Runner colpito da un fulmine a 2mila metri di quota: abiti bruciati e bacchette fuse, ma lui resta illeso
- Postato il 13 agosto 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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“È stato un colpo di fortuna, forse non era il mio momento”. Ha maledettamente ragione Leonardo Nistri, 35 anni, runner di Prato amante dei sentieri e delle camminate sportive: è una specie di miracolato, come considerare altrimenti una persona che, colpita da un fulmine in quota, vede i suoi vestiti bruciati, l’attrezzatiura sportiva fondere ma rimanere lui stesso praticamente illeso a parte un piccolo fischio all’orecchio?
A 2mila metri sul Monte Cimone
Nistri stava affrontando la Cima Taruffi Trail, quando il tempo è rapidamente cambiato, il cielo a 2mila metri sul Monte Cimone si è fatto nero nero prima che una potentissima scarica elettrica si abbattesse a terra a un metro da lui.

La corrente deve essersi scaricata quasi tutta a terra, le bacchette metalliche hanno fatto da conduttore, un lampo: Nistri è svenuto immediatamente. Chi lo seguiva quando lo ha visto ha pensato subito che fosse spacciato. Gli abiti fumavano, le racchette fondevano, lui non rispondeva.
Risveglio miracoloso
Poi l’arrivo dell’elicottero di soccorso, quindi il miracoloso risveglio. Illeso, giusto quel fastidio all’orecchio ricordo del traumatico passaggio della corrente.
Gli abiti bruciati adesso sono un cimelio: “Li tengo come ricordo – ha spiegato – perché ancora oggi faccio fatica a spiegarmi come sia possibile essere qui a raccontarlo”.
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