sua storia con l’oro mondiale nel gigante parallelo dell’Engadina 2025 – dieci anni dopo il titolo PSL di Kreischberg – confermandosi simbolo di una nazionale che oggi detta legge nel parallelo. E ora guarda a Milano Cortina 2026: sarebbe la sua settima Olimpiade.

Roland Fischnaller e la tavola presa in prestito a 9 anni

Nato a Bressanone il 19 settembre 1980; 1,86 m per 83 kg. Vive in Alto Adige, ha messo gli attacchi ai piedi fin da bambino: a nove anni, dopo aver preso in prestito la tavola della sorella, non l’ha più lasciata, spinto dal desiderio di seguire le tracce di chi diventerà poi il suo coach, Erich Pramsohler.

Dai 14 ai 20 anni ha fatto il carpentiere; appassionato di sci alpinismo, appena può percorre il Sellaronda. I riferimenti di vita e di impresa? Reinhold Messner, Michael Schumacher e Felix Baumgartner. Il titolo mondiale nello slalom parallelo conquistato a Kreischberg nel 2015 lo ha proiettato tra le stelle più luminose del panorama internazionale.

Alle Olimpiadi vanta sei partecipazioni (2002, 2006, 2010, 2014, 2018, 2022). Miglior risultato: 4° posto nel PGS a Pechino 2022; 8° nel PSL a Sochi 2014. Sette le medaglie totali ai Mondiali: ori PSL 2015 e PGS 2025; argenti PGS 2013, PSL 2019, PGS 2021; bronzi PGS 2011 e PSL 2013. Inoltre, 23 vittorie in carriera in Coppa del Mondo, e i Globi di Coppa del Mondo parallelo generale 2019/20; PGS 2020, 2021, 2023; PSL 2013, 2016, 2018.

Il 2025 racconta la vittoria PGS a Krynica , successo numero 23 in Coppa, dopo il quale ha detto “Mia figlia mi ha chiamato ieri dicendomi che se avessi vinto mi avrebbe preparato una torta. Non solo: anche un oro mondiale in PGS in Engadina a 44 anni, davanti a Stefan Baumeister di 9 centesimi, diventando anche l’atleta più anziano a laurearsi campione del mondo negli sport invernali, segnale evidente di uno sportivo che ha saputo fermare il tempo.

Roland Fischnaller nella tappa di Coppa del Mondo di snowboard a Jaworzyna Krynicka, in Polonia

Fish, il maso e David Guetta

Soprannome ufficiale “Fish”, Fischnaller non è solo snowboard: gestisce con la famiglia un maso/agriturismo in Val di Funes (Munt Dolomiti Farm) e si definisce anche “mountain rescuer”.

La routine include lavori al maso, attività nei boschi e – d’estate – tanti chilometri in bici (memorabile il Val di Funes–Sochi in più tappe, oltre 3.200 km). Ama la musica elettronica, da Martin Garrix a David Guetta.

Il peso dello snowboard in Italia (e quanto c’entra Fischnaller)

L’Italia oggi è la capofila mondiale nello snowboard alpino parallelo. Nel 2024/25 ha chiuso al comando la Nations Cup di specialità e ha centrato una doppietta storica nel team parallelo ai Mondiali di Engadina (oro Caffont/Bormolini, argento Coratti/Messner).

In parallelo, Maurizio Bormolini ha messo le mani sul globo PGS 2025. È un ecosistema che Fischnaller ha contribuito a far crescere – tecnicamente e culturalmente – dentro la squadra guidata da Cesare Pisoni. Non è solo parallelo: Michela Moioli a Engadina 2025 ha conquistato l’oro mondiale nello snowboard cross, alimentando un contesto vincente trasversale.

Milano Cortina 2026: la settima Olimpiade nel mirino

A Milano Cortina lo slalom parallelo (PSL) non è in calendario; resta il solo gigante parallelo (PGS), con 32 quote per genere. La gara PGS è prevista a Livigno. Campo più stretto e qualificazione selettiva. Fischnaller ha nel mirino la settima Olimpiade.

Dopo l’oro mondiale 2025 ha ribadito l’obiettivo di qualificarsi per chiudere il cerchio in casa. Il parallelo italiano è profondo (Bormolini, Coratti, Bagozza, Felicetti) e rende la selezione interna il primo vero snodo. Per quanto riguarda i rivali, tra i riferimenti della specialità ci sono Baumeister, Prommegger, i nostri Bormolini/Coratti/Bagozza, lo svizzero Dario Caviezel, il bulgaro Radoslav Yankov – profilo ricavato dagli ultimi podi e classifiche 2024/25.

Su un tracciato olimpico come Livigno, dove la velocità incontra controllo e lettura del terreno, l’esperienza – la grande dote di Fischnaller – pesa. La priorità, però, è stare sano, confermare la costanza di top-10 in Coppa nel 2025/26 e arrivare alla partenza con il set-up perfettamente allineato (board, affilatura, stance). A quel punto il margine tra medaglia e quarto posto si misura nei centesimi, come insegna Pechino 2022.

Perché Roland Fischnaller “pesa” oltre le medaglie

Per spiegare il suo impatto sul movimento italiano, bastano gli elementi chiave.

  • Effetto-traino tecnico. L’Italia domina il parallelo non da sola né per caso: Fischnaller ha fatto da metronomo per una generazione intera, spostando l’asticella di cultura del lavoro, precisione di linea e gestione mentale della run. Il risultato è fotografato da Nations Cup e doppietta iridata (prima e seconda) a squadre 2025.
  • Longevità come metodo. La sua “ricetta” intreccia quotidiano e sport: contadinato, lavori al maso, tante ore all’aria aperta e periodizzazioni intelligenti. Carico funzionale, propriocezione e forza resistente in un ambiente reale.

Cosa aspettarsi davvero a Milano Cortina

Per Fischnaller l’obiettivo realistico è la qualificazione e final-four nel PGS, dove l’azzurro ha già dimostrato di saper “leggere” il duello corto con lucidità nervosa. A 45 anni contano energia disponibile, messa a punto, materiali e condizione nel week-end giusto.

L’incognita principale: l’internal race. L’Italia ha più atleti da medaglia che posti disponibili (quote 32 per genere): la fotografia perfetta di un “tempo sospeso” in cui l’icona convive con l’avanzata dei compagni.

Autore
Virgilio.it

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