Roma, il Centro diventerà Zona 30: velocità ridotta e nuove regole
- Postato il 30 agosto 2025
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- Di Virgilio.it
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Da settembre, il cuore di Roma cambierà volto. Niente più corse folli tra piazza Venezia e il Tevere: il Centro storico diventerà una grande “Zona 30”, con limite massimo di velocità fissato a 30 km/h: la delibera è già stata approvata e mancano solo le firme finali. Nei prossimi mesi sessanta nuovi autovelox si aggiungeranno ai venti già esistenti, piazzati nei punti più critici (Tangenziale Est, via del Mare, via Isacco Newton) e persino il tutor sulla via del Mare, rimasto fermo per anni, verrà finalmente acceso.
A novembre entreranno in funzione anche gli 11 Vista Red, i dispositivi che multano chi passa con il rosso, poi ne arriveranno altri quindici, fino a controllare quasi quaranta incroci e parallelamente sono già partiti gli interventi sui cosiddetti “black point”, i punti neri della viabilità. A luglio, per esempio, sono stati messi in sicurezza diversi incroci pericolosi lungo via Cristoforo Colombo.
Le statistiche peggiori
Roma, oggi, guida la classifica italiana per mortalità da incidenti stradali, cresciuta del 2,4% rispetto al 2022, e la loro gravità è salita del 6,4%. I pedoni sono le vittime principali: nel 2023 li hanno coinvolti in 1.959 episodi, con 55 morti, il 25% in più dell’anno precedente, e la maggior parte delle vittime era Over 65 anni, investiti mentre attraversavano strade urbane trasformate in piste da corsa, aumentando il costo sociale dell’8,4%.
Tra i conducenti coinvolti, spiccano i giovani tra i 30 e i 44 anni, mentre l’82% delle vittime al volante è uomo, per questo le associazioni dei pedoni parlano di “strage stradale”, perché molte di queste tragedie erano evitabili.
Eugenio Patané, assessore alla Mobilità, spiega:
“Abbiamo un’emergenza in materia di sicurezza stradale. Gli incidenti sono aumentati e servono provvedimenti incisivi per diminuire le vittime. Roma diventerà una città a 30 all’ora, almeno in alcune aree strategiche”
L’esempio di Bologna
Per capire cosa può cambiare, basta guardare a Bologna, che a gennaio 2024 ha abbassato i limiti a 30 km/h su gran parte del territorio urbano, facendo infuriare la polemica, ma dodici mesi dopo i numeri lo premiano, infatti i sinistri sono diminuiti del 13%, i feriti dell’11%, i casi più gravi del 31%, le vittime della strada del 48% (da 21 a 10 in un anno), gli investimenti di pedoni del 16% e senza morti, per la prima volta dal 1991.
Inoltre, sono scesi il biossido di azoto del 29% e il traffico veicolare del 5%, un cambiamento accompagnato da un boom della mobilità alternativa: bike sharing +69%, car sharing +44%, viaggi in bici +10%. Con una velocità media di 22 km/h, la maggior parte degli spostamenti era già sotto i 30, segno che la misura non ha rallentato la viabilità, ma l’ha resa più sicura.
La Capitale ci prova
Roma ora vuole procedere nella stessa direzione, non solo nel Centro storico: le prime cinquanta vie scelte toccano quartieri come Centocelle, Monteverde, Pigneto e Balduina, insieme a zone residenziali come via di Villa Ada e viale Agosta. Se i risultati di Bologna si ripetessero, questa trasformazione potrebbe determinare un calo degli incidenti e un nuovo modo di vivere la Capitale, finalmente a misura d’uomo.