Roland Garros, Cobolli batte Arnaldi e si prepara all'esame di "tedesco" con Zverev (e Djokovic sullo sfondo)
- Postato il 29 maggio 2025
- Di Virgilio.it
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Il vero esame arriverà adesso, ma Flavio Cobolli ha fatto capire di essere perfettamente calato nella parte che il destino gli ha riservato. Perché dovesse superare Alexander Zverev al terzo turno, oltre a fare un favore a Jannik Sinner (il tedesco resta pur sempre il terzo incomodo nella lotta alla numero 1 del ranking: Alcaraz è l’altro…), se ne farebbe uno enorme per sé, salendo a ridosso della top 20 mondiale. La vittoria nel derby con Arnaldi gli ha già garantito una posizione alla numero 25 la settimana prossima, suo best ranking, ma il desiderio più ardito è quello di spingersi ancora oltre.
- Settima vittoria consecutiva e balzo nel ranking (ora è 25)
- Con Zverev un esame importante. Ma l'occasione è ghiotta...
Settima vittoria consecutiva e balzo nel ranking (ora è 25)
Sette vittorie di fila sul rosso, peraltro, rappresentano un unicum assoluto nella carriera del giocatore romano (non inganni la scritta Firenze sulla carta d’identità: in Toscana è venuto alla luce, ma lui è capitolino doc). E la vittoria contro un coriaceo Arnaldi è la dimostrazione che la condizione è rimasta inalterata dopo la vittoria nell’ATP 500 di Amburgo della settimana scorsa.
Bravo Cobolli a saper affrontare anche gli imprevisti, con quel tiebreak del terzo set scivolato via dopo aver sprecato una palla match, episodio che pure non l’ha destabilizzato e anzi gli ha dato la forza per spingere da subito sull’acceleratore nel quarto parziale, quello meno equilibrato di tutto l’incontro (due break in avvio e chiusura rapida per 6-1). Insomma, una prova di maturità per un giocatore che sembra aver trovato finalmente la quadra, anche se poi sarà soprattutto il confronto con Zverev a dire quanto sia cresciuto Cobolli e che prospettive potrà avere in vista dell’eventuale seconda settimana.
[iol_placeholder type="social_twitter" url="https://x.com/matmosciatti11/status/1927822622257017304" profile_id="matmosciatti11" tweet_id="1927822622257017304"/]Con Zverev un esame importante. Ma l’occasione è ghiotta…
Qualcosa da limare c’è, come dimostrano i 5 break subiti (ma 10 sono quelli mandati a referto: se non un record, poco ci manca). Contro Zverev, mai affrontato prima in carriera, l’esame sarà di quelli belli tosti: il tedesco nella stagione sul rosso non ha impressionato troppo, pur riuscendo a conquistare il titolo a Monaco di Baviera superando in finale Ben Shelton (non proprio un terraiolo provetto).
Contro De Jong, nel suo match di secondo turno, è partito male cedendo per 6-3 nel primo set, poi però ha cambiato marcia e, approfittando anche di un calo vistoso dell’olandese (che all’esordio aveva battuto in rimonta Passaro da 0-2 a 3-2), ha lasciato al rivale la miseria di 6 game nei tre successivi parziali.
L’opportunità però è ghiottissima, per entrambi: se Cobolli dovesse superare Zverev, poi agli ottavi troverebbe uno tra Griekspoor (già battuto nel match di Davis Cup dello scorso settembre a Bologna), Quinn e Shevchenko, quest’ultimo uno dei pochi che l’ha battuto in stagione sul rosso (a Monaco di Baviera). L’eventuale quarto con Djokovic sarebbe come sognare ad occhi aperti.