Sale sul bus con il cane: insulti omofobi a Ivan Notarangelo, giornalista ed ex portavoce di Lo Russo
- Postato il 26 agosto 2025
- Cronaca
- Di Quotidiano Piemontese
- 1 Visualizzazioni


TORINO – “Frocio di merda”: queste le parole, gli insulti, che il giornalista di Torino Ivan Notarangelo si è sentito rivolgere dopo essere salito a bordo di una navetta per la spiaggia con in braccio il proprio cane.
È accaduto tutto nella zona di Capalbio (Grosseto). Qui il giornalista, ex portavoce del sindaco Stefano Lo Russo – che ha, tra l’altro, curato la comunicazione di figure come Mercedes Bresso, Piero Fassino e Davide Garigli – era salito sul bus con la piccola Emi, amata bassotta di nove anni. Ed è a questo punto che sono cominciati i problemi.
“L’aggressione verbale e quasi fisica” è nata dopo che è stato notato dall’autista del mezzo, quasi vuoto, con in braccio il suo cane, contravvenendo a un divieto di cui non si era accorto. Secondo la testimonianza dello stesso giornalista, l’autista ha iniziato a inveire fino ad apostrofarlo “ripetutamente e a voce alta ‘frocio di merda’”.
“Ho scelto di non sporgere denuncia ma non ho avuto alcun dubbio sul rendere pubblico l’accaduto. Combattere l’omofobia significa riconoscere che non ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B: l’Italia non può permettersi di tollerare ancora queste zone grigie. E chi sceglie il silenzio è complice. Pensavo che certi epiteti fossero fossili degli anni Ottanta, invece ho pianto in macchina chiedendomi cosa avrei fatto se fossi stato un ragazzo senza strumenti”, ha concluso Notarangelo.
Come riporta La Stampa, la società coinvolta è una piccola ditta privata del sud della Toscana, che ha scelto di non esporsi temendo che l’errore di un singolo dipendente potesse travolgerla con polemiche. La responsabile ci ha tenuto però a ribadire che quanto verificatosi con il giornalista torinese non era mai successo e che l’autista – che lavorava con un contratto a tempo determinato – è stato immediatamente identificato e richiamato. Il suo contratto, inoltre, non sarà rinnovato.
È sempre La Stampa a riportare anche le parole del sindaco di Torino, Stefano Lo Russo:
A Ivan va tutta la mia solidarietà per l’aggressione subita.
Episodi come questo dimostrano che l’omofobia non è un ricordo del passato, ma una ferita ancora aperta nella nostra società. Le istituzioni hanno il dovere di combatterla senza ambiguità, perché nessuno deve sentirsi offeso o minacciato per quello che è.
Come chiedere aiuto
Se sei in pericolo e temi per la tua incolumità chiama il numero unico di emergenza 112.
Se sei vittima di violenza e discriminazione per il tuo orientamento sessuale o per la tua identità di genere a livello nazionale c’è il Gay Help Line 800713713 raggiungibile anche dal sito www.gayhelpline.it e dalla chat Speakly.org disponibile per Android e Ios.
In Piemonte esistono numerose associazioni che si occupano di discriminazione in generale secondo la Legge regionale 5/2016 e a Torino in particolare hanno sede numerose realtà che si occupano di assistenza legale, psicologico, sanitario e di accoglienza delle persone LGBTQIA+, coprendo anche tutto il territorio piemontese.
A Torino c’è lo Sportello Accoglienza “Pronto Arcigay”, in via Bernardino Lanino 3/a, aperto il venerdì dalle 16:30 alle 19:30 – solo su appuntamento via mail – e raggiungibile al numero 366 708 4588, alla mail accoglienza.arcigaytorino@gmail.com, su Facebook e su Instagram.
Chiedere aiuto può essere difficile, ma è il primo passo per risolvere il problema.
L'articolo Sale sul bus con il cane: insulti omofobi a Ivan Notarangelo, giornalista ed ex portavoce di Lo Russo proviene da Quotidiano Piemontese.