Salta la visita del cardinale Zuppi al santuario di Polsi

  • Postato il 26 agosto 2025
  • Di Quotidiano del Sud
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Il Quotidiano del Sud
Salta la visita del cardinale Zuppi al santuario di Polsi

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SAN LUCA (REGGIO CALABRIA) – Il 2 settembre, data che per secoli ha segnato il cuore religioso e popolare della Calabria jonica, al Santuario di Polsi non ci sarà né messa e né processione: non ci saranno i canti, le veglie, le preghiere e neppure i passi nudi sul quelle strade consumate dai fedeli e non ci sarà neanche il cardinale Matteo Maria Zuppi che i fedeli attendevano con grande trepidazione. “È stato necessario sospendere le celebrazioni estive previste a Polsi, comprese la Novena e le feste del 2 e del 14 settembre”, scrive il Consiglio di amministrazione del Santuario di Polsi in una lettera indirizzata al cardinale Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana.

Nel documento, firmato anche dal vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva, e dal rettore del santuario don Tonino Saraco, si legge: “Con pari rispetto e rammarico, il Cda informa che a fronte delle numerose criticità emerse nelle ultime settimane è stato necessario concordare il rinvio della visita del Cardinale”. Le criticità sono due, spiegano al cardinale, “legate a lavori di restauro e valorizzazione della chiesa del Santuario, che resterà chiusa ancora per alcuni mesi, alla percorribilità della strada di accesso, compromessa da una frana invernale. Nonostante l’impegno della Regione Calabria, i lavori di messa in sicurezza sono iniziati solo di recente”.

Il cardinale Matteo Maria Zuppi

Una doppia ferita che ha reso il cuore dell’Aspromonte un’isola inaccessibile, scatenando l’indignazione e rabbia dei fedeli. Eppure la Chiesa in questi mesi non è rimasta ferma. Lo dice il comunicato, lo confermano i fatti. Quando è apparso palese l’impossibilità di celebrare la santa messa dentro il santuario, la curia del vescovo Francesco Oliva ha fatto montare una tenda nell’anfiteatro di Polsi per garantire almeno lì la celebrazione. Ma le istituzioni civili hanno detto no: era all’interno di un cantiere. A complicare ancor di più i fatti c’è stata anche l’ordinanza della commissione straordinaria del Comune di San Luca, che ha decretato la chiusura totale, veicolare e pedonale, della strada da Casello Cano a Polsi. L’ordinanza comunale parlava di “serio pericolo per la circolazione” e di “alberi sradicati pronti a cadere”. Ma la diocesi aveva riprovato ugualmente a celebrare la santa messa a San Luca. “In un primo momento – si legge ancora – si era ipotizzata la celebrazione dell’Eucaristia solenne a San Luca, presso lo stadio comunale”. Ma anche quella via è franata, non per natura, ma per burocrazia: lo stadio non ha l’agibilità, neppure quella temporanea concessa nell’aprile del 2017 per la partita di calcio tra nazionale magistrati e quella dei cantanti. E, poi la terza ipotesi: spostare la novena dal 24 agosto all’1 settembre nella chiesa parrocchiale di San Luca, con la tradizionale veglia nella notte tra l’1 e il 2 mentre la celebrazione solenne allo stadio di Locri. “Tale proposta, pur approvata dalle autorità competenti, ha suscitato forti reazioni da parte della popolazione”, scrive il Cda.

Reazioni che sui social sono diventate rabbia, dal vivo è diventata una protesta dura ma civile dei cittadini di San Luca. E così è arrivata la decisione più dura ma anche quella chiesta dai fedeli di San Luca: fermarsi. “Il Consiglio di amministrazione del Santuario, il Vescovo e il Rettore hanno deciso, con sofferenza, di non spostare il simulacro della Vergine”. Così la visita del cardinale Zuppi è stata rinviata “per tutelarne la serenità, resta un desiderio vivo e condiviso, nella speranza di poterla accogliere in tempi più favorevoli”.

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