Rubio: "Questa settimana sarà decisiva per gli sforzi di pace in Ucraina"
- Postato il 27 aprile 2025
- Di Agi.it
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Rubio: "Questa settimana sarà decisiva per gli sforzi di pace in Ucraina"
AGI - Questa settimana sarà cruciale per determinare se gli Stati Uniti continueranno a cercare di mediare la pace tra Russia e Ucraina. Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha dichiarato alla NBC che la scadenza per un possibile accordo, fissata dal presidente Donald Trump, si sta avvicinando rapidamente. "Siamo vicini, ma non abbastanza", ha affermato nel programma "Meet the Press".
Rubio ha descritto la Russia e l'Ucraina come mai così vicine a un accordo, pur mantenendo un atteggiamento realistico sulle possibilità di una svolta imminente. "Questa settimana sarà davvero importante: dovremo decidere se vogliamo continuare a essere coinvolti in questa iniziativa o se è il momento di concentrarci su altre questioni altrettanto importanti, se non di più", ha aggiunto, sottolineando la necessità di un approccio equilibrato tra ottimismo e realismo.
Zelensky: "Mosca inganna il mondo"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dal canto suo, ha ribadito l'importanza di mantenere forti le posizioni per lasciare spazio a una diplomazia efficace, criticando le recenti affermazioni della Russia sulla disponibilità a negoziare. "I russi parlano molto della loro presunta disponibilità ad accettare le proposte americane, ma finora non ci sono stati segnali che l'esercito russo si stia preparando a un vero cessate il fuoco", ha scritto su Telegram.
Il leader di Kiev ha anche evidenziato che, nonostante le promesse, le forze russe sono tornate ad attaccare con intensità dopo Pasqua, prolungando il conflitto. "Ogni giorno di battaglie al fronte dimostra che la Russia sta cercando di ingannare il mondo, di ingannare l'America e gli altri, e di prolungare ulteriormente questa guerra", ha aggiunto, sottolineando la necessità di aumentare la pressione internazionale per fermare il conflitto.
Berlino: "Kiev non dovrebbe cedere territori occupati"
Il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha dichiarato che l'Ucraina non dovrebbe essere costretta a cedere tutti i territori occupati dalla Russia nell'ambito dell'accordo di pace proposto da Donald Trump, che punta a porre fine rapidamente al conflitto. "L'Ucraina sa da tempo che un cessate il fuoco o un accordo di pace duraturo potrebbe comportare concessioni territoriali", ha detto Pistorius in un'intervista alla televisione ARD, chiarendo tuttavia che le concessioni non dovrebbero arrivare ai livelli proposti finora. Il ministro ha commentato positivamente l'incontro di ieri a Roma, a margine dei funerali di Papa Francesco, tra Trump e Zelensky, pur osservando che la situazione continua a essere molto fluida e contraddittoria.
La guerra
Zelensky ha fornito anche un aggiornamento sulla situazione sul campo di battaglia, confermando che l'esercito ucraino sta proseguendo le sue operazioni nelle regioni russe di Kursk e Belgorod, dove "la situazione rimane difficile". Contrariamente a quanto affermato dalle autorità russe, che avevano annunciato la "liberazione" di queste aree, il presidente ucraino ha sottolineato che le forze armate ucraine stanno resistendo attivamente. "Le nostre forze continuano le operazioni difensive attive nelle aree designate delle regioni di Kursk e Belgorod", ha scritto su X, aggiungendo che, nonostante gli sforzi russi, le linee di difesa ucraine rimangono solide.
In un lungo post su X, Zelensky ha aggiornato sulla situazione in prima linea, riportando il resoconto del comandante in capo Oleksandr Syrskyi. "In molte direzioni, la situazione rimane difficile. Solo a mezzogiorno, ci sono stati quasi 70 assalti russi alle nostre posizioni. I combattimenti continuano", ha scritto ringraziando i "guerrieri" che difendono le posizioni ucraine con resilienza.
Secondo il presidente, le aree con il maggiore numero di attacchi sono "Pokrovsk, Kramatorsk, Lyman e Kursk". Zelensky ha poi sottolineato che l'attuale pressione globale sulla Russia non è sufficiente a fermare la guerra, ricordando che tra poco saranno cinquanta giorni da quando la Russia ha ignorato la proposta americana di un cessate il fuoco completo e incondizionato, proposta accettata dall'Ucraina il 11 marzo. "Abbiamo bisogno di una pressione più tangibile sulla Russia per aprire maggiori opportunità per una vera diplomazia", ha concluso.
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