Rune snobba ancora Sinner ed elogia Agassi e Panichi: "Con Marco esercizi unici, ha lavorato con Djokovic"
- Postato il 29 luglio 2025
- Di Virgilio.it
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Per mettere ordine nella sua vita tennistica sregolata, anche su consiglio di mamma Aneke, non ha badato a spese e ha scelto i migliori. Andre Agassi, ad esempio, con cui ha trascorso qualche giorno provando a carpirne i segreti che l’hanno aiutato a diventare una leggenda dello sport. E Marco Panichi, stavolta a tempo pieno e in pianta stabile: proprio lui, il preparatore fisico appena “licenziato” da Jannik Sinner – pare – per qualche verità scomoda raccontata in un’intervista non concordata. Holger Rune è pronto finalmente a diventare grande. O almeno a provarci. Peccato che, anche quando s’impegna, riesca sempre in qualche modo a far discutere e ad attirare critiche su di sè.
- Il 2025 di Rune: Barcellona il punto più alto
- Rune, i consigli di Agassi per migliorare
- "Panichi ha lavorato con Djokovic": e Sinner?
Il 2025 di Rune: Barcellona il punto più alto
Quest’anno l’evanescente danese ha conquistato un titolo prestigioso, l’ATP 500 di Barcellona, sconfiggendo in finale un certo Carlos Alcaraz. Perso, invece, l’ultimo atto del torneo di Indian Wells. Masters 1000 giocato sul cemento a marzo. Con gli allenamenti al fianco di Agassi e con l’affidamento dei suoi muscoli a Panichi, l’obiettivo di Rune è proseguire la sua crescita nella classifica ATP, arrivando a giocarsela sul serio negli Slam. La partenza non è stata del tutto incoraggiante: un infortunio l’ha tenuto fuori dal torneo di Washington, anche se ora sembra pronto a scendere in campo a Toronto, contro Giovanni Mpetshi Perricard.
Rune, i consigli di Agassi per migliorare
A Washington, se non altro, Rune è riuscito a lavorare per qualche giorno in serenità con Agassi: “È stata una bella esperienza, anche se breve”, ha confessato. “Ho imparato parecchie cose, abbiamo cercato insieme di capire come perfezionare il mio gioco in futuro. Mi ha dato una serie di ottimi consigli, ovviamente non posso rivelarli. Andre ha la capacità di ascoltare, sono molto felice di aver trascorso alcuni giorni con lu. Mi ha spiegato che il mio tennis deve diventare più controllato, trovando il giusto equilibrio fra la potenza e la strategia. Non dirò mai cosa mi ha detto, ma mi ha davvero sorpreso il suo modo di intendere il tennis”.
“Panichi ha lavorato con Djokovic”: e Sinner?
Parole di stima anche per Marco Panichi, con la “solita” sottolineatura del suo passato al fianco di Novak Djokovic. Un malvezzo già “esibito” in occasione dell’annuncio ufficiale della collaborazione, quando – appunto – era stato messa in risalto solo la precedente partnership con Nole. “Mi ha fatto fare degli esercizi unici, una vera sfida per me. Marco si concentra molto sulla coordinazione e sulla biomeccanica, non si può dimenticare come abbia una vastissima esperienza nel settore grazie ai tanti anni di lavoro con Djokovic. Riesce a collegare molto bene fitness e tenni, sono contento di poter lavorare con un professionista del suo calibro”.