Sali di alluminio nei vaccini: a che cosa servono?
Postato il 6 dicembre 2025
Di Focus.it
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L'ultimo bersaglio in ordine di tempo del comitato di esperti scelto da Robert Francis Kennedy Jr, segretario della salute di Trump, è una sostanza cruciale per l'efficacia dei vaccini. Venerdì 5 dicembre gli scienziati consiglieri dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) di fresca nomina si sono riuniti per discutere la sicurezza dei sali di alluminio, usati in alcuni vaccini per potenziare la risposta immunitaria. Molti esperti di immunologia vedono in questa mossa di Kennedy Jr, noto per le posizioni scettiche sui vaccini, un tentativo di influenzare e riscrivere le raccomandazioni dei CDC sulle vaccinazioni pediatriche.. Sali di alluminio: che cosa sono e dove si trovano. Piccole quantità di alcuni sali di alluminio (idrossido di alluminio, fosfato di alluminio, potassio e solfato di alluminio) sono aggiunte ai vaccini per rafforzare la risposta del sistema immunitario agli antigeni, i frammenti di patogeno introdotti dai vaccini per stimolare la produzione di anticorpi. Sono, cioè, adiuvanti (adiuvare in latino significa "aiutare"): nello specifico generano un livello molto basso di infiammazione richiamando le cellule immunitarie vicino al sito di iniezione e facendole rimanere lì a lungo.. I sali di alluminio sono contenuti nei vaccini contro difterite, tetano, pertosse, emofilo dell'influenza di tipo B, epatite A, epatite B, pneumococco, meningococco e papilloma virus, mentre non si trovano nei vaccini contro morbillo, parotite, rosolia, polio, rotavirus e influenza.. Perché degli adiuvanti non si può fare a meno. Gli adiuvanti come i sali di alluminio sono un elemento essenziale perché, senza di essi, i vaccini non sarebbero in grado di stimolare una risposta sufficientemente potente. Grazie agli adiuvanti come i sali di alluminio, occorre introdurre meno materiale virale per scatenare una reazione nell'organismo e costruire una protezione duratura dalle infezioni.. Come spiegato su Nature, l'utilizzo di queste sostanze nei vaccini è divenuto ancora più cruciale da quando si è passati a usare sempre meno vaccini che contengano patogeni inattivati, che possono aumentare il rischio di reazioni avverse. I vaccini di nuova generazione contengono solo alcune spefiche componenti dei patogeni (come certe proteine virali, o anche solo le istruzioni per farle ricreare al nostro corpo), e per questo motivo, sollecitano una risposta immunitaria più attenuata. Ecco perché l'utilizzo di adiuvanti risulta essenziale, per la produzione di una quantità importante di anticorpi.. In futuro, gli adiuvanti nei vaccini (non solo i sali di alluminio ma anche altre sostanze che potenzino la risposta immunitaria) avranno un ruolo importante nella produzione di vaccini sempre più sofisticati - come quello contro il virus dell'HIV, che per funzionare dovrà stimolare anticorpi che si leghino a molte diverse varianti di questo virus trasformista.. I sali di alluminio nei vaccini sono sicuri?. Sì: la loro sicurezza è stata attestata da studi scientifici rigorosi e su larga scala: uno dei più recenti e importanti è del 15 luglio 2025, e aveva l'obiettivo di "valutare l'associazione tra l'esposizione cumulativa all'alluminio derivante dalla vaccinazione nella prima infanzia e il rischio di disturbi autoimmuni, atopici o allergici e di sviluppo neurologico". Kennedy ha per esempio più volte suggerito che i sali di alluminio nei vaccini siano collegati ad allergie alimentari, mentre altri membri del movimento no-vax sostengono che aumentino il rischi di alcuni disturbi del neurosviluppo, come l'autismo (di nuovo). . Lo studio, che è durato 24 anni e ha riguardato 1,2 milioni di bambini danesi, ha concluso che non ci sono collegamenti tra i sali di alluminio nei vaccini e nessuno dei 50 disturbi cronici (autoimmuni, neuroevolutivi, allergici) valutati. Kennedy ha chiesto che fosse ritirato, la rivista scientifica, Annals of Internal Medicine, ha rifiutato.. Tutti i vaccini contenenti questi e altri adiuvanti sono oggetto di scrupolosi studi sulla sicurezza prima che gli enti regolatori, come la FDA, li possano approvare. I sali di alluminio sono usati nei vaccini a oltre 90 anni, durante i quali centinaia di milioni di persone sono state vaccinate e protette da malattie potenzialmente molto gravi. Le massime reazioni avverse che hanno dato sono state dolore e gonfiore nel sito di iniezione, scomparse dopo un giorno o due.
C'è anche da considerare una questione di dosaggi: come sottolineato sul blog Vaccinar...SI, un bambino che si sottopone a tutte le vaccinazioni raccomandate nel primo anno di vita è esposto ad una quantitá di sali di alluminio pari a pochi millesimi di grammo. Noi esseri umani ingeriamo piccole quantità di alluminio continuamente, principalmente attraverso il cibo (contaminato per esempio dal packaging) e l'acqua, ma anche mediante deodoranti, trucchi, filtri solari: per la FDA la principale fonte di esposizione all'alluminio rimangono alimentari e liquidi (incluso il latte materno, per le ragioni poco sopra descritte).. Tornando ai vaccini.... Secondo Marco Cavaleri, a capo del dipartimento per le minacce di salute pubblica dell'EMA, l'Agenzia europea per i medicinali, qualunque richiesta formale dovesse richiedere di eliminare l'alluminio dai vaccini sarebbe uno shock per il sistema, perché renderebbe vaccinazioni salvavita inefficaci. «Non si può semplicemente sbarazzarsi di un adiuvante che funziona ed è sicuro prima di aver trovato qualco'altro che si è certi che sarà un buon sostituto» ha commentato Cavaleri..