Rolli Days dal 17 al 19 ottobre, per la prima volta visitabile anche Palazzo Orsini
- Postato il 11 ottobre 2025
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- Di Genova24
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Genova. In occasione dei Rolli Days, in programma dal 17 al 19 ottobre, Genova celebra l’Ottocento, secolo di grande fermento, fascino e cambiamento, aprendo al pubblico non solo i Palazzi dei Rolli, ma anche edifici e luoghi che hanno segnato la trasformazione urbana del XIX secolo.
Per la prima volta, sarà possibile visitare Palazzo Orsini, oggi sede genovese di Coutot-Roehrig, una società specializzata nella ricerca di eredi.
“Siamo profondamente onorati – dice Nadia Spatafora, legale rappresentante per l’Italia di Coutot-Roehrig – di partecipare ai Rolli Days e di aprire le porte della nostra sede di Palazzo Orsini ai genovesi e ai visitatori di tutto il mondo. Ringraziamo di cuore il Comune di Genova, l’assessore alla cultura Giacomo Montanari e Andrea Pinto Presidente dell’Associazione Palazzi dei Rolli, per questa splendida opportunità. Siamo ricercatori, genealogisti di professione: andiamo a ritroso nel tempo, ripercorrendo i rami delle famiglie per ricostruire i legami parentali dei defunti e individuare i loro eredi legittimi, ovunque si trovino, affinché possano ricevere i patrimoni vacanti. Partecipare ad un’iniziativa che valorizzi la memoria, la cultura ed il patrimonio della città, è per noi motivo di orgoglio. Questo evento rappresenta un ulteriore passo nel percorso di collaborazione con le istituzioni, un cammino comune che ci condurrà anche verso un progetto a noi caro: la digitalizzazione di archivi storici, in collaborazione con l’Archivio storico del Comune di Genova e l’Università di Genova”.
PALAZZO ORSINI
Palazzo Orsini, noto per la sua straordinaria bellezza, è considerato il più alto esempio di residenza nobiliare della seconda metà dell’Ottocento a Genova, per l’altissimo valore dei capolavori del patrimonio storico-artistico che custodisce e per il fascino di una dimora rimasta pressoché inalterata nel tempo.
Il desiderio dell’avvocato Tito Orsini di celebrare la propria prestigiosa posizione sociale trovò compimento nell’incontro con il grande artista Nicolò Barabino. Proprio qui, Orsini si distinse come munifico mecenate, dando vita a una residenza sontuosa che rappresenta il vero santuario dell’arte barabiniana: l’artista vi dedicò undici anni di lavoro, realizzando affreschi, dipinti, arredi e l’intera decorazione interna, solo in parte purtroppo perduta durante i bombardamenti del 1943.
Con il suo linguaggio innovativo, Nicolò Barabino introdusse in Palazzo Orsini uno stile che anticipa l’Art Nouveau, esaltando al tempo stesso valori come il progresso e la scienza attraverso le figure dei grandi personaggi storici del passato.
La dimora, ieri come oggi, continua ad affascinare visitatori e appassionati d’arte, così come accadeva nel tempo del Grand Tour, quando i viaggiatori europei ammiravano le meraviglie delle città d’arte italiane.