Roma riscopre il Tevere: è nato il nuovo Parco d’Affaccio del Foro Italico
- Postato il 23 giugno 2025
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- Di SiViaggia.it
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Roma è una città sì eterna, ma anche in continuo fermento. E in particolare lo è in questo 2025, anno che ha visto la nascita di nuove opere pubbliche che senza dubbio alcuno valorizzano la Capitale (già di suo) preziosissima, andando oltre il semplice restyling estetico.
Ne è un esempio concreto il nuovo Parco d’affaccio del Foro Italico, che si specchia sul Tevere e rappresenta una delle espressioni più riuscite del piano di rigenerazione urbana legato al Giubileo. È la dimostrazione tangibile di come Roma stia mettendo in piedi un lento ma reale rinnovamento del rapporto con il suo fiume, troppo a lungo ridotto a sfondo.
Dove si trova e cosa sapere sul Parco d’Affaccio del Foro Italico
Collocato tra Ponte Milvio e Ponte Duca d’Aosta, il nuovo parco si estende per 1,6 ettari lungo la golena del Tevere, proprio accanto al complesso sportivo del Foro Italico. Una zona che per decenni è rimasta semi-abbandonata, e che oggi si presenta come uno spazio aperto e vitale con pavimentazione naturale, aree verdi, terrazze panoramiche, sedute, illuminazione serale e una scalinata in travertino che finalmente riconnette lungotevere e banchina.
L’intervento, finanziato con 2 milioni di euro da Roma Capitale nell’ambito delle opere per il Giubileo 2025, non si limita a restituire decoro a una zona trascurata, ma le dà un nuovo senso. Si può venire da queste parti per allenarsi con gli attrezzi fitness (già collaudati da atleti della nazionale italiana), per correre lungo il Tevere o per fermarsi semplicemente a guardare il fiume, seduti su una panchina all’ombra.
Ma questo parco è anche un invito a esplorare, sia come cittadini che turisti. Si parte da Ponte Milvio, storico e vivace, pieno di bar e vita urbana, e da lì si scende nelle terrazze ritinteggiate e ci si lascia trasportare lungo il fiume. In pochi minuti si può raggiungere l’Acqua Acetosa, oppure spingersi verso nord, attraversare il quartiere Flaminio, fare tappa al MAXXI o all’Auditorium Parco della Musica.
Roma si riconnette con il suo fiume
Il Parco d’Affaccio del Foro Italico non è un’opera isolata. È il quinto e ultimo degli “affacci” previsti da Roma Capitale per il Giubileo, insieme a quelli già realizzati a Ostia Antica, Lungotevere delle Navi, Prati dell’Acqua Acetosa e lo stesso Ponte Milvio. Tutti questi interventi rientrano nel cosiddetto Masterplan del Tevere, un progetto strategico che punta a trasformare il fiume in un’infrastruttura “verde e blu”: non più un limite urbano, ma una dorsale di connessione ecologica, sociale e paesaggistica.
Durante l’inaugurazione del parco, avvenuta il 18 giugno 2025, il sindaco Roberto Gualtieri ha parlato esplicitamente di “ricucire la città al Tevere”. E se questo tipo di dichiarazioni spesso rischiano di restare nell’ambito della retorica, qui invece si sono concretizzate.
A tal proposito, l’assessora Sabrina Alfonsi ha dichiarato: “Il Parco di affaccio del Foro Italico va ad integrare la rete degli altri parchi già inaugurati da Roma Capitale e da quelli preesistenti di Marconi e Magliana, ai quali si aggiungeranno il parco Tevere Sud che sta realizzando la Soprintendenza e Tiberis, che da spiaggia stagionale stiamo trasformando in parco permanente. Con il Masterplan strategico del Tevere questa Amministrazione mira a riqualificare il tratto urbano del nostro fiume, rinaturalizzando le sponde e ripristinando la natura. Rimettiamo in connessione l’infrastruttura verde e blu della nostra Capitale, per renderla una metropoli più sostenibile, vivibile e sana”.