Rolls-Royce celebra 100 anni di Phantom, per l’occasione nasce un’edizione speciale

  • Postato il 25 ottobre 2025
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Cento anni di storia condensati in venticinque opere d’arte su ruote. Con la Phantom Centenary Private Collection, Rolls-Royce rende omaggio a un nome che, da un secolo, rappresenta l’apice del lusso automobilistico. È una celebrazione non di un modello, ma di un’idea: quella di un’automobile che non risponde a bisogni, ma a visioni di successo.

Ogni Phantom Centenary nasce dalla base della Phantom VIII, ma ne trascende la forma per diventare un tributo ai personaggi, ai luoghi e ai momenti che hanno definito la leggenda. Dietro il progetto, più di 40.000 ore di lavoro e tre anni di sviluppo: un impegno che ha coinvolto designer, ingegneri e artigiani del Bespoke Collective, il dipartimento che traduce in materia le aspirazioni dei clienti più esigenti del mondo.

Le evocazioni esterne

L’esterno della Centenary evoca l’eleganza delle pellicole in bianco e nero e delle prime Phantom degli anni Trenta. La vernice bicolore Super Champagne Crystal su base Arctic White e Black crea riflessi cangianti grazie a particelle di vetro frantumato immerse nel trasparente. Una superficie che non riflette soltanto la luce, ma il tempo. A coronare il cofano, una Spirit of Ecstasy reinterpretata a partire dal primo esemplare del 1925: fusa in oro massiccio 18 carati, placcata in 24 carati e smaltata a mano.

È l’unica statuetta del marchio con punzonatura “Phantom Centenary” rilasciata dall’Assay Office di Londra. Il simbolo “RR”, inciso su frontale, fiancate e coda, adotta per la prima volta oro a 24 carati e smalto bianco, mentre i cerchi disc ruotano su un dettaglio poetico: venticinque linee incise per ciascuna Phantom, cento in totale a richiamare gli anni della sua storia.

Lusso estremo

All’interno, la narrazione diventa intima. Ogni dettaglio è un frammento di racconto. Le superfici, i tessuti e i legni si comportano come pagine di un libro, svelando con lentezza i simboli e le citazioni che hanno costruito il mito della Phantom.

I sedili posteriori rappresentano la vetta dell’artigianato Rolls-Royce. Realizzati in collaborazione con un atelier di moda, uniscono stampa ad altissima risoluzione e ricamo tridimensionale per creare una vera e propria opera tessile: 160.000 punti di cucitura danno vita a un mosaico di luoghi, auto e volti che raccontano cento anni di creazione. Ogni filo, ogni tratto, riproduce la spontaneità di un disegno a matita, ma con la precisione di un orologio svizzero.

Davanti, i sedili del conducente rivelano incisioni al laser su pelle, ispirate ai bozzetti dei designer di Goodwood. Simboli e citazioni si intrecciano: un coniglio richiama il nome in codice “Roger Rabbit”, usato per il rilancio del marchio nel 2003; un gabbiano omaggia la prima Phantom I del 1923, conosciuta internamente come “Seagull”. Ogni dettaglio custodisce un frammento della memoria del marchio.

Un’opera d’arte

Il cuore concettuale della Centenary è l’Anthology Gallery, una scultura composta da 50 alette in alluminio spazzolato, disposte come le pagine di un volume aperto. Ogni superficie reca frasi e citazioni tratte da un secolo di cronache dedicate alla Phantom. Le luci interne creano riflessi cangianti, come fuochi d’artificio che illuminano la storia della marca.

La lavorazione del legno raggiunge qui il suo apice. Ogni pannello, realizzato in Blackwood tinto, racconta un viaggio: dalle coste del Sud della Francia, dove Henry Royce trascorreva i suoi inverni, alle strade australiane percorse dalla prima Phantom dell’era Goodwood. La tecnica combina intarsio 3D, incisione laser, stratificazione d’inchiostro e foglia d’oro 24 carati, in una sinfonia di texture e profondità. Alcuni dettagli, come i nomi delle località o i percorsi dorati, sono incisi a soli 0,13 millimetri di rilievo. È la più complessa lavorazione lignea mai tentata da Rolls-Royce.

Sopra le teste, il celebre Starlight Headliner si trasforma in un arazzo di luce: 440.000 punti luminosi e ricami che raccontano i luoghi e i protagonisti della storia della Phantom — dal giardino di West Wittering, dove Henry Royce amava lavorare, fino agli alveari di Goodwood e alla rosa Phantom, fiore simbolo del marchio.

Il motore V12 al comando

Sotto il cofano, il V12 da 6,75 litri riceve una veste celebrativa: copertura bianca con dettagli in oro 24 carati, omaggio silenzioso a un motore che, più di ogni altro, ha incarnato l’idea di potenza senza sforzo. La Phantom Centenary Private Collection non è un’auto semplice, ma la dimostrazione che il lavoro artigianale ha ancora respiro in un modo delle quattro ruote sempre più industriale, quasi impersonale.

Ogni dettaglio, dal filo d’oro all’ultima cucitura, esprime la convinzione che la perfezione non sia un traguardo, ma un cammino. E dopo cento anni, la Phantom continua a percorrerlo, con la stessa grazia e la stessa ambizione di sempre, trasformando il tempo in arte e il movimento in eternità.Rolls-Royce celebra 100 anni di Phantom, per l’occasione nasce un’edizione speciale

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