Salva Casa: in Manovra addio alla doppia conformità e maxi-sconto sulle sanzioni
- Postato il 25 novembre 2025
- Di Panorama
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Sanzioni ridotte e stop alla doppia conformità. Il cosiddetto Salva Casa entra in Manovra. Con una proposta firmata dai senatori di Fratelli d’Italia Matteo Gelmetti e Domenico Matera si va verso un restyling del decreto nato un anno fa per gestire le piccole difformità edilizie presenti in milioni di immobili italiani. Un intervento che mira a semplificare le procedure per proprietari, tecnici e uffici comunali, senza entrare nel campo dei condoni edilizi, dove il Governo si sta muovendo su altri binari. I prossimi passaggi parlamentari diranno se il “nuovo Salva Casa” entrerà davvero nella legge di Bilancio.
Salva Casa: si va verso l’addio definitivo alla doppia conformità
Una parte della proposta riguarda la riforma del meccanismo di accertamento di conformità. Per sanare le parziali difformità e le variazioni essenziali di molti edifici valeva e vale (salvo appunto modifiche in Legge di Bilancio) il principio della doppia conformità. Per ottenere il permesso oggi bisogna dimostrare la conformità urbanistica del lavoro da sanare al momento della presentazione della domanda e quella edilizia al momento della realizzazione dell’intervento. Un meccanismo che tecnici e operatori definiscono un ostacolo che blocca la regolarizzazione anche quando l’opera risulta compatibile con le regole di oggi. L’emendamento proposto in Manovra propone una svolta radicale: allineare le due verifiche e considerare un unico parametro, quello vigente al momento della presentazione della domanda di sanatoria. Per ottenere la sanatoria basterà dimostrare la conformità urbanistica ed edilizia al momento della presentazione della domanda. Secondo le stime degli operatori del settore si sbloccherebbero un numero molto elevato di pratiche ferme nei cassetti dei Comuni.
Arriva il maxi-sconto sulle sanzioni: tetto massimo da 10.328 a 2.068 euro. E via il ruolo dell’Agenzia delle Entrate
C’è poi la parte economica della proposta di Fratelli d’Italia in Manovra: un taglio verticale delle sanzioni necessarie per regolarizzare le difformità più pesanti.
La sanzione massima, oggi fissata in 10.328 euro per interventi realizzati in totale assenza di Scia o in difformità da essa, scenderebbe a 2.068 euro, con la possibilità di riduzioni ulteriori in specifiche situazioni. L’accertamento di conformità avrebbe costi più accessibili per famiglie e proprietari immobiliari. Da qui, secondo la maggioranza, arriverebbe una spinta alla regolarizzazione degli immobili. E inoltre, per alleggerire il meccanismo, l’emendamento propone di escludere completamente l’Agenzia delle Entrate dal processo di determinazione delle sanzioni.