Sainz accusa Hamilton: "Mi ha strangolato". F1 e Wec, Ferrari a due velocità: colpe e meriti di Elkann
- Postato il 10 novembre 2025
- Di Virgilio.it
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Il risveglio all’indomani dell’incubo di Interlagos non cancella il disastro della Ferrari. Doppio ritiro, doppio zero, il cuscinetto del platonico titolo di vice campioni del mondo costruttori che sfugge via verso Brackley in casa Mercedes dove ora anche Antonelli porta punti pesanti. Se il buongiorno si vede dal mattino la domenica bestiale delle rosse era cominciata malissimo con Hamilton toccato in partenza da Sainz. Un episodio su cui lo spagnolo ha accusato Lewis di aver stretto troppo la traiettoria in partenza.
Intanto Maranello si consola con il doppio titolo, piloti e costruttori, conquistato nel Mondiale Endurance, ciliegina sulla torta di tre anni consecutivi di vittorie a Le Mans. Il paradosso della Ferrari targata Elkann sembra essere proprio questo: vincente nel WEC, perdente in F1. Come sottolinea, tra gli altri, Leo Turrini sul suo blog.
- Hamilton colpito da Sainz, l'inizio della fine
- Incidente al via, Sainz incolpa Hamilton
- Wec e F1: una Ferrari a due velocità, perchè?
Hamilton colpito da Sainz, l’inizio della fine
Come detto c’è un momento in cui si capisce che la domenica della Ferrari sta per andare a ramengo. Alla partenza, Hamilton che scatta 13° dopo un’altra pessima qualifica viene colpito dalla Williams di Carlos Sainz. Da lì in poi non si capisce più nulla in casa Ferrari. L’inglese prova a recuperare una posizione su Colapinto ma finisce per tamponare l’Alpine dell’argentino distruggendo l’ala anteriore.
Nel frattempo l’ennesimo botto di Bortoleto, nella gara di casa fa uscire la Safety Car. Pensi che sia una possibilità di rimettere in gara Hamilton ed invece la SF25 del numero 44 è molto, troppo danneggiata e lo si capirà dopo. Ma soprattutto alla ripartenza finisce pure la gara di Leclerc “bocciato”, nel senso del gioco delle bocce, da Piastri e Antonelli con colpe divise fra entrambi almeno a detta del monegasco.
Incidente al via, Sainz incolpa Hamilton
Hamilton resta in pista ma solo per onor di firma, soprattutto sentendo “puzza” di penalità dopo il tamponamento di Colapinto. Una volta arrivati e scontati gli ennesimi 5 secondi di penalizzazione, per evitare di portarseli a Las Vegas, l’inglese si è ritirato. Troppo danneggiata la sua Ferrari per continuare a prendere rischi.
Tutto è iniziato però con quella toccata subita da Sainz in partenza. Ma lo spagnolo, peraltro ex Ferrari, non solo non si è preso le colpe ma ha di fatto dato le responsabilità a Hamilton: “Niente, ero all’interno, credo che abbia provato a superarmi all’esterno alla curva 1 e ha continuato ad avvicinarsi, avvicinarsi, avvicinarsi, mi ha stretto, mi ha quasi strangolato – come riporta Marca – e mi ha toccato l’ala anteriore e immagino che non abbia più avuto alternative”.
Wec e F1: una Ferrari a due velocità, perchè?
C’è anche un paradosso in tutto questo week end brasiliano della Ferrari. Già, perchè proprio sabato mentre si consumava l’ennesimo dramma (sportivo) in qualifica di Hamilton eliminato in Q2 e Leclerc faceva i soliti salti mortali per mettere la rossa in P3, a qualche km di distanza, più di qualche, c’era una Hypercar firmata Maranello che faceva man bassa nel WEC, il Mondiale Endurance portandosi a casa titolo piloti e costruttori, il tutto nell’anno in cui sempre la stessa macchina ha calato il tris a Le Mans.
Il perchè di questa Ferrari tornata a vincere nel WEC e piena di stenti in F1 se lo è chiesto anche Leo Turrini, giornalista decano del mondo Ferrari nel suo blog, Profondo Rosso: “John Elkann ha vinto la sua personalissima scommessa, un azzardo a detta di non pochi osservatori. E gliene do’ atto volentieri. Dopo di che, la stessa Ferrari, con lo stesso presidente, in Formula Uno non è mai in lotta per il trionfo finale […] è possibile immaginare una sinergia sana tra i due ambienti, tra Wec e F1? Sono il primo a sapere che si tratta di universi paralleli, una gara di durata non e’ sovrapponibile ad un Gp di trecento chilometri”.
E dire che tempo fa, durante l’estate rovente per Frederic Vasseur, si era parlato proprio di Antonella Coletta, responsabile del progetto WEC di Maranello, come possibile sostituto del francese sul muretto della F1. I due mondi anche se di eccellenza automobilistica si parla, viaggiano su due rette parallele. Da sempre la Formula 1 è qualcosa che sfugge anche alle più semplici regole di investimento e da questo punto di vista la Ferrari in questi ultimi anni sta pagando dazio, spesso e mal volentieri. Sperando che il 2026 cambia le carte in tavola. Quella speranza che mai si perde…